Capitolo 49

1.2K 53 38
                                    

La neve cade ,come se non cadessero i fiocchi, ma ,in un mantello rattoppato, scendesse a terra la volta celeste.

Nevica.
Ed è tutto così, lento, sinuoso, elegante, delicato, soffice...così lindo!

È una poesia. Una poesia che cade dalle nuvole in fiocchi bianchi e leggeri.
Ed è in questo paesaggio ricoperto di bianco che si rispecchia il mio cuore, ormai freddo e gelido.

Ero esattamente al confine del Paese del ferro, dove c'è un inverno perenne a proteggerlo.

Che ci faccio qui?beh...dopo aver ammazzato a sangue freddo sei dei loro samurai, è normale che ricercata da queste parti.
Non mi erano più utili. Hanno cercato di attaccarmi e non hanno saputo soddisfare le mie richieste. Inoltre, il brivido di uccidere mi provoca un piacere così forte..

È una sensazione che ho sempre cercato di reprimere, perché nasconderla ancora?
Credo che la vendetta porti allo sporcarsi le mani.

Data la mia "fama", sembra un po' suicida venire in queste zone ,ma loro hanno qualcosa che mi serve assolutamente: la spada di Muramasa. Mi è essenziale...
Le spada di Muramasa era votata alla distruzione e, protette dagli dèi, non poteva essere fermata e causava maledizioni al possessore.

Muramasa era un fabbro capace di costruire lame di altissima qualità. Quando pregò affinché la sua spada portasse "grande distruzione", le divinità le imbevvero con uno spirito assetato di sangue che, se non soddisfatto in battaglia, avrebbe portato all'omicidio o al suicidio del portatore.

Da quel giorno furono innumerevoli le storie di guerrieri che, brandendo la sua spada, finirono per diventare pazzi o per essere uccisi. Al punto che tutte le spade di Muramasa furono bandite attraverso un editto che coinvolse tutti i 5 Kage.

L'editto fu promulgato dopo che Muramasa vide quasi la sua intera famiglia perire a causa delle lame maledette: sua moglie e i suoi figli adottivi furono giustiziati, il nonno fu ucciso, e Muramasa stesso fu ferito dalla spada forgiata da lui.
Era chiaro, quindi, che la forgia di Muramasa rappresentava un pericolo. Ed è innegabile, quindi, che la spada da lui derivata fu la causa di tante "morti e distruzioni".

La spada di Muramasa, chiamata anche Juuchi Fuyu, era indistruttibile ed era capace di fendere qualsiasi cosa incontrasse lungo il cammino. Diversi racconti spiegano che fosse in grado di tagliare una foglia in due semplicemente toccandola lungo il suo pigro vagare.
Solo colui che avrà un'anima affina, riuscirà a brandirla.

Si dice che, nel momento in cui gli dei imbevvero la lama della Juuchi Fuyu, una goccia di sangue cadde dal cielo, atterrando in una montagna dove regnava un rigido inverno.
Non si sa come, sbocciò un fiore bellissimo.
Non era destinato a sopravvivere al freddo, eppure è proprio quello che fece.

Quel rotolo...
È da quando l'ho aperto che ripenso a quanto riportato dentro:

Sbocciato nell'innocenza. Allevato nel mai domo egoismo di coloro che soffrono l'esistenza di se stessi. E gli uomini vollero le tenebre piuttosto che la luce.
Strappato al buio, apparì luminoso tra le ombre. Venduto al prezzo che non avresti offerto per te stesso.
Risbocci dolcemente instabile luce, aggrappata al ventre di colei che sa di aver colto il più bel fiore...
Verrà il momento di decidere chi sarà disposto a sgretolare l'equilibrio, portando il vuoto a quel figlio delle tenebre.
Potere attenderà.
Distruzione devastazione regneranno nel suo cuore se la sua forza si lascerà sovrastare.
Una lama rigida come 10mila inverni brandirà e il mondo ninja nelle sue mani sarà.

🥀L'arte di essere fragili 🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora