CAPITOLO 8Jasmine
Mi sveglio sentendo un odore che non è il solito, non lo riconosco. Mi giro un po' nel letto e anche le coperte non sono le mie. Apro lentamente gli occhi e nemmeno la stanza in cui mi trovo è la mia.
Cazzo mi sono addormentata, pensavo che Benjamin mi svegliasse, ma evidentemente non l'ha fatto. Non lo vedo quindi o si è già svegliato, o ha dormito sul divano. Spero per lui la seconda. Mi alzo e noto che ho una tuta addosso, io non mi ero portata una tuta dietro, quindi immagino che sia o sua o di sua sorella, chissà cosa avrà pensato Evie, dovrò spiegarle tutto quando la vedo . Sto per aprire la porta per andare a vedere se c'è qualcuno in casa ma qualcuno apre quella del bagno. Non credo possa andare peggio di così. Ho davanti Benjamin con solo un asciugamano in vita, notando i capelli bagnati posso intuire che sia appena uscito dalla doccia. Distolgo immediatamente lo sguardo e metto la faccia sul cuscino.
Potrebbe andare peggio di così?
<Finalmente ti sei svegliata. Iron-girl ha caricato le batterie?> Continuo a tenere la faccia sul cuscino senza nemmeno rispondergli.
<Jasmine, tranquilla che non ti mangio se mi guardi.>
Dai Jasmine fatti coraggio, non devi mica fare parapendio. Così sembri solo una undicenne alle prime armi con il genere maschile.
Alzo la testa e mi giro verso di lui. Provo a tenere lo sguardo in alto ma qualche volta mi cade.
Ha un fisico scolpito, devo dire che capisco perchè molte ragazze gli vadano dietro. Rialzo lo sguardo e noto che mi sta guardando con un sorriso. Quanto mi irrita il sistema nervoso.
Lo prenderei proprio a schiaffi.
<Mi spieghi che cosa ti ridi?>
<Mi sembra che tu sia diventata un po' rossa appena mi hai visto senza maglia.> Nel mentre prende una tuta e si richiude in bagno.
<Non é vero, non farti idee strane.> Pensavo non mi avesse sentito dato che è chiuso in bagno, ma credo che abbia l'udito di un'aquila.
<Allora avrò visto male io> Lo sento ridere da dietro la porta.
Sono così anti-sgamo? Devo imparare a guardare senza farmi vedere.
Esce dalla porta vestito e si siede vicino a me.
<Cosa vuoi?>
<Sei sempre così scorbutica la mattina?> Vorrei offendermi ma ha ragione, quindi mi limito a fargli il dito medio.
Guardo la stanza e vedo il divano con una coperta.
<Hai dormito lì?>
<Volevi dormissi con te?> Si avvicina sorridendo mostrando quella sua odiosa fossetta.
<Smettila.> Gli tiro uno schiaffo sul braccio e mi allontano. Ma devo ammettere che sto sorridendo e non va bene.
<Ok,ok. Mi sembrava giusto non dormire vicino a te senza sapere se ti avrebbe dato fastidio.>
Gli sorrido. È stato un pensiero carino. Non tutti si sarebbero comportati così, dovrebbe essere un comportamento normale, ma purtroppo non lo è.
<Ma ho una domanda, quanto hai il sonno pesante dato che ti ho cambiato e non te ne sei accorta.> Mi strozzo con la mia stessa saliva.
<Tu cosa!> Mi alzo in piedi e mi metto davanti a lui.
<Tranquilla Iron-girl, ti ha cambiato mia sorella. Non pensavo che iron-girl potesse diventare Hulk.> Prendo un cuscino e glielo tiro in faccia.
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Ho paura ma tu non mi spaventi
Teen FictionLei una ragazza che ha paura di amare ma che non aspetta altro, con un mondo che la divora da dentro ma che non riesce a buttare fuori. Lui un ragazzo che vuole aiutare gli altri ed è disposto a mettere la felicità degli altri prima della sua. Cosa...