Capitolo 34

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"Se le è successo qualcosa.."continuava a ripetere Jiraiya spazientito. "Dove diamine è andata a finire?!"

"Non lo so..ma non sarà molto lontana..o almeno spero."cercò di tranquillizzarlo il compagno cercando di non far vedere la sua preoccupazione.

"Shizuka!dove sei?!"Chiamava Konohamaru di continuo. Sperava in una risposta...che ahimè non arrivò.

"Andiamo ragazzi. Sa badare a se stessa!è adulta e vaccinata!se è ferita o altro se l'è andata a cercare!"saltò fuori la ragazza.

Konohamaru si girò verso di lei..non sembrava per niente tranquillo. "EHI!si può sapere di cosa vai blaterando?!è una nostra compagna,dovresti avere più rispetto!"

Tutti si stupirono per la schiettezza di quel piccolo ragazzino.

Aveva coraggio, coraggio da vendere. E di certo nessuno avrebbe mai osato offendere i suoi amici, in special modo quella ragazza che gli era entrata nel cuore.

"È una grande Jonin e ha una forza incredibile!lei ha il coraggio di farsi valere! Voi tutti non riuscite a riconoscerlo, non riuscite a vedere quanto sia brava! E in special modo tu!Sei senza cuore!"

"Konohamaru basta così."lo provò a tranquillizzare il maestro Kakashi.
"Non voglio!"si divincolò lui. "È colpa sua!se non avesse detto quelle cattiverie ora sarebbe qui!"

"Ehi ragazzino!ma non te le hanno insegnate le buone maniere?"
"Zitta strega!"

"Ragazzino."lo richiamò Jiraiya. "Vedi di non peggiorare la situazione. Riusciremo a trovarla. E non saranno le lamentele di questa oca a fermarci."
"Questa oca?!"sollecitò lei.

"Se le fosse capitato qualcosa?"chiese Konohamaru calmandosi un po'.
"Ovviamente non dubito della sua preparazione. Se si impegna può essere molto scaltra. Dubito ,invece , del suo stato emotivo."

"Che intende dire?"intervenne Kakashi.
"Ciò che intendo dire più o meno 5 anni fa ,assegnai una missione di massima importanza a lei e al tuo team."

"Se non ricordo male non aveva in team"
"Esatto,ma ne creò uno con altri due elementi. Satoshi Nakamura e Komuro Maeda, altri due ragazzini soli,senza un team. Uno era un ragazzo nato al villaggio della sabbia mentre l'altro non ha mai voluto dire da dove provenisse,o meglio ,non ricordava." Si fermò un attimo ,prese un respiro e proseguì. " Quella sera partirono, decisero di partire da soli. Non me lo perdonerò mai.."

Kakashi sempre più perplesso lo invitò ad andare avanti.
"Le cancellai i ricordi e li sigillai. Non potevo vederla così..mi ha pregato di farlo. E io non potevo far altro che esaudire la sua richiesta.."

Nessuno parlò. Si limitarono tutti ad ascoltare..
"Avanti." Svegliò tutti da quella sottospecie di silenzio "Cerchiamo di trovarla alla svelta. Dio solo sa dove è andata a cacciarsi.."

"Si andiamo.."confermò poi Hanare sentendosi in colpa..
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Non so dove diamine stavo andando ma vi dirò soltanto che mi lasciai pilotare nel buio
da qualcuno che mi aveva preso in silenzio la mano.

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