POV'S MASON
L'aria fredda mi sconvolge i pensieri, la velocità della moto va sempre aumentando. Tutto ciò di cui ho bisogno e stare qui, seduto in sella e con Charlotte alle mie spalle. Quella ragazza, che con gli occhi impetuosi ha preso il buono di me e l'ha venerato, è la cosa più importante per me e il mio benessere mentale. Così casta e pura mi si era presentata davanti agli occhi al nostro primo incontro, e da lì quante volte l'ho fatta soffrire? Troppe. Davvero troppe, senza neanche che lei lo meritasse. Ma adesso lei mi aspetta a casa, nella nostra casa. Mi ha accettato oltre i demoni del mio cuore, oltre il mio buio e oscuro passato. Lei è la mia ancora di salvezza e persino Row, il mio amico pompiere, oggi mi ha detto che mi sono fottuto il cervello. Per lei. Per il suo sorriso e quel suo modo buffo di affrontare le situazioni, inavvertitamente sorrido quando scorgo il nostro palazzo fra le decine che sfrecciano velocemente di lato a me. Dopo aver parcheggiato la moto, tolgo il casco e salgo in casa, ho una voglia matta di abbracciare la mia orsacchiotta. Prendo le chiavi e con il cuore a mille apro la porta. Un dolce profumo di vaniglia si fa strada nel mio naso, cazzo. È paradisiaco.
Charlotte è stesa sul divano, con una tuta un poco scolorita, ma è pur sempre bellissima. Appena incontra il mio sguardo si irrigidisce e cambia posizione.
"Ciao Mason.."
Lei è l'unica che non mi chiama Mace. "Ehi tesoro." le sussurro, sedendomi accanto a lei.
Sorride, ma non con quel sorriso che piace tanto a me, quello che arriva fino agli occhi e sembra che voglia abbagliare l'intero mondo. La mia Charlotte è strana, questa sera.
"Tutto ok?" le chiedo, sfiorando una guancia.
Lei annuisce e per un attimo penso che fra poco scoppierà a piangere, i suoi occhi sono già lucidi. Cazzo.
"No, non è tutto okay..." sospiro. "C'è qualcosa che non va?" mi rendo conto del mio tono brusco e scortese, così le schiocco un bacio sulla fronte.
"Mason io... devo parlarti." sussurra. Il cuore le batte così forte che riesco a vedere le pulsazioni dal suo collo.
Si alza, con gli occhi fissi sul pavimento.
"Ti premetto che non era mia intenzione, e non volevo.. non era nemmeno tua intenzione.." la interrompo con un gesto di mano. "Parla." adesso il mio tono è davvero brusco, l'ansia in me è troppa.
Chiude gli occhi e giuro che adesso vorrei solo tuffarmi nel suo sguardo, ma non posso, qualcosa me lo vieta.
"Sono incinta." sussurra.
Cazzo
Il ciclo! Le doveva venire circa una settimana fa. La guardo, in attesa di un'altra informazione, prima di scoppiare.
"Ecco sì, sono incita. Ovviamente tu sei il padre." con un gesto di mani mi indica, in netto imbarazzo.Sprofondo nel divano, con le mani sulla faccia.
Un bambino. Adesso? Un bambino. Non posso, non possiamo.
"Charlotte, cazzo...io non so..." lei mi zittisce con uno sguardo.
"Cosa non sai?" mi chiede, un po' incazzata.
"Un bambino? Ora? Non siamo troppo giovani?"
Stringe i pugni ed espira.
"Qualsiasi cosa tu voglia fare, io il bambino lo tengo."
La mia piccola guerriera, che ormai così piccola non è, ma lo è per diventare una madre.
"Ho paura Charlotte." sussurro, guardandola.
"Anche io ho paura! Tremo al solo pensiero di un cazzo di bimbo dentro di me!" urla.
"Non urlare, calmati."
Annuisce sconsolata e si posiziona accanto a me nel divano, le spalle rigide e lo sguardo sulle sue unghie. "Vieni qui..." le circondo con un braccio le spalle e la stringo a me. Lei scoppia a piangere, silenziosamente e si accarezza la pancia. Quel gesto, il più bello che io abbia mai visto, mi fa immaginare un'ipotetica famiglia, un piccolo Mason e una piccola Charlotte. Voglio davvero rinunciare a tutto questo? No, non voglio. Avrò la mia famiglia, potrò crescere uno o due o persino tre bambini, perché quando la mia musa ispiratrice mi è accanto, tutto mi riesce meglio.
"Lo teniamo." sussurro, con la testa poggiata alla sua. "È il mio bambino, nessuno me lo negherà." aggiungo. Charlotte alza lo sguardo e mi sorride.
"Sapevo che avresti detto di tenerlo...è un piccolo fagottino. Il nostro fagottino."
Ero sull'orlo delle lacrime anche io, Mason Walker.
"Da quanto sei incinta?"
"Una settimana e l'ho scoperto stamattina."
La settimana scorsa eravamo troppo presi, avevo dimenticato il preservativo. Il solito stupido.
"Quindi avrò un bambino..." sussurro, dopo quella che sembra essere un'eternità.
"Sì, ed io sarò una super palla." dice, sorridendo.
"Sarai sempre bellissima."
Lei mi guarda con gli occhi innamorati e mi schiocca un bacio.
"Avrà un po' di mesi in meno della figlia di Jennifer. Magari se sarà una femmina potrà giocare con lei..sarebbe.."
"Fantastico." termino la frase prima di lei.
"Hai rivoluzionato la mia vita, Charlotte. Mi hai cambiato, sei stato il mio dolce imprevisto. Quell'amore di cui tutti parlano, quello che ti fa tremare le gambe. E ti amerò per sempre, fino alla fine dei miei giorni."
"Per sempre." si accarezza la pancia, ripetendo quel gesto così dolce e materno. Il mio dolce imprevisto, con due occhi burrascosi e il carattere forte e allo stesso tempo fragile, di questo sono grato al cielo. Di questo io potrei anche morire, farei di tutto per la mia musa.PIANGOOOOOO.
Dunque, questa era la così tanto attesa sorpresa...un bel pov's Mason. Spero che sia riuscita a trasmettervi le mie emozioni, buona serata belli! ❤
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Un dolce imprevisto
ChickLitIn una cittadina del Texas vive una semplice ragazza; Charlotte, dai grandi occhi verdi e i capelli scuri. Ama studiare, arricchire le proprie conoscenze ed ha una migliore amica; Jennifer. Tutto il suo essere si stravolgerà con l'arrivo di Mason. ...