14.

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Urlava insulti e piangeva disperata.
Io spalancai la bocca divertita e guardai Allison che era altrettanto sbalordita.
Tyler fermó Daisy bloccandole le braccia e allontanandola.
"te la farò pagare Norah Martin!!"urló Daisy a Norah che aveva appena varcato il cancello.
"..Fosse l'ultima cosa che faccio!"aggiunse.
Norah e Dylan incrociarono gli sguardi in quel momento,ma Dylan le diede subito le spalle.
Poi Norah guardo me.
Gli passai davanti guardandola da capo a piedi schifata,e poi a testa alta
entrai nella scuola.

Trattare Norah come se non esistesse più,era una cosa che mi veniva facilissima.
Il menefreghismo è sempre stato il mio punto forte.
Nell'ora di mensa,mentre io Liam e Allison,eravamo seduti a parlare e mangiare,qualcuno si sedette con noi.
Daisy.
Mi rubó una mela dal vassoio,e la morse,mentre guardava Dylan storto.
Poi mi guardó.
"Chi ti ha detto che potevi mangiare la mia mela?"chiesi io aspra.
"Tu non le mangi le mele,Black."mi disse lei.
Diede un'altro morso alla mela.
"ti osservo sempre,e tu la mela non la tocchi mai."aggiunse.
"Sei ossessionata da me Daisy?"le chiesi divertita.
"Sai all'inizio pensavo che Dylan,guardasse sempre questo tavolo per te."disse girandosi la mela tra le mani.
"Per questo ti guardavo.Ti analizzavo,per cercare di capire cosa avessi tu che io non ho."disse poi guardando me.
"Sei una donna forte,Victoria.Non mostri le tue emozioni,non ti apri con nessuno,non ti fidi di nessuno.E non ti lasci prendere in giro,come faccio io."disse l'ultima frase con le lacrime a gli occhi.
"Sai tenere testa al peggiore degli stronzi."disse poi asciugandosi le lacrime con le dita.
"Saresti stata la sostituta perfetta per me.Perché sei meglio di me."disse poi mordendo la mela.
All'improvviso Daisy era passata dal piangere ad essere arrabbiata.
"La cosa peggiore è scoprire che non guardava te.Ma Norah."disse poi secca.
"Norah Martin.Cosa ha Norah Martin meglio di me?!"mi urló.
"Daisy,tu non dovresti pensare che esistano persone migliori di te."dissi io.
"Non sei tu il problema Daisy,ma loro."aggiunsi secca.
Lei mi guardó negli occhi.
"Lui è il tipo di ragazzo che non è abituato ad avere relazioni stabili. Figurati stare con UNA persona.Non sei sbagliata tu,è sbagliato lui."
Daisy mi accennó un sorriso e guardó la mela.
"Lei ha sbagliato ad andare con un ragazzo fidanzato.Sapeva fosse fidanzato e sapeva a cosa andava incontro.Ora Dylan le volta le spalle.È questo che si merita."dissi acida.
Lei mi guardó "non hai la minima idea di cosa le aspetta"sussurrò.
Sbatte la mela mezza morsa sul tavolo e andò via.
Guardai Allison e Liam che erano senza parole,e scossi la testa,stanca di questa storia.

Mentre tornavamo a casa a piedi ,io Liam e Allison,parlammo del fatto che domani era il mio compleanno.
"Quindi domani saremo solo noi?"chiede Allison,e io annuii.
"Noi,il mio divano,la pizza e serie tv."aggiunsi.
Arrivata a casa,mamma iniziò a stressarmi con il fatto del compleanno.
Voleva per forza fare una festa chissà come e invitare chissà chi.
"Vic!Papá è morto da anni,e sicuramente vorrebbe che festeggiassi!"urló mia madre arrabbiata.
Era da quando mio padre era morto che non festeggiavo.
"Io non voglio festeggiare."dissi a denti stretti,poi sbatto la porta e mi chiudo in camera.
Era assurdo che ogni anno succedeva la stessa cosa.
Non poteva costringermi a festeggiare,e se continuava così,non avrei "festeggiato" neanche con Liam e Allison.
Clary ,entró in camera e mi lanció una busta sul letto in modo brusco.
"Portala ai Wilson."disse uscendo dalla camera.
Sbuffai,presi la busta e uscii arrabbiata.

Arrivata sotto il portone,suonai il campanello in continuazione finché non aprirono.
Mi aprì Dylan seccato "Lo sapevo che eri tu."disse roteando gli occhi.
Io gli feci un falso sorriso,ed entrai senza aspettare un invito.
"Ho portato i vestiti che avete lasciato ieri.Mamma li ha lavati."dissi gettando la busta sul divano.
Lui mi guardava,a braccia conserte.
"Allison?"gli chiedi.
"nella doccia."rispose lui.
"puoi aspettarla,accomodati."aggiunse indicando il divano.
Scossi la testa.
"Gli lascio un messaggio e l'aspetto al bar."dissi avvicinandomi alla porta,lui mi blocco l'uscita con un braccio.
"Non costringermi a morderti."lo minacciai.
Lui si piazzó davanti a me e si morse un labbro guardandomi.
"Ho saputo che domani è il tuo compleanno..."disse.
Io mi misi una mano sulla fronte e lo guardai.
"Non m'inviti?"aggiunse.
Io risi.
"Mh,fammici pensare...Mh,No."dissi poi.
Rifeci per uscire ma mi bloccó stringendomi a lui.
Avvicinó il suo viso al mio,tanto che di nuovo i nostri nasi si toccarono.
Sentivo il suo odore.
"Dylan Wilson..."sussurrai a un centimetro dalle sue labbra.
Lo guardai negli occhi,e anche lui fece lo stesso.
"..Non riuscirai mai a scoparmi."sussurrai.
Doveva sapere che questo gioco,che stava facendo,non avrebbe funzionato con me.
Non sarei mai stata una sua vittima.
Io non sono né Norah e nè Daisy,era meglio che se ne rendesse conto.
Lui sorrise."Vedremo,Victoria Black."disse.
"Dylan,chi era?"urló Allison dal bagno.
"Victoria.È qui ad aspettarti."disse lui.
Mi lasció andare,e quando mi riguardò,gli mimai "vedremo"in tonto di sfida.
E Lui sempre sorridendo con quella faccia da schiaffi,convito di sè,si sedette sul divano.

Io e Allison,uscimmo a fare shopping.Shopping che sarebbe dovuto consistere in entrare in negozi,e provare robe,che comunque non avremmo comprato.Allison però compró tutto,e mi costrinse a prendere un vestito verde pastello,lungo con lo spacco.
Aveva detto che se non lo compravo io,me l'avrebbe comprato lei.
Con tutte quelle buste,tornare a piedi era impossibile.Così chiamò il fratello.
E dopo varie storie,perché non volevo entrare in macchina,Allison finalmente riuscì a convincermi,a patto che domani a scuola non si mettesse a urlare a tutti che era il mio compleanno.
Mi lasciarono a casa,e ringraziai Allison per il passaggio.Non degnai Dylan nemmeno di uno sguardo,ma ero sicura avesse la solita faccia da schiaffi di sempre.

La giornata del mio compleanno iniziò con mia madre,che mise una candelina sul cornetto,e si mise a cantare 'tanti auguri',alla 7 di mattina mentre dormivo.
Poi mi chiedono pure perché odio il mio compleanno.
Arrivata a scuola,in ritardo,per colpa di mia madre,Allison mi saltó addosso facendomi gli auguri.
Liam fu più professionale,e si limitò ad un normale abbraccio.
Quando entrammo nella scuola,un ragazzo,che non conosco,mi fece gli auguri.
Lo ringraziai,e rimasi un po' perplessa.
Non ho mai festeggiato il mio compleanno con nessuno.Nessuno a parte i miei 3 amici sapeva quand'era il mio compleanno.
Un'altra ragazza che non conoscevo,si fermó a farmi gli auguri.
Guardai Allison "non c'entro nulla"disse facendo spallucce.
Cominciamo malissimo.

cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora