Tre

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Ciao lettorii, vi chiedo umilmente scusa per il mio enormissimo ritardo. Ho avuto problemi con la connessione, perdono. Vi voglio bene e buona lettura!❤ e spero di aggiornare prima la prossima volta, anche perché ci sarà una sorpresa!

6:30

Segna la sveglia accanto a me. È ancora mattino, però mi sento troppo strana per tornare a dormire, e fa troppo freddo per alzarmi. Il Natale è davvero vicinissimo, domani sarà la Vigilia e tutti andremo a casa di Jennifer che, per l'occasione, ha deciso di cucinare un'intera fattoria. Mentre sorrido al ricordo della mia pazza amica, mi giro sul fianco destro. Adesso la mia sensazione di stranezza è quadruplicata e mi tocca alzarmi dal letto. Infilo i piedi nelle mie ciabatte e cammino verso il corridoio, nello stesso secondo in cui accendo la luce, la mia stranezza si trasforma in nausea. Corro in bagno e mi fiondo sul wc, che a stento riesco ad aprire perché la nausea è davvero troppo forte. Vomito la cena di ieri sera, pesce spada, evidentemente non l'ho per niente digerito, mi è già successo altre volte. Mi lavo il viso e l'asciugo, il sonno è ormai scomparso così raggiungo la cucina per una colazione da preparare a Mason, adoro fargli le sorprese.

Dopo aver preparato la colazione per lui, preparo qualcosa anche per me; pane tostato e burro d'arachidi. Mi siedo a tavola, pronta a buttarmi su quella delizia, ma l'occhio mi cade sul calendario.
Ritardo.
Il mio ciclo ha un ritardo, di una settimana. Mi alzo di scatto dalla sedia e prendo il telefono nel tavolino del soggiorno, cerco il numero di Jennifer e avvio la chiamata.

Lei risponde al quinto squillo, un po' assonnata.
"Ciclo." dico immediatamente mentre cerco di respirare.
"Buongiorno Lotte, ciclo...?" chiede.
"Ritardo." riesco a dire affandandomi, sto andando in iperventilazione.
Passano alcuni secondi prima che Jennifer mi risponda.
"CICLO RITARDO?" urla. Annuisco, però mi ricordo che non può vedermi.
"Sì.." sussurro.
"Cazzo Lotte, stai bene?" mi domanda. "Stamattina, ho vomitato." dico, calma ma allo stesso tempo ansiosa.
"Cazzo. Cazzo. Cazzo!" strilla Jennifer.
"Che faccio...?" sussurro.
"Allora, niente panico. Alle otto vengo da te con un test. Non dire niente a Mason se non ne sei davvero sicura." anche lei è in agitazione, lo sento dalla sua voce.
"Ok, grazie Jen..." respiro pesantemente e mi tuffo sul divano, passandomi una mano sulla faccia.
"Non dare troppo spettacolo, ok Lotte?" sussurra Jennifer.
"Si, a dopo." chiudo la chiamata e torno al tavolo, anche se la fame mi è passata e mi ritrovo a giocare con i resti della mia colazione.
Un bambino. Proprio adesso? Magari è solo un falso allarme, niente di importante...forse. Scuoto la testa e getto i resti della mia colazione, proprio in quel momento compare Mason dietro di me, che mi bacia il collo.
"Buongiorno, zucchero." dice al mio orecchio. La scorsa settimana non abbiamo usato le precauzioni, espiro piano e mi maledico mentalmente. Cazzo.
"Buongiorno tesoro." mi giro e gli schiocco un semplice bacio sulla guancia.
"Come stai?" mi chiede.
Mah guarda, potrei essere incinta, tu sei il padre e stanotte ho dormito benissimo, tu? Vorrei dirgli.
"Tutto bene." acceno un sorriso, mentre sistemo la sua colazione sul tavolo.
Mi sorride ed inizia a mangiare, così ne approfitto e scappo in bagno. Un bambino, un orsacchiotto, eppure l'idea non mi dispiace. Osservo il mio riflesso sullo specchio, sono chiara, piuttosto chiara.

Quando torno in cucina, Mason è già vestito e sta pulendo il tavolo.
"Oggi devo andare da un mio carissimo amico, un pompiere, tornerò pomeriggio piccola." mi dice, girandosi verso di me.
Annuisco meccanicamente e sorrido, il mondo sta girando dalla mia parte.
"Buona giornata, ci vediamo dopo." mi da un dolce bacio, mette il cappotto e mi stringe a sé. Lui é un artista, riesce a trasformare qualunque emozione in un tatuaggio e sono fiera di lui per questo.
"Buona giornata amore!" lo stringo e poi lui se ne va, scendendo per le scale. Quando chiudo la porta, milioni di pensieri mi affollano il cervello. Cosa fare?
Innanzitutto andare a sistemare la camera, pulire e per finire aspettare la dolce Jennifer con il test di gravidanza.

La nostra stanza sembra più piccola mentre pulisco il pavimento, quando penso che il nostro ipotetico futuro bambino sia stato concepito qui. Apro le ante dell'armadio e prendo una tuta, poi vado in bagno e mi faccio una doccia calda che mi fa rilassare. Forse un bimbo sarebbe la cosa sbagliata adesso, ma non posso e non voglio lasciarlo morire. Il campanello suona proprio quando io finisco di sistemarmi, è Jennifer.
Corro ad aprirle e lei mi getta subito le braccia al collo, in un dolce abbraccio.
"Dio, spero sia negativo." mi sussurra nell'orecchio. Afferro la bustina contenente due test, con gentilezza Jennifer mi stringe la spalla e mi accompagna in bagno, dato che i miei piedi non si muovono. Sono ferma a guardare quelle due scatoline, nemmeno mi accorgo quando è arrivato il momento.

«Dovrebbe emettere un suono quando è pronto a dare il risultato." mi dice Jennifer mentre sbrano le unghie.
Bip.
Un solo rumore, un piccolo e insulso rumore che potrebbe cambiare la mia vita. Mi stacco dalle piastrelle fredde del bagno, respiro più volte per calmarmi e vado verso la toilette. Afferro il piccolo aggeggio. La scritta rossa risalta ai miei occhi, un più evidente e il numero 1 accanto.
Con mani tremanti lo passo alla futura mamma, la quale lo prende e spalanca gli occhi.
"Lotte..." si ferma quando vede le mie lacrime uscire impetuose, come un fiume in piena. Tossisce e poi continua.
"Sei incinta...da una settimana." anche lei sta piangendo, piano e silenziosamente.
Speravo che una notizia del genere, un giorno mi avrebbe fatto piangere dalla gioia e non dalla desolazione. Se solo avessi aspettato il matrimonio, mi maledico.
"Io..devo dirlo a Mason, devo dirlo a mamma...papà." al solo pensiero scoppio in un ondata di singhiozzi e mi accarezzo la pancia, forse un giorno ce l'avremmo fatta. Forse in un futuro, io Mason e il nostro bambino potremmo stare bene. Forse...

Un dolce imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora