12.

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"Che cosa significa Dylan?!"chiese sempre più sclerata la sorella.
"significa che io e lei non stiamo insieme.Certo abbiamo avuto qualche rapporto intimo...ma è stata lei a venire da me.Ed è lei che continua a cercarmi!"spiegó lui.
Io feci uscire una risata che sentii solo io,e iniziai a scuotere la testa,mentre continuavo a pulire la cucina.
"qualche rapporto intimo.."ripete sua sorella in modo così calmo,che mi fece paura.
"Dylan la tu non stai con quella Daisy,Dylan?!"chiese la sorella,cercando di mantenere la calma.
"Io non ho una ragazza,e comunque faccio quello che voglio."ripete la frase che aveva detto a me mesi prima al parco.
"Norah è semplicemente sessualmente attratta da me.Lo è dal primo giorno che mi ha visto,quando è venuta la prima volta a casa e mi ha visto."rise e scosse la testa.
"vuole stare con me,ma io non voglio stare con nessuna.E gliel'ho detto più volte."aggiunse.
"Non ho colpe"disse alzando le mani,vedendo che nessuno parlava.
"Certo Dylan,tu fai sempre quello che vuoi,e non ti prendi mai la responsabilità se sbagli."disse la sorella delusa,allontanandosi dal fratello.
"Lo sapeva fin dall'inizio che non provavo niente per lei e non mi sarei messo con lei."cercó di giustificarsi.
Prima che qualcun'altro potesse rispondere,la porta d'ingresso si aprì.
Entró mia madre,con le busta della spesa,e si bloccò di scatto quando vide Dylan.
Guardò me,Dylan, e poi Allison.
"Vic,chi è il tuo amico?"chiese mia madre ancora con le buste in mano.
"È mio fratello"rispose Allison.
"Non è mio amico,e non è stato invitato ad entrare."dissi io.
Mia madre mi guardò storto.
Sapeva benissimo il tipo di carattere che avevo,ed era abituata alle mie dure parole.
Ma nonostante ciò,continuava sempre a rimproverarmi,e a cercare di rendermi,la ragazza dolce e solare di un tempo.
Mia madre posó le buste sul tavolo della cucina,e Dylan si avvicinó a lei.
"piacere Dylan Wilson."disse porgendole una mano.
mia madre la strinse,e lo guardó attentamente.
"Josy,piacere."disse poi.
L'aiutai con Allison a mettere a posto la spesa.
Dylan nel mentre,stava appoggiato allo schienale del divano a guardarci.
"rimanete a mangiare da noi?prepareró dei buonissimi panzerotti,Vic può garantirvi che sono buoni.E poi mia figlia Clary non sarà qui a cena,siamo solo io e Victoria,e ci farebbe molto piacere avere compagnia."disse mia madre tutta sorridente.
Allison e Dylan si guardarono,poi entrambi guardarono me.
"Non penso che sua figlia sarà poi cosi contenta di cenare con me."rispose Dylan,mettendosi braccia conserte.
Mia madre mi lanció un'altro sguardo assassino,e prima che potessi confermare che non gradivo la sua presenza,lei disse "rimani per me allora,Dylan."
Lui sogghignò e mi guardó "va bene"disse poi alzando le sopracciglia.
Sbuffai,e andai in camera.
Allison mi seguì.
"mi dispiace.."disse.
Io roteai gli occhi "non è colpa tua se tuo fratello è un coglione!"dissi io sedendomi e poggiandomi un cuscino sulle gambe.
"e non è neanche colpa tua se mia madre rompe la minchia!"dissi ancora più irritata.
"penso che lo stia facendo apposta."dissi poi.
"intendi far rimanere me e mio fratello?"chiede Allison non capendo.
"si"dissi ho esausta.
"Victoria,Allison venite ad aiutarci a preparare i panzerotti!!"urló mia madre dalla cucina.
"aiutarci"sottolineai disgustata guardando Allison.
Lei scosse la testa incredula "non ci credo."
Poi si alzó e si diresse alla cucina.
Io la seguii.

In cucina trovammo mia madre e Dylan,con i grembiuli,intendi a fare l'impasto.
Mia madre ci obbligó a mettere i grembiuli e ad aiutarli.
Ogni volta che ne avevo l'occasione,dato che la cucina era piccola e dovevamo stare vicini,tiravo una gomitata o un calcio a Dylan facendo finta di non averlo visto.
Fino a quando Dylan non si offrì di mettere a posto la farina,e quando si giró mi sbattè contro sporcandomi.
Io mi guardai addosso,e poi guardai mia madre,che era divertita.
Così presi la farina dalle mani di Dylan,e inziai a scuotergliela addosso.
Nel mentre si era creato un nuvolone di farina.
Allison era un po' sporca,ma si era riuscita a rifugiare.
Mia madre invece,che stava mescolando gli ingredienti,divenne tutta bianca come me e Dylan.
Con tutta quella farina ovunque,Dylan che stava cercando di indietreggiare per sfuggire,scivoló,e inciampai anche io,cadendogli addosso.
Mi ritrovai sopra di lui.
Mi alzai sui gomiti e lo guardai.
Aveva tutta la faccia piena di farina.
Sollevò il capo per guardarmi.
Sorrise "sai come farmi felice...questo è la mia posizione preferita.."sussurrò a un centimetro dal mio viso.
Gli diedi una ginocchiata nelle parti intime,e mi alzai.
Mia madre,per fortuna,non era arrabbiata per l'accaduto,era divertita.
Aiutó Dylan ad alzarsi,e mise a riposare l'impasto.
"andate a farvi una doccia."disse mia madre.
"Allison,ti presterà dei vestiti Victoria."disse,poi guardó Dylan.
"tranquilla signora,ho il cambio in auto."disse Dylan sorridendo a mia madre.
"chissà perché.."sussurrai io,ma lui mi sentì.
"quando si tratta di te,bisogna prepararsi a tutto.."disse Dylan ad alta voce,facendomi l'occhiolino.
Scese poi a prendersi il cambio in auto.
Allison entró in doccia per prima,e io andai in camera a preparare i vestiti da fargli mettere e da mettermi.
Mia madre mi raggiunse.
"Victoria..."disse piano,quasi a chiedermi se potesse parlare.
"mamma"risposi.
Lei all'inizio esito,poi parlò "tra te e quel ragazzo,Dylan,c'è qualcosa?"mi chiese ansiosa,rigirandosi le mani.
Fui sorpresa dalla domanda.
Pensavo fosse chiara la risposta.
"In effetti si mamma."risposi io chiudendo l'armadio.
Poi la guardai negli occhi.
"solo tanto odio."risposi poi.
Lei roteò gli occhi e scosse la testa.
Non disse più nulla e tornó in cucina.
Aveva capito.
Andai in bagno a portare ad Allison i vestiti da mettere,e quando uscii,mi trovai davanti Dylan.

cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora