Prologo

20.6K 375 8
                                    

La forte luce del sole sbuca dalla finestra ed arriva dritta sul mio viso. Dovrei alzarmi da questo comodissimo letto ed andare da nonna, giusto per sapere cosa le va di fare oggi, ma una palla pelosa me lo impedisce e si accoccola nei miei piedi; è Silvestro, il mio gatto. Sì, Silvestro come il gatto del cartone, perché anche il mio amico peloso è una massa di peli rossi-arancioni. Silvestro è con me da anni, precisamente quando mio padre; David Moore, lo portò nella nostra piccola casa di campagna. Ecco questa sono io, una ragazza cresciuta fra le mura di una casa piena di amore, anche troppo. Vivo in mezzo alle campagne del Texas con la mia famiglia, mia nonna Matilde e Silvestro. Solitamente mi piace stare a leggere, studiare e fare qualunque cosa comprenda immergersi in un luogo, lontano dal mio. Non fraintendetemi, non sono una nerd sull'orlo della disperazione, anzi. Ho una migliore amica di nome Jennifer, o anche Jenny o Je. Lei è tutto l'opposto di me, ha due tatuaggi fatti di nascosto dal padre- un uomo molto all'antica- che risalgono ad una notte in città, quando finì ubriaca ed il suo ragazzo le chiese di fare una scommessa, e lei testarda accettò. Per penitenza alla sconfitta della scommessa si dovette fare quei strani disegni sul braccio e sulla spalla. È stata guardata in malo modo per circa due settimane da tutti i cittadini della mia piccolissa città, appena fuori dal centro del Texas. Inutile dire che sono state due settimane così divertenti che non ho mai pensato di esser così felice, e ricordo ancora la faccia del reverendo quando diceva a Jennifer: "Figlia del diavolo!", più lei rideva, più lui diceva " Sei indemoniata, il diavolo è con te!", e ricordo anche quando suo padre la cacciò di casa per le due settimane; dicendo che almeno così i compaesani avrebbero capito che Jennifer ha subito la giusta punizione, ed anche perchè così la sua figura da padre non si sarebbe rovinata. Ovviamente la mia pazza amica è venuta a vivere da me per due settimane ed ancora è qui, in camera degli ospiti, credo che stia dormendo ora. Non è un tipo mattiniero, fidatevi quando vi dico che dormirebbe giorni e giorni di fila, senza pensare se sia mattina o pomeriggio. Io invece dormo poco, lo stretto necessario. Beh, sono molto diversa da Jenny, in molte cose, cominciando dall'aspetto fisico.
Lei ha dei folti e lunghi capelli biondi, sempre perfetti e curati, gli occhi di uno spiccato azzurro e, diversamente da me, non usa indossare i vestiti che qui tutte le ragazze portano; le ampie gonne, le camicie e qualche paio di blu jeans. Jennifer indossa scarpe borchiate, abbonda con il trucco tanto che, alcune volte, sembra un vero e proprio panda con quelle macchie nere agli occhi. Io in realtà non uso cosmetici, ho una folta chioma castana e due semplici occhi verdi, nulla di particolare. Davvero nulla, dato che ancora non ho mai avuto un ragazzo nei miei diciannove anni di vita. Mi chiamo Charlotte, Charlotte Moore, e non so cosa ha in mente per me il destino.

Un dolce imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora