Involontariamente Tuo

Cap. (25) Weasley E Il Gufo

La mattina dopo splendevano i raggi del sole e gli uccelli trillavano salutando il nuovo giorno, ma ahimè, nessuno delle persone nella cantina si accorse di nulla, perché non c'erano finestre e, per quanto il soffitto imitasse il cielo, era ancora nuvoloso, tanto che nessuno poteva essere accecato dal sole, e i muri erano così spessi che nessun rumore proveniente dall'esterno poteva penetrarvi. Ma anche se Harry non dormiva molto in ogni caso - onestamente, non potevi aspettarti di addormentarti dopo aver dormito per gran parte della giornata - si stava invece godendo il conforto di due corpi avvolti attorno a lui; dormì completamente solo fino alle due del mattino circa quando si svegliò mentre il corpo dietro di lui si trasformava e anche Sirius quasi di riflesso si trasformava nella sua forma umana, ancora profondamente addormentato.

Dopodiché, Harry si liberò dall'abbraccio di Remus - nonostante si fidasse incondizionatamente del lupo mannaro, ma si sentiva a disagio con un corpo maschile nudo avvolto attorno a lui, non che pensasse che un corpo femminile potesse essere migliore, ma non era mai successo prima e se così fosse, non potrebbe mai essere la sua strada. In ogni caso non gli piaceva quindi si divincolò dalle braccia di Remus che borbottò qualcosa prima di girarsi e invece si rannicchiò stretto contro Sirius che sospirò di piacere - sorrise all'immagine pacifica e riaggiustò la coperta per coprirli entrambi e scivolò fuori della stanza e nella prima, dove coprì le forme nude di Tania e Damian, facendo molta attenzione a non guardare altro che i loro volti.

Poi chiese a Dobby di preparare le tre stanze dei lupi mannari e quando la piccola creatura tornò e gli disse tutto per sistemarsi, si illuminò con un sorriso gioioso da un orecchio all'altro per svegliare prima Tania e Damian, procurargli i loro vestiti in modo che potessero poterono vestirsi e lui li condusse nelle loro stanze dove avrebbero avuto pace e più conforto.

Poi ritornò nella stanza dove aveva passato la notte e trovò Sirius e Remus già svegli, ora vestiti per fortuna e che si baciavano e accarezzavano teneramente i corpi.

Si schiarì la gola e arrossì leggermente: "Sto disturbando in qualche modo? Posso tornare più tardi..."

"No Harry, sei sempre il benvenuto, entra." Remus gli sorrise in modo rassicurante. "Stavamo solo discutendo, però adesso potremmo andare a fare colazione o chiedere a Dobby di portare giù qualcosa dall'alto."

"La colazione sarà disponibile solo un'ora dopo." Li informò Harry, sedendosi accanto a loro. "Come ti senti Remi, va tutto bene?"

"Mi sento benissimo." Rispose allegramente Remus. "La trasformazione non mi ha fatto male per niente e non sento più lo stomaco sollevarsi come prima. Severus ha davvero superato se stesso questa volta."

"Beh, sono lusingato." La voce vellutata del Maestro Di Pozioni fluttuava nella stanza prima di entrare lui stesso. "Penso che sarebbe inutile chiedere se Black fosse incluso nel dolce di mezzanotte? Oh, non importa..." Harry gli lanciò uno sguardo arrabbiato. "Ho bisogno di un altro campione del tuo sangue, Lupin."

Remus sospirò, arrotolandosi la manica della maglietta, ma prima che Severus potesse raccogliere il suo sangue, Harry fece un movimento determinato verso la porta. "Non ho bisogno di vedere il sangue di qualcuno prima di colazione, grazie mille."

Severus lo derise, ma non maliziosamente, più un sorrisetto amichevole se possibile, e lasciò la stanza dietro al lupo mannaro. Perché si preoccupasse comunque, non lo sapeva. No, era onesto, lo sapeva. Harry era... Molto interessante, anche molto carino per usare un eufemismo, anche se pensava di essere incapace di provare simili emozioni, ma non era questo il punto e se Harry non voleva vederlo succhiare il sangue dal braccio di un lupo mannaro, che potrebbe incolpare? E c'era il fatto che il Signore Oscuro gli aveva comandato, con una voce piacevole, apparentemente promettendogli dolore se non avesse obbedito.