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In vista delle vacanze estive,a scuola stavano organizzando il ballo di fine anno,dove si sarebbero eletti la reginetta della serata.
Per quanto mi annoiasse,e mi disinteressasse la cosa,come ogni anno del resto,quest'anno c'era Allison.
Allison,non era Norah,ed era da giorni che mi stressava con sto benedetto ballo.
Era l'ora di mensa,e mentre addentavo la mia mela,e Liam mangiava il suo panino,lei ci descriveva che abito aveva in mente per la serata.
"tu cosa indosserai?"mi chiede.
Io sbuffai e roteai gli occhi.
Sapeva benissimo come la pensavo e che non sarei andata,eppure non si dava per vinta.
"non vengo."riposi per l'ennesima volta.
"come no?!dai perfavore vieni con me!"mi scosse pregandomi.
Io guardai Liam chiedendogli aiuto con lo sguardo.
"è inutile che insisti,io e Norah ogni anno ci proviamo,ma lei rifiuta sempre categoricamente.
Ci sarò io se vuoi."si propose poi.
"sicuramente ci sarai."disse come se lui fosse obbligato ad esserci.
Poi però si voltò verso di me.
"io però non sono Norah,e tu a quel ballo verrai."disse decisa.
"non ci sperare proprio."dissi alzandomi per buttare le cartacce.
Le regole del ballo,dicono che per ogni ragazza che vuole candidarsi,deve essere accompagnata  da un ragazzo.
Per questo molti ragazzi,hanno invitato le ragazze.
Liam a quanto pare,lo aveva volontariamente fatto ad Allison,ma lei non se n'era accorta,perché troppo presa da me.
Finisce l'ora di mensa,e ci dirigiamo tutti nelle proprie classi.
E l'ora di arte,è dato che ormai sono gli ultimi giorni,la professoressa ci ha portati nei laboratori a dipingere una tela a piacere,in base al nostro umore.
Mentre mescolavo il bianco e il blu,per avere un celeste glaciale,Daisy,ci mise affianco a me,a montare la sua tela.
"sei stata invitata al ballo?"mi chiese mentre armeggiava la tela.
"non ci vengo al ballo."dissi senza togliere l'attenzione dal mio colore.
"a me ha invitato Vincent del 4F"mi disse sorridente.
"ti candidi come reginetta?"le chiesi,e lei annuì.
"sono contenta che non vieni,sai?ti avrei temuta nella concorrenza."disse.
Sembra più un offesa,ma in realtà era un complimento.
Mi aveva già detto in passato che lei mi ammirava come persona,e mi invidiava,quindi gli rivolsi un sorriso.
"anche se verrei,non parteciperei come reginetta."dissi iniziando a mettere il colore sulla tela.
"eppure secondo me,avresti molte probabilità di vittoria."disse decisa,iniziando a prendere i colori da utilizzare.
"chi mi voterebbe?non ho la reputazione da brava persona in questa scuola.Non dopo la rottura con Tyler."dissi.
"pensi che qua vincono le brave persone?"gli scappó una finta risata.
"e poi,il fatto che nessun ragazzo o ragazza ti si avvicini non vuol dire che nessun ragazzo ti vorrebbe, o che nessuna ragazza ti ammira.Anzi.Sono molti i ragazzi,che non ci provano con te,solo per paura,a causa delle voci che girano."disse iniziando a dipingere.
Io la guardai per un momento.
Era vero?
Non lo sapevo,e non avrei mai potuto saperlo,perché il mio atteggiamento nei confronti del mondo,non sarebbe mai cambiato.
"in ogni caso,Daisy,buona fortuna."le dissi.
Lei mi sorrise,e per il resto dell'ora non parlammo più.
Finita anche l'ultima lezione,mi tolsi la maglia lunga,e rimasi in top,perché faceva troppo caldo,e sarei morta a camminare sotto il sole.
Mi sistemai le ultime cose nello zaino,fino a quando Daisy,prima di andarsene,non mi parlò di nuovo.
"ho sentito Vittoria,lamentarsi perché Dylan non l'ha invitata ancora al ballo."mi disse.
Io sorrisi amara "è probabilmente non lo farà."aggiunsi.
Era da un po' che non avevo a che fare con Dylan Wilson,e le sue frecciatine sembrano essersi placate.
Ma non cambiava il fatto che lui,quella ragazza non la voleva,come non ha mai voluto Daisy,e tutte le altre.
Mentre camminavo per tornare a casa,mi arriva una telefonata da Allison.
Roteai gli occhi,non la smetteva proprio di ossessionarmi.
"vieni pomeriggio con me,in un negozio a provare vestiti per il ballo?"mi chiede.
Ma quella che fingeva essere una domanda,in realtà era un obbligo.
Mi rassegnai e accettai.
Tornata a casa,mangiai,mi feci una doccia,e indossai una camicetta color verde pastello,che lasciai aperta,con sotto una fascia nera a coprire giusto il seno.
Sotto,indossai dei jeans strappati neri.
Mi feci una treccia,e mi truccai con un po' di eye-liner e mascara,e un rossetto matt marroncino.
Poi Allison mi chiama di nuovo.
"sono giù."mi dice.
Prendo la borsetta velocemente,chiudo la porta di casa a chiave,ed esco.
Quando sono fuori,la trovo appoggiata a una macchina,la macchina del fratello.
"è un posto irraggiungibile a piedi.ci porta lui."dice facendo spallucce.
"non potevi dirmelo?"dissi guardandola severa.
"no,perché se no,non saresti venuta."dice lei,furba,aprendo la portiera ed entrando in auto.
Mi costa accontentarla,almeno per oggi.
Non lo saluto,e nemmeno lo guardo,eppure il suo sguardo me lo sento bruciare addosso.
Quando siamo praticamente arrivare,e lui sta parcheggiando per farci scendere dice alla sorella un semplice "chiamami quando finisci."
La sorella annuisce,e una volta che lui ha fermato l'auto,apre la portiera per scendere.
Mi prendo la borsetta,e faccio lo stesso movimento suo,solo che prima di scendere,mi scappa lo sguardo in direzione del fratello,che stava lì ha guardarmi,e che ho beccato,guardarmi.
Era da tanto che non incrociavo il suo sguardo.
Me lo sentivo bruciare addosso sempre,ogni volta che sapevo ci trovassimo nello stesso posto,sentivo il suo sguardo addosso,ma non l'ho mai guardato,non più.
Entriamo in questo posto,pieno di abiti da cerimonie,e sopratutto abiti per balli di fine anno.
C'erano ragazze,provenienti da tutte le scuola,che erano lì a provare gli abiti.
Allison aveva già preso appuntamento,e una delle tante ragazze che lavora lì,ci ha prese e portate in un posto isolato,dove saremmo state solo noi e gli abiti.
"quando avete scelte,potete venire di là con gli abiti."disse la ragazza,lasciandoci con un sorriso.
"perché ha parlato al plurale?"dico io alla mia amica,una volta che la ragazza,è andata via.
"perché ho prenotato anche per te."disse lei facendo spallucce.
"Allison io non vengo a questo maledetto ballo,come devo dirtelo?!"sbottò irritata.
Lei rotea gli occhi.
"l'ho capito,ma non succede niente se ti provi dei vestiti con me!"dice sorridendomi soddisfatta.
Ha qualcosa in mente,e qualsiasi cosa sia,non mi farà cambiare idea riguardo al ballo.
Proviamo vari vestiti.
Il primo che Allison prova è giallo,di seta,e da principessa.
Quando entra nella stanza,fa anche una giravolta facendo ondeggiare la gonna.
"sembri una campagnola."commento io.
"ma è un vestito da principessa."dice lei delusa.
"esiste di meglio."faccio spallucce io.
Il primo abito che provo io invece,è viola,di seta,stretto in vita,per poi allargarsi dal bacino in giù.
Sopra è a barca,e presenza un tulle,coi brillantini,sempre viola.
"bellissimo!"dice Allison entusiasta,sbattendo le mani.
Io mi guardo allo specchio,e arriccio il naso.
"non mi piace."dico fredda,poi torno immediatamente in camerino per il prossimo abito.
Proviamo altri vestiti,e alla fine Allison scelse un vestito principesco,ma non troppo ampio,rosa barbie,tutto pieno di glitter,e a barca sopra.
S'intronava molto con i suoi capelli biondi,e sembrava davvero una barbie così.
Prese anche dei sandali rosa con tacco 12.
Quando uscii io dal camerino,con quello che avevo capito orami essere il mio ultimo abito,dato che Allison aveva scelto,e a me non interessava scegliere.
In quel momento avevo appena finto di mettere un vestito di un celeste ghiacciato,pieno di glitter,sembrava tipo carta da zucchero.
Aveva una scollatura profonda sulla schiena,e il corpetto molto ricamato.
Emanava molta luce,nonostante il colore glaciale,un po' come me.
Non mi ero nemmeno guardata allo specchio,perché non m'interessava.
Ero più impegnata a vedere Allison scegliere quei sandali alti.
"ma sei pazza?"le dico.
Lei si volta a guardarmi,e rimane scioccata,spalanca addirittura la bocca.
"sei bellissima."dice,lasciando cadere il sandalo nello scatolone,insieme al vestito che va da a scelto.
"devi prenderlo!!"urla entusiasta.
"per cosa?non vengo al ballo,Allison."ripeto.
Lei mi guarda storto.
"ottima scelta,Balck.colore perfetto,si abbina  molto alla tua personalità."dice una voce,fin troppo familiare alle nostre spalle.
Mi basta spostare lo sguardo sullo specchio da me,alla figura dietro,per guardarlo.
Aveva le mani in tasca,ed era poggiato allo stipide della porta,mentre mi guardava da capo a piedi.
"non ti ho chiamato!"l'aggredisce la sorella.
"sono passate 3ore,e comunque devo scegliere anche io il mio vestito per il ballo."dice lui,senza togliere gli occhi di dosso da me.
"l'hai invitata finalmente!erano giorni che si lagnava!!"dice Allison avvicinandosi al reparto delle scarpe.
"non l'ho invitata."disse Dylan.
La sorella di bloccó con un tacco di cristallo in mano,e si voltò verso il fratello sconcertata.
Lui fece spallucce,e si avvicinò al camerino vicino a me.
"provo degli abiti,farò veloce,poi vi riporto a casa."avvertì la sorella,che annuì senza peró prestare davvero attenzione.
Una volta che il fratello sparì dentro il camerino,Allison,mi si avvicinò con le scarpette di cristallo.
Io scossi la testa.
"Allison non mi servono.E non mi serve nemmeno questo vestito!Sono venuta qui solo per te,sono giorni che ti ripeto che non verrò,e sono anni che lo ripeto al mondo.Quindi metterò l'anima in pace.Non verrò a questo stupido ballo!!"ripeto per l'ennesima volta irritata,per poi chiudermi infastidita nel camerino vicino quello di Dylan.
Mi tolsi il vestito,che richiusi nella custodia,e mi rimisi i miei vestiti.
Avevo il corpo cosparso di brillantini di tutti i colori dei vestiti che avevo provato.
Quando uscì dal camerino,trovai entrambi i fratelli,alla cassa a pagare,con gli scatoloni con vestiti e scarpe in mano.
Allison mi sorrise quando mi vide.
Nonostante gli avessi appena urlato contro,che non sarei andata a quel stupido ballo che lei tanto desiderava,non mi sembrava affatto ne scoraggiata,né arrabbiata,né delusa.
Mi prese sottobraccio,e mi tiró alla macchina del fratello,che ci raggiunse anche lui,per mettere le cose nel portabagagli,e poi partire verso casa mia.
Di nuovo per tutto il tragitto,non feci altro che guardare fuori dal finestrino alla mia destra,evitando a tutti i costi di guardare nella direzione di Dylan.
Arrivammo poi sotto casa mia,dissi solo un semplice "ciao,Allison",prima di scendere,questa volta facendo attenzione a non far scappare lo sguardo nella sua direzione.
Apro il portone,e apro anche la porta di casa.
Trovo mia sorella sul divano a sgranocchiare patatine mentre guarda una Stranger Things,e mia madre ai fornelli.
Accenno un sorriso come saluto ad entrambe,e mi chiudo in camera a sistemare un po' di cose che avevo lasciato in disordine.
Dopo aver cenato,e aver aiutato mia madre con le pulizie.
Prendo un libro e vado in soggiorno,a sedere sul divano che mia sorella aveva abbandonato per andare a dormire.
Anche mia madre era andata a riposarsi,e avrei dovuto farlo anche io,dato che anche domani sarei dovuta andare a scuola.
Mancavano 3 giorni alla fine della scuola.
3 giorni a quel fastidioso ballo.

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