Più tardi, quel pomeriggio, cazzeggiavo seduto davanti al PC.
Non penso che mi si potesse definire nerd - anche perché il massimo dei videogiochi a cui avevo giocato era The Sims - però di sicuro passavo fin troppo tempo attaccato allo schermo. Praticamente, quando non ero con Lorenzo e Mafia ero al computer, e quindi... oh cazzo, forse era per quello che non ero fidanzato.
Sì, sono serio. Ammetto che, diversamente da quanto qualcuno potrebbe pensare conoscendomi, sono un romanticone. E all'epoca mi sarebbe piaciuto essere fidanzato, portarle una rosa, provare il sadomaso, metterla incinta e fare tutte quelle cazzate che fanno i diciottenni, ma non avevo ancora trovato la ragazza giusta. Michela sarebbe stata perfetta, perché univa il fascino della zoccola non tanto zoccola a quell'arguzia che mi faceva venire il durello. Cioè, forse arguta proprio non era, eh. Voglio dire... manda la foto al suo ragazzo mentre è a letto con un altro, io boh. A me non piace parlare sempre delle stesse cose, ma come cazzo fai a non accorgertene? Gesù, era una massa informe di capelli proprio sul cuscino accanto a lei! Almeno avere l'accortezza di non inquadrarli, e invece proprio no, zero: inviata con tanto di capelli di merda che spuntavano.
In ogni caso, ammetto che avevo provato anche metodi non tanto convenzionali, per trovare l'amore. Tipo quel sito, come caspita si chiama... Badoo. Che, fra parentesi, è una fregatura colossale, perché se non paghi non ci puoi far nulla. Figa, spero che dopo aver detto questo l'azienda non mi citi in tribunale, ma è la mia esperienza e mi sento in dovere di condivderla. E poi se mi ero iscritto lì era perché su Facebook non potevo pretendere di trovare poi molto, visto che il network di amicizie era quello e non c'era nessuna che mi interessasse particolarmente: troppo intelligenti, troppo sofisticate, troppo zoccole, troppo poco zoccole, troppo truccate, troppo poco truccate. Una sana via di mezzo sembrava proprio non esistere.
Avevo un amico, Mario, che era disperato esattamente come me. Beh, lui era ancora vergine e io no - grazie, Michela - ma comunque il livello era quello. Che poi, non voglio che sembri fossi disperato (perché non lo ero), ma credo sia naturale che, arrivati ad una certa età, si inizi a sentire il bisogno di avere qualcuno accanto. E qualcuno accanto non solo per una sana scopata, eh. Cioè, sì, anche per quello, ma ci sono tante altre cose da poter condividere insieme: interessi, passioni... che altro? Basta, direi. Ma oh, interessi e passioni mica sono una cosa da poco.
Stavo dicendo, comunque, che papà quel giorno era tornato a casa verso le diciotto, tipo. Aveva il sorriso sulla faccia tipico di chi era reduce da ore e ore di ginnastica artistica, se vogliamo chiamarla così. Giuro che mai, prima di quelle settimane, avevo provato così tanto schifo per una persona. E sapevo benissimo che quello era mio padre, che aveva sempre fatto sacrifici per me e tante belle cose ma, porca puttana, mia madre non meritava una cosa del genere. Non dopo il modo in cui l'amava e l'aveva sempre amato e non dopo tutti quegli anni passati insieme. Vuoi trombarti la biondina? Chiedi il fottuto divorzio e trombati la biondina, Gesù santo.
Lo so che - seppur in modo diverso - anch'io avevo tradito (un amico, nel mio caso), ma io e Lorenzo non eravamo mica sposati. E poi non è che avessi scopato con Michela e poi fossi tornato a scopare con Lorenzo facendo finta di niente, quindi la cosa era abbastanza differente. Al massimo doveva essere lei a sentirsi in colpa per essersi fatta prima lui e poi me. O forse si era fatta solo me, e con Lorenzo non aveva fatto nulla? Non voglio passare per uno che non nota certi dettagli importanti, ma quella sera - o era notte? No, forse era pomeriggio - ero davvero fuso. Ma davvero fuso. Seriamente, penso che mai in vita mia io sia stato fatto come quel giorno, ma sto divagando. Il punto è che non ricordavo se Michela fosse vergine o meno. Il pensiero di essere stato io il primo per lei avrebbe dovuto rendermi fiero, ma in realtà non faceva che farmi sentire ancora peggio, perché lei era fidanzata, porca puttana. Era una porca, ma era fidanzata. Col mio migliore amico. E non so se lui fosse un porco o meno - e solo pensarlo mi metteva i brividi - ma comunque non avrei dovuto farlo. O forse sì?
Quella sera Mario mi parlò di un nuovo sito che avevano aperto da poco. "Oh, Berto, iscriviti qua, tutto gratis e pieno di gnocche" diceva il messaggio. Il sito si chiamava nonmoriresolo.it, sicuramente un nome accattivante, visto ciò di cui si occupava.
Credo sappiamo tutti come funzionano siti del genere, no? Cioè, ti iscrivi, scegli un nome utente, metti una foto che ti fa sembrare dieci volte più bello di quanto tu non sia in realtà, clicchi su "iscriviti" e aspetti. E aspetti e aspetti finché qualcuna non avrà il coraggio di contattarti, e finché questa qualcuna che ti contatterà non sarà un pedofilo dietro un profilo falso. E magari nel frattempo guardi anche i profili delle altre, e quando trovi qualcuna di carina le piazzi un bel like sperando che colga l'allusione e ti contatti, il tutto mentre ti deprimi perché Michela non ti amerà mai e non riesci a smettere di pensare a lei. Cioè, quest'ultima parte magari non capita a tutti, ma a me sì, quindi la includo nella lista.
Allargai il raggio d'azione fino a 50 km, il che è un po' come ammettere implicitamente a te stesso d'essere talmente disperato che, se ce ne sarà bisogno, prenderai anche treni e pullman pur di farti una sana... storia d'amore. Proprio mentre iniziavo a spulciare i profili che mi apparivano in bacheca (che qui si chiamava - con grande rispetto per le donne, devo dire - supermercato) mi arrivò un messaggio su Whatsapp. Era un evento abbastanza raro, perché non mi piaceva molto chattare lì e di solito con i miei amici ci parlavo su Facebook. Il gruppo della classe non poteva essere, perché quei bastardi rompicoglioni - che amavo - erano stati silenziati per un anno. Tipo che le notifiche avrebbero ricominciato ad arrivarmi quando fossimo andati all'università. Paradiso.
1 messaggio da Michela: ciao :)
Il mio primo pensiero fu: cosa.
Il mio secondo pensiero fu: ma che cazzo.
Il mio terzo pensiero fu: questa topa ha sbagliato chat.
Le risposi, ricordandomi troppo tardi che su Whatsapp avevo ancora il nome da bimbominchia che Lorenzo mi aveva messo per scherzare.
Bertuccio4ever: Ehi, ciao
Cambiai subito nome - maledicendomi per non averci pensato due anni prima - e le inviai un altro messaggio affinché capisse che il nome visualizzato prima fosse stato solo il frutto di un madornale errore del sistema.
Roberto: :)
Una faccina. Avevo diciotto anni e avevo inviato una faccina ad una ragazza. Avrei potuto essere giustificato se stessi tentando di portarmela a letto, sì, ma per noi quella fase ormai era già stata abbondantemente superata.
Il display si illuminò di nuovo dopo pochi secondi:
1 messaggio da Michela: ti va se ci vediamo??
Perché cazzo avremmo dovuto vederci la sera del primo giorno di scuola? Era a corto di pene? E non intendo dire penne, eh, intendo proprio pene.
Rispondendo a quel messaggio, comunque, sentivo di star rispondendo ad una domanda molto più importante: ma io, sceglierei una topa o il mio migliore amico?
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Dimmi che esisti
Teen FictionCosa succede quando non sai di chi sei innamorato? La storia di Lorenzo si intreccia a quella dei suoi migliori amici, Diana e Roberto, alla spasmodica ricerca di se stessi durante l'ultimo anno di liceo, impegnati tutti e tre a risolvere un mistero...