Capitolo 78

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"Hai fatto molti progressi, Naruto!" gli dissi, osservando i suoi movimenti con occhio critico ma incoraggiante. Il sole era appena sorto, e l'aria fresca della mattina mi aiutava a concentrarmi. Guardavo il ragazzo muoversi con energia, notando i suoi miglioramenti evidenti.

"Grazie, Shizuka, ma non hai ancora visto niente!" rispose lui, con il viso concentrato e sudato.

La sua determinazione mi ricordava la sera precedente. Kakashi e io avevamo avuto una discussione intensa, e sebbene avessimo scambiato parole dure, alla fine, c'era stata una sorta di riconciliazione. Mi aveva fatto sentire protetta in un modo che non avevo mai sperimentato prima. Ma quella mattina, quando mi ero svegliata, non c'era. Era andato via prima dell'alba, lasciandomi sola con i miei pensieri confusi...

Forse era semplicemente uno strano e delirante sogno...

Un improvviso movimento mi riportò al presente. Naruto stava eseguendo la tecnica della Moltiplicazione, creando diverse copie di se stesso che si lanciarono contro di me in un attacco coordinato. Sorpresa per un attimo dalla mossa improvvisa, reagii rapidamente, distruggendo una delle copie con un singolo colpo ben assestato.

Le copie si dissolsero in una nuvola di fumo, ma una di esse era riuscita a sgattaiolare dietro di me. Naruto, con un pugno pronto a colpirmi, pensava di avermi colta di sorpresa. Tuttavia, con un movimento fluido e preciso, bloccai il pugno a mezz'aria, afferrando il suo polso.

Con una rapida torsione, sfruttai la forza del colpo per scaraventarlo a terra con una mossa fulminea. Naruto atterrò con un tonfo, ansimando leggermente, ma con un sorriso soddisfatto sul volto.

"Sei migliorato molto, ma devi ancora lavorare sulla tua strategia!" gli dissi soddisfatta, aiutandolo a rialzarsi. "Devi saper anticipare le mosse del tuo avversario."

Naruto si alzò, scrollandosi la polvere di dosso. "È facile detto da te!"

Sorrisi, annuendo. "Continua così e ci riuscirai anche tu. Ora, bevi un po', sarai assetato."

Mentre Naruto si allontanava per prendere un po' d'acqua, mi trovai a riflettere di nuovo su Kakashi. Forse quel momento di tenerezza che avevamo condiviso non era stato solo un sogno. Forse, dietro la sua maschera di indifferenza, c'era qualcosa di più. Ma dovevo restare concentrata. C'era ancora tanto lavoro da fare, e Naruto contava su di me per diventare il ninja che desiderava essere.

"Ah Naruto," iniziai con un sorriso malizioso, tirando fuori il porta pranzo che avevi dentro il mio zaino."Puoi considerare concluso il nostro allenamento. Non ho più nulla da insegnarti."

Mi sedetti sul telo che avevo adagiato a terra poco prima. Quando gli svelai che avevo portato con me,
gli occhi del biondo brillarono di curiosità e fame. "Q-quelli sono..."

"Ravioli."terminai per lui, spezzando mie bacchette per poi passargli l'altro paio che avevo dietro."Puoi mangiarli con me se ti va."

Gli venne immediatamente l'acquolina in bocca. Non era facile vivere con le zuppe di larve della vecchia Shima e, in questo momento, gli sembrava di vedere un miraggio. Una salvezza da quegli orridi pasti che trangugiava ogni giorno senza fiatare se desiderava sopravvivere.

Spezzò le sue bacchette e portò uno di essi alla bocca ma, con sorpresa, quando provò ad affondarci i denti, si accorse che non arrivò mai a destinazione.

"Mangia, Naruto," dissi con un sorriso mentre portavo il raviolo alla bocca e lo divoravo.

Il ragazzo, determinato a mangiare, cercò di prendere un altro raviolo, ma glielo rubai dalle bacchette con una destrezza incredibile. "Mangia, Naruto! Per caso non hai appetito?" Lo provocai, mentre mangiavo anche quello.

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