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Erano le 2 del mattino, domani era domenica quindi potevamo evitare di dormire.
Non sentivamo più urlare o il suono dei loro stupidi giochi,così uscimmo dalla camera.
Andammo in soggiorno, e c'erano Dylan e Tyler sdraiati sui divani in modo molto scomodo ma sicuramente molto più comodo di Alex che stava sul bordo del divano a bocca aperta.
Christian e Daniel invece erano per terra.
C'era cibo ovunque ed eravamo al buio, dovevamo stare attente.
Allison si avvicinò al frigo e prese una bottiglietta di panna, me la lanciò e la presi al volo.
"divertiti" mi disse quasi come un sussurro.
Poi si avvicinò ad uno scaffale della cucina e prese due bottiglie di salsa.
Si avvicino a Christian e Daniel e gliela svuotò addosso.
Rimasi a bocca aperta poi strinsi la bottiglietta alla panna feci un ghigno e mi avvicinai a Tyler.
"questo è per tutto quello che mi hai fatto passare tesoro" dissi alzandogli il colletto della maglia è a riempirlo di panna.
Poi gliela misi nei capelli, vicino le orecchie e sulle mani in modo che se domani cercherà di toglierla farà di peggio.
Poi notai Dylan.
Mi avvicinai a lui, gli sorrisi e dissi "così impari a stare al tuo posto." gli apriì la cerniera dei pantaloni e gli spruzzai lì la panna.
Poi iniziai a scorpargere la sua faccia.
Si mosse,fece un mormorio e per un istante ebbi seriamente paura che si svegliasse e mi trovasse sulla scena del crimine.
Guardai Allison che stava svuotando la salsa sulla faccia di Tyler.
Risi a quella scena e poi mi rivolta verso Dylan.
Aveva la bocca socchiusa adesso.
Mi venne un idea.
Spruzzai la panna sullo spazio della bocca e poi per tutto il mento.
"magari così stai zitto" gli dissi alzandomi.
Allison si avvicino a Dylan e gli fini la bottiglia di salsa addosso.
Poi rimise la bottiglietta di panna nel frigo e butto le bottiglie di salsa e tornammo in camera.

Il mattino dopo verso le 09 e 30 sentimmo un fracasso provenire dal soggiorno e ci svegliammo.
Allison mi guardò e si rotolo nel letto.
Poi qualcuno sfondò la porta e io di scatto mi buttai nel letto e chiusi gli occhi.
"che cazzo avete fatto, vi avevo detto di non uscire dalla stanza e voi ci cospargete di panna e salsa?!" urlò Dylan ancora sporco di panna e salsa.
Allison mormorò un "non esiste più bussare"io mi alzai lo guardai e scoppiai a ridere.
"che cazzo ti ridi, cosa non capite della frase 'non uscite dalla stanza'!" urlò incazzato.
"tu cosa non capisci della frase 'non seguo i tuoi ordini'?" gli risposi in tono di sfida.
"vi siete divertite vero a cospargerci di panna e salsa mentre dormivamo e non potevamo difenderci?" disse lui maligno.
"oh Wilson, fidati sarebbe stato più divertente se fossi stato sveglio e avessi visto le nostre bellissime faccine cospargerti di panna e salsa,ma io credo che se tu fossi stato sveglio ti avrei tirato la bottiglietta di panna dritta in testa, e noi non vogliamo finire in carcere vero Alison?"risposi io ironica,guardando poi Allison.
Allison in risposta rise.
Lui se ne andò incazzato sbattendo la porta.

Il mattino dopo a scuola Dylan e i suoi amici ci guardavano tutti storto.
Abbiamo raccontato l'accaduto a Liam e Norah che sono scoppiati a ridere e ci hanno fatto i complimenti.
"la prossima volta prendi in considerazione il tirargli la bottiglietta in testa!" disse Liam alla fine.
"è il mio desiderio più grande"risposi.
Dopo la mensa avevo chimica e dovevo scendere in laboratorio.
Ero andata in bagno, e feci ritardo.
Il mio posto vicino a Norah era occupato,come temevo.
"signorina Black!" sussultò la professoressa vedendomi entrare.
"scusi prof un imprevisto" dissi tagliando corto.
"l'importante è che ora sei qui. Vai a sederti all'ultimo banco, ci sta un posto libero" annuii e mi avviai verso l'ultimo banco.
L'ultimo banco era occupato niente meno che dalla tipa che stava scopando nella mensa con Dylan.
Cosa devo sopportare.
Mi sedetti e feci come sempre i fatti miei ignorando chi mi stava accanto.
Il problema è che lei non fece lo stesso.
"si dice in giro che sabato sera tu e la sorella di Dylan Wilson avete cosparso lui e i suoi amici di panna e salsa nel sonno" mi disse,e non ricevette risposta da me.
"ti sembra giusto attaccare qualcuno quando non può difendersi?!"continuó alzando la voce in modo arrogante.
"la vedi questa penna? Se non stai zitta te la infilo in bocca!" gli dissi seccata.
Non parlò più fino alla fine della lezione.
Suonata la campanella mi alzai per uscire ma lei mi bloccò il polso facendomi retrocedere.
"hai osato avvicinarti a Dylan una volta,provaci di nuovo e non finirà bene."mi minacciò.
La cosa mi divertì così tanto che scoppiai a ridere.
"credimi stare lontana da lui è un obbiettivo che mi pongo dalla prima volta che l'ho incontrato. Se stesse lontano da me mi farebbe veramente un piacere, quindi invece di minacciare me, parla con lui tesoro." scostai la sua mano dal mio polso e usciì dall'aula.

cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora