Scelte

6.9K 235 2
                                    

Fisso sbigottita Mason, non può avermelo chiesto.
"Ti prego, rispondi.." sussurra.
Mi piacerebbe troppo andare a vivere da lui, ma sarebbe troppo. Mi ha fatto soffrire, mi ha detto che non ho bisogno di lui, mi ha detto che non può. Ma che problemi ha?
"Ma che problemi hai?!" strillo, non curante della presenza di Jennifer.
"Nessun problema, ti serve un tetto ed io ne ho uno. Richard mi ha detto che stanno ancora cercando casa con la tua amichetta." la indica.
Lei sbuffa. "Stiamo ancora cercando casa, ma quella dei miei è sempre disponibile...credo..."
Si gratta la nuca bionda sovrappensiero.
"Ecco, allora ci vieni a vivere da me?" chiede ancora Mason.
"Non lo so, non ho nessun vestito. Non ho niente..."
"Tranquilla possiamo fare shopping quando vuoi." mi fa l'occhiolino sorridendo. Ah quant'è bello.
Sposto lo sguardo da Mason a Jennifer, cercando di decidere. Non voglio dare troppo fastidio ai genitori di Jennifer e poi, beh diciamolo; sono dei rompipalle, e la madre di lei è allergica ai gatti.
"Vengo a vivere con te, ad una condizione." lo fisso.
"Quale?" domanda con un sorriso sornione.
"Che tu la smetta di essere così indeciso."
Lui sembra pensarci, poi sorride ancora.
"D'accordo, partiamo!"
Si alza, offrendomi la mano. Io mi fermo a pensare, lo sto facendo davvero? Mason mi guarda, con un sorriso mozzafiato e adesso sono sicura.
"Giuro che se le fai qualcosa io ti ammazzo." grida Jennifer.
Ridiamo tutti e due.
"Non la sfiorerò nemmeno con un dito, se lei non lo vorrà." lo fisso scioccata, lui sorride.
Camminiamo fino alla mia macchina, parcheggiata dall'altra parte della strada. Prendo il mio posto di guida, Jennifer si siede dietro e Mason accanto a me. La bionda scende a casa della madre di Richard, solo dopo le solite imprecazioni. Adesso siamo soli, è lui il primo a parlare, fortunatamente. "Sarà meglio per te vivere in centro, ti piacerà." dice.
Io annuisco, ancora incerta.
"Sarai sicuramente stanca, quando arriviamo vuoi dormire?"
"Mi piacerebbe, ma non posso dormire così." indico la gonna e la camicetta. Mason ridacchia.
"Si lo so tesoro, ti presterò qualcosa io. Domani mattina puoi andare a fare shopping, no?" afferma. Annuisco e svolto a destra come da lui indicato.
Arrivati in città mi informa di portare la macchina nel suo garage, in comune con il resto degli abitati del palazzo. Dopo aver parcheggiato scendiamo con Silvestro nelle mie braccia, e facciamo le scale per arrivare al terzo piano.
"Sarà bello.." sussurra. Rimango tramortita, sta succedendo davvero?
La porta della casa di Mason ha una targhetta con la scritta "Walker."
L'abitazione è grande, accogliente, con una grande tv posta sul muro del soggiorno ed un lungo corridoio che porta alle stanze. C'è un bagno, la sua camera, un altra camera, il soggiorno e la cucina.
Mi riporta nel corridoio, ornato da delle piante, e svolta a sinistra dove c'è l'altra camera.
"Questa è la tua stanza, corro a prenderti qualcosa per riposare."
Sparisce ed io mi guardo intorno. È davvero graziosa, luminosa ed un pizzico rustica. Mason torna con dei vestiti e li poggia sul letto, poi si gira verso di me.
"Qui è tutto okay, vado a preparare qualcosa da mangiare. Tu puoi riposare, adesso.." è agitato.
"Perchè lo stai facendo?" chiedo, curiosa.
"Cosa?"
"Perché mi stai aiutando?"
Lui si alza e raggiunge la porta.
"Perché ogni tanto sono carino, e non pensare di scamparla liscia! Mi aiuterai con le pulizie." grida uscendo.
Eppure in cuor mio so che mi troverò bene.
Mi avvio verso il centro della stanza, dove c'è il letto. Prendo i vestiti e li osservo; una t-shirt molto larga e dei pantaloncini da basket. Mi spoglio e con cura ripiego i miei vestiti, poggiandoli sul comodino. Questo è uno scherzo del destino, penso. La mia casa è bruciata, vivo con un ragazzo che mi fa ammattire e per di più non ho uno straccio di vestiti da indossare. Silvestro è rimasto per tutto il tempo sul cuscino del letto, appollaiato come una grossa palla. Lo sposto con un movimento di mani e lui si accoccola fra i miei piedi.
Il letto è davvero comodo, troppo comodo. Cado in un sonno profondo.

-----------------------------------------------------

"Charlotte!" urla Mason. Mi sveglio come un orso in letargo, stiracchiandomi le braccia.
"È pronta la cena." dice. È in piedi vicino alla porta, con una tuta ed una t-shirt bianca che fa trasparire i suoi tatuaggi.
Mi alzo, allontanando Silvestro da me.
"Per Silvestro ho preso del mangiare per i gatti, poco fa." afferma Mason.
Annuisco e tento di aggiustare la massa di capelli post dormita. Una volta pronta mi avvio verso la cucina, seguita dal gatto. La tavola è apparecchiata per due, con un set di piatti davvero semplice.
"Non so se ti piacerà, non cucino molto spesso..." è imbarazzato.
"Tranquillo Mason, non rimarrò qui per molto." si rabbuia e poi aggiungo: "Almeno finché non troverò una casa." sorrido.
Prendiamo posto e lui serve la pasta, che è davvero ottima. I miei segni di apprezzamento si fanno sentire.
"Quindi ti piace?" chiede Mason.
"La adoro."
La cena continua in silenzio, non c'è bisogno di parlare. Quando finiamo, Silvestro ci viene incontro. È sicuramente affamato. Il ragazzo si alza e porta la scatoletta di mangiare su un piatto. Non ha nemmeno tempo di poggiarla a terra che il gatto si avventa su di lui. Ridacchiamo e poi torna a sedersi.
"Abiti qui da molto?" chiedo.
"No, da un anno. I miei abitano molto lontano da qui. Volevo cambiare zona, amici ed hobby."
La cena ormai è finita, ma stare a parlare qui mi piace.
"I tatuaggi, giusto?"
"Esatto." sul suo viso spunta un sorriso timido.
Sparecchiamo e poi ci accomodiamo sul divano. A distanza, ovviamente.
Ogni tanto sento il suo sguardo su di me, ma io concentro l'attenzione sulla televisione. Dopo il nostro breve relax io sono ancora stanchissima e lui anche. Ci congediamo con un semplice buonanotte, andando nelle rispettive camere. Mi piacerebbe entrare nella sua stanza, magari solo per sentire il suo odore. Ti piacerebbe, ma non puoi. Dice il mio subconscio. No, non posso.

Un dolce imprevistoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora