CAPITOLO 22
Jasmine
5 anni prima
Sto andando a scuola con molta poca voglia, ho tredici anni ma so già qual è la mia festività spreferita. Oggi è San Valentino, la festa delle persone innamorate. Molte persone lo confondono con la festa dei fidanzati.
In questa festa i fidanzati si scambiano fiori e cioccolatini.
A me non piacciono questo genere di cose, sono solo stupidaggini e le detesto moltissimo.
I parenti mi chiedono spesso del fidanzatino ma sinceramente non vedo perchè quello dovrebbe essere il primo argomento in un discorso. Potrebbero chiedermi del mio sport oppure se ho fatto qualcosa di bello. Invece mi chiedono se mi sono fidanzata, come se quella fosse la cosa più importante, come se non esserlo fosse sbagliato.
Io non sono nata per stare insieme a qualcuno, sono nata per raggiungere i miei obbiettivi e realizzare i miei sogni, ma perchè mi chiedono sempre se il mio cuore è occupato da qualcuno allora?
E' come se fosse sbagliato essere single per troppo tempo, come se fossi strana a non essere fidanzata.
Ma le persone quando capiranno che anche se non sono fidanzata non vuol dire che sono sfigata? Mi sono sentita dire di lasciarmi andare un po' andare, che altrimenti non troverò mai nessuno.
Ma papà mi ha detto che ho tempo per innamorarmi, ho tempo per provare quel sentimento e quando arriverà quel momento amerò tutte queste cose che adesso detesto.
Un anno prima
Come ogni anno è arrivato il giorno più felice per le coppie, ma più odiato da me.
Sono ferma davanti a scuola e vedo mille fidanzati darsi regali e rose.
Da piccola odiavo queste cose, adesso ne sono gelosa. Mi chiedo cosa si prova a ricevere i propri fiori preferiti, oppure un cioccolatino. Mi chiedo cosa farei io nella loro situazione, ma molto probabilmente eviterei il mio ragazzo perchè non riesco a sopportare queste cose.
L'anno scorso ho lasciato Jack perchè le cose stavano diventando troppo... opprimenti. Ho provato a fingere che andasse tutto bene, ma dentro di me lo sentivo che non avrei retto a lungo. Stavo iniziando a stare male io solo per rendere felice lui, all'inizio era sopportabile, ma poi stava diventando troppo per me. Ho deciso di mettere me stessa davanti a qualcun altro.
L'ho lasciato via messaggio, con una mano di Tina. Lasciarlo faccia faccia non ce l'avrei fatta. Non riesco mai a dire i miei sentimenti davanti a qualcuno, figuriamoci vedere qualcuno piangere davanti a me e non sapere come comportarsi.
Mi ha chiamato e nella sua voce sentivo dolore, mi parlava con voce rotta, non riusciva a parlare per colpa del pianto.
Il mio più grande dolore è stato rompe il cuore a un ragazzo che avrebbe dato tutto per me.
Mi sentivo una merda, ma non potevo essere triste, ero io quella che l'aveva lasciato, non potevo essere triste e non volevo esserlo davanti agli altri, mi avrebbero preso per un incoerente. Quindi ho fatto quello che mi viene meglio, nascondere le mie emozioni e apparire come una stronza menefreghista.
Non mi ha parlato per un periodo, poi siamo tornati amici, passo dopo passo.
Oggi
Stamattina mi sono svegliata abbastanza tranquilla, poi quando ho aperto le storie su Instagram ho perso tutta la poca felicità mattutina.
Oggi è il fatidico giorno, ogni anno è sempre peggio.
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Ho paura ma tu non mi spaventi
Ficção AdolescenteLei una ragazza che ha paura di amare ma che non aspetta altro, con un mondo che la divora da dentro. Lui un ragazzo che vuole aiutare gli altri ma crede che nessuno possa andare oltre il suo aspetto, quindi si basa su quello. Cosa succede se una ra...