Jennifer guarda spaesata ad ore tre, quando lo avvista la sua mandibola è per terra. Singhiazzo e le sfioro un braccio, le faccio segno di chiedere a Richard e così fa.
"Senti amore, ma quel tizio laggiù. - indica Mason- è un tuo parente?"
"Mason? È mio cugino!", gioisce il marito.
"Mason!" l'ha davvero chiamato? Jennifer mi lancia occhiate preoccupate, io cerco di rimanere calma e giuro che ce la faccio, fin quando una colonia non si fa strada tra le mie narici, e la solita consapevolezza degli occhi azzurri su di me.
"Cuginetto mio! Congratulazioni, a te e alla tua splendida sposa.", stringe la mano ad entrambi e poi sposta il suo sguardo su di me, poi su di loro ed infine su me.
"Posso rubare la damigella d'onore?"
Il mio cuore manca un battito. La sposa cerca di dire qualcosa, ma Richard la interrompe.
"Certo cugino, trattala bene." sembra essere serio.
Charlotte non ti rapinerà, tranquilla. Respiro ed ispiro. Seguo la sua figura ed arriviamo nei parcheggi, dove c'è una moto. Una super moto.
"È tua?", chiedo indicandola.
"Sì, tesoro. Questo è il mio gioiellino."
Accarezza la sella e sorride.
"Ti andrebbe di venire con me al locale? Il brivido dell'adrenalina è inspiegabile."
Come inspiegabile è la tua bellezza, arrossisco al mio pensiero ed annuisco.
"Certo che la tua amica, la sposa, sembra proprio adatta a quel coglione di mio cugino."
Sta cercando di fare conversazione?
"Sì, e viceversa, ovviamente."
Un silenzio tombale cala su di noi, si sentono solo gli uccelli cinguettare.
"Hai salvato la vita ad altri gatti, di recente?", chiedo per spezzare il ghiaccio.
"Gatti, vite, donzelle."
"Ti piace il tuo lavoro?"
Si appoggia alla moto e ragiona.
"No, quasi sempre no. Mi piacerebbe fare il tatuatore."
Ecco svelato l'arcano dei milioni di tatuaggi.
"Quelli..quelli che hai sul corpo li hai fatti tu?", domando indicandolo.
"Non tutti. A te piacciono i tatuaggi?", alza un sopracciglio.
Mi piacciono? Certo che mi piacciono, non ho il coraggio di farli.
"Si ma non ho il coraggio di farne uno."
Lui ride, fissa le mie labbra.
"Peccato, saresti davvero bella con un tatuaggio." la sua voce è roca, profonda. Il bruciore si fa largo fra le mie gote e lui singhiazza.
"Dai monta, gli sposi stanno partendo."
Annuisco e con cautela salgo sulla moto. "Ah, Charlotte devi aggrapparti a me, altrimenti cadi." annuisco ancora, anche se lui non mi può vedere. Circondo la sua vita con le braccia e torna la scossa. Perché ogni volta che lo sfioro prendo la scossa? Ed anche stavolta lui sembra sentirla.
Rilassati, rilassati. Pian piano la testa mi finisce nella sua schiena, sento il cuore battere. È un ritmo lento, dolce. Raggiungo il punto in cui le pulsazioni si sentono di più e deposito un bacio.
Sprofondo nell'oblio, perché diamine l'ho fatto? Se ne sarà accorto? Il semaforo diventa rosso e lui finalmente parla.
"Sai, tutte le ragazze salite su questa moto cercavano di strusciarsi su di me. Nessuno mi ha mai dato un bacio così.", sussurra. Sembra dirlo più a se stesso, che a me.
Il mio ego adesso sta facendo le capriole mortali, io invece, mi limito ad arrossire, ed accoccolarmi fra le sue spalle. È una strana sensazione, nuova per me. Sembra come se qualcosa mi spingesse a stringermi di più a lui, ad odorare il suo profumo, a guardare la sua faccia quando parla della sua moto. Sembra una calamita ed io ne sono completamente attratta.
"Siamo arrivati", annuncia.
Il ristorante è davvero grazioso, ha un giardino con le sedie ed è molto chic. Scendo dal bolide e mi fiondo in sala, cercando disperatamente Jennifer. È appena arrivata, sta passando da invitato ad invitato dicendogli grazie. Sa essere così dolce quando ci si mette. Alza lo sguardo e vaga per la sala, poi mi inchioda e le sue labbra si stringono in una fessura, sono nei guai. Mima un " Tu. Bagno. Ora."
Eseguo i suoi ordini e cerco il bagno, posto appena più in là della sala.
La porta si apre e si chiude di scatto, è una furia.
"Che cazzo fai Charlotte? È un fottuto stronzo! Dio mio, sei una stupida se pensi possa essere quello che vuoi tu! Un ragazzo perfetto, un marito dolce.", esala tutto di un fiato.
"Rilassati." apro la porta di un bagno, tiro giù la tavoletta del wc e la indico. Lei si butta come un sacco di patate, massaggiandosi le tempie.
"Uno: non credo siamo prossimi a stare insieme. Due: abbiamo solo parlato. Tre: mi ha dato un strappo fin qui. Dicevi a me che ero quella contadinotta ed ora esci con queste sceneggiate? Goditi il tuo momento Jennifer.", ribatto io.
"Lo so, ho esagerato. Ma è perché ti voglio troppo bene, so che quel pervertito è un coglione."
Scuoto la testa, rassegnata.
"Andiamo a divertirci, e smettila di creare problemi."
Incontra la sua figura sullo specchio e rimane scioccata.
"Non sembro nemmeno io..."
"L'aria da sposa ti dona!"
Lei sospira ed alza gli occhi al cielo. Tutti gli invitati hanno preso posto, anche Mason. È seduto proprio di fronte me. Potrebbe andare meglio? Ne dubito.
La prima portata viene servita e con grande piacere, mia madre (anche se non amante della carne) mangia tutto.
Più tardi, prima della seconda portata, Richard, dal tavolo degli sposi, ci richiama con un tintinnio del bicchiere.
"Inizio con il dire grazie a tutti voi, per il vostro sostegno e tutto l'amore che ci dimostrate."
Mason mi sta guardando, sento il suo sguardo bruciarmi nelle guancie.
"Io e mia moglie dovremmo annuciarvi una splendida cosa, aspettiamo un bambino!"
Il silenzio si impadrona nella sala, Luke, il padre di Jennifer, finisce strozzato dal vitello.
"Aiuto, aiuto! Un'ambulanza!", urla la sposa.
Ormai il povero Luke è per terra, con la carne di traverso, sua moglie tenta di fargli sputare la carne, ma niente da fare. Una sedia cade per terra; Mason sta andando da lui. Afferra il corpo per le spalle e lo fa stare in piedi, circonda le braccia all'altezza del suo stomaco e stringe la presa, più volte. Un generoso pezzo di carne bagnato va a finire in faccia a Jennifer, che urla per lo spavento. Questo giorno lo ricorderemo per sempre. La mia migliore amica scappa e va a finire nel bagno delle donne. Mi scuso con le persone del mio tavolo, e volo verso la toilette.
"Oddio, no non piangere."
Jennifer è seduta nel wc di prima, con un fazzoletto per asciugarsi le sue lacrime amare.
"Oh perché l'ha fatto Richard? Non poteva stare zitto? Ma che coglione!", strilla Jennifer.
"Andiamo ad affrontare tuo padre, alzati."
Lei ha dei ripensamenti, alla fine la convinco ed usciamo dal bagno.
Superiamo dei camerieri, ed in un lampo siamo accanto a suo padre.
"Scusa papà, dovevo dirtelo, mi spiace.", sussurra Jennifer. Sua madre le accarezza la schiena e le sorride.
" Tranquilla tesoro, siamo felici per voi. È stata solo una notizia travolgente, tutto qui.", dice lei.
Suo padre è seduto, tossisce ancora un po' e beve acqua.
"Non ti devi preoccupare Jennifer, saprai crescerlo." dice infine Luke.
Si abbracciano un po' goffamente, ed io tiro un sospiro di sollievo, menomale che hanno posato le armi.È stato un matrimonio davvero sorprendente, la rivelazione della gravidanza, Mason cugino di Richard, suo padre che- quasi- muore strozzato. A tarda notte tutti tornano a casa, lasciando gli sposi che alloggiano in una suite dell'albergo in cui si è tenuto il ricevimento.
Mason esce affianco a me, portandosi una sigaretta alle labbra.
"Ti accompagno io?" chiede. Ridacchio, "Non abito così vicino, vado con i miei. Ciao Mason.."
Sembra un'addio. Lui si avvicina e deposita un bacio vicino all'orecchio, scossa. Dannata scossa.
"Mmmh, il tuo odore è molto buono. Ciao Charlotte."
Per poco non cado dalle scale, presa ancora dalle sue labbra sul mio collo. Avevo promesso di stargli lontano...
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Un dolce imprevisto
ChickLitIn una cittadina del Texas vive una semplice ragazza; Charlotte, dai grandi occhi verdi e i capelli scuri. Ama studiare, arricchire le proprie conoscenze ed ha una migliore amica; Jennifer. Tutto il suo essere si stravolgerà con l'arrivo di Mason. ...