Capitolo 75

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"Non so se lo sai ma faccio parte della divisione ANBU."

"Ah si?" La donna bionda si agitò sullo sgabello, guardando tutto tranne Tenzo.

"Sì, ma adesso diciamo che mi hanno momentaneamente cambiato mansione. A volte mi occupo della squadra di Kakashi: Li conduco in missioni... battaglie... tu ci chiami, noi salviamo vite." Tenzo bevve un sorso della sua birra chiara.

"È fantastico..."commentò, vaga.

"Immagino che aiuti quando sei imparentato con il primo Hokage."

Questo suscitò interesse in lei che si fermò nella ricerca di una via di fuga, riprendendo a guardarlo e considerarlo. "Sei imparentato con il primo Hokage?"

Tenzo fermò le dita che, abilmente, accarezzavano il bordo del bicchiere con un movimento circolare. "In un certo senso. Vedi, quando ero un bambino, sono stato rapito da questo pazzo uomo rettile che ha iniettato a intere scatole di neonati ogni genere di cose. In realtà, ha iniettato quei geni in un sacco di bambini, ma io ero l'unico sopravvissuto, quindi eccomi qui!"

"Oh, buon Dio-" La donna sembrava decisamente verde, in contrasto con la fierezza del ninja che, tra sé e sé, credeva che quel suo colorito fosse dipeso solo dall'illuminazione del bar.

"Se dovessi fare un'ipotesi plausibile, direi che sono imparentato all'incirca...del 15%. Sì."

Le labbra della donna si piegarono di lato, gli occhi si assottigliarono in una smorfia di disgusto.
"Allora... posso offrirti da bere?" le chiese.

"Sì, perché non vai a prendermi qualcosa..." disse lei, sollevata.

Si alzò dallo sgabello, incoraggiato dalla sua risposta affermativa. "Cosa vorresti?"
"Qualsiasi cosa. Non mi interessa."

Con un passo svelto si diresse al bar e fece l'ordine: una ricarica di birra per lei e un Mizuwari per la signorina. Una volta che ebbe in mano entrambi i bicchieri, si voltò in attesa verso il tavolo dove aveva lasciato il suo appuntamento.

Era andata. Al suo posto sedeva Kakashi.

Tenzo si avvicinò, confuso e un po' costernato.
"Dov'è andata la ragazza che era seduta qui?"

"Che ragazza?" Kakashi guardò il Mizuwari, prendendolo in mano. "È per me? Non avresti dovuto."

Mentre Kakashi si tirava giù la maschera e sorseggiava delicatamente la bevanda rosa, Tenzou si gettò sullo sgabello di fronte, cercando disperatamente la ragazza a cui stava facendo il filo. "Devi averla spaventata, stavo facendo un buon lavoro nel corteggiarla."

"È così che lo chiami?"Alzò un sopracciglio Kakashi. "A me sembrava stesse parlando con un pazzo maniaco."

"L'unico pazzo maniaco qui sei tu," fece notare Tenzou imbronciato. "Devi piantarla di mandare a monte ogni mio appuntamento."

"E tu devi piantarla di usare i tuoi traumi come metodo d'approccio."
Entrambi caddero in un silenzio amichevole e malizioso, riflettendo sulle rispettive vite amorose.
Tenzo era destinato a fallire su tutti i fronti, non aveva molta fortuna con le ragazze, al contrario di Kakashi. Rischiava sempre di passare dalla parte del maniaco o di essere picchiato con qualsiasi cosa a portata di mano.

"Il mio metodo d'approccio era perfetto..."

"Si, certo. È ottima mossa offrirle un Mizuwari alle nove di mattina. Farò uno sforzo."
L'uomo dai capelli grigi sorseggiò la sua bevanda, pensieroso, mentre guardava fuori dalla finestra, osservando una coppia di Chunin discutere animatamente. La vita doveva essere piuttosto semplice per dei ninja come loro. Ormai Kakashi non ricordava più i gran bei vecchi tempi in cui non aveva tutte queste responsabilità da insegnate e da ninja di rango superiore. Non aveva di certo tempo per cose futili come discutere con un amico fuori da un locale per competizione o per l'attenzione di una ragazza che era appena passata davanti a loro.

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