46.

39 2 2
                                    

"non dire cazzate..."sussurrai io.
"perché no?io c'ero quando hai provato il vestito,chi altro poteva esser, Victoria?"disse accennando un sorriso.
"sono sicuro che in realtà lo hai sempre pensato,solo che non volevi ammetterlo o accettarlo non so."disse lui.
"smettila..."risposi io passandomi una mano sugli occhi.
"vai via..."sussurrai.
Lui sospiró,e fece per allontanarsi,ma io me lo tirai dalla camicia,addosso,e lo baciai.
Non so perché lo feci.
Forse era l'alcool che mi portava a fare cose,che da sobria non avrei mai fatto...credo?
Non ero più sicura di sapere ciò che davvero ero pronta a fare,perché stare nelle sue vicinanze,mi rendeva meno sobria del normale a prescindere dell'alcool o no.
La sua mano inizió a salire dal mio fianco,sul mio petto,al mio collo,e la mia pelle bruciava ogni volta che la sua mano ne toccava uno strato.
Mi strinse il collo,mentre avvicinava il suo corpo al mio,e sentii la sue erezione premere contro di me.
Mi morse il labbro,e stacco le sue labbra dalle mie.
"ti pentirai di questa cosa domani."mi sussurrò.
"domani si vedrà"risposi io ansante.
Lui si riavvicinó alle mie labbra,stringendomi il collo più forte,e baciandomi con più passione di prima.
Poi si stacco e si allontanó da me.
Mi passai la lingua sulle labbra mentre lo sguardavo risistemarsi.
"cerca di non nascondere a te stessa ciò che provi."mi disse.
"io non provo niente,Wilson."risposi seccata,buttando la testa all'indietro.
Lui accennó un sorriso,e uscii dalla mia camera.
Sentii poi anche la porta d'ingresso chiudersi,segno che era andato via.
Non ero più sicura di non provare niente.
Qualcosa la provavo,e questo mi terrorizzava.

Il mattino dopo,mi svegliai con un odore di pollo arrosto,che inizió a diffondersi per la casa,la testa che pulsava e lo stomaco che per tutta la notte non mi ha dato pace.
Mi alzai dal letto,ancora tutta stordita,e mi diressi al bagno.
Avevo addosso solo una maglia lunga,mi ero cambiata durante la notte,che non ho passato bene,dato il forte dolore di stomaco.
Il trucco sul mio viso era ricco sbavato,mi sciacquai il viso,per togliere gli ultimi residui,e mi feci una doccia fredda per cercare di ristabilizzarmi.
Andai poi in camera di mia sorella,che stava ancora a dormire,con un seccchio pieno di vomito vicino al letto.
Aveva ancora addosso il vestito del ballo.
Gli accarezzai il viso,e poi tolsi il secchio per metterne uno pulito.
Andai in cucina.
"com'è andata?"mi chiese mia madre una volta essersi accorta della mia presenza.
Come se non lo sapesse...
"bene"dissi facendo spallucce.
"chi ti ha riaccompagnato?non sei tornata con tua sorella."mi disse lei.
"con Allison"risposi io prendendo un biscotto dalla dispensa.
"o con Dylan?"mi disse lei guardandomi.
Presi tutta la ciotola dei biscotti,e me la portai al petto.
"l'ho sentito"aggiunse.
Io feci spallucce e mi portai i biscotti in camera.
Accessi il telefono,e trovai dei messaggi di Allison,che si era alzata abbastanza presto,date le condizioni in cui era ieri sera.
Domani mattina lei e il fratello sarebbero partiti in vacanza dagli zii in Spagna,e mi sta riempiendo di messaggi per raggiungerla stasera che organizzano una festa con gli amici più stretti.
Il fratello...
Non avevo dimenticato ciò che era successo lì al ballo,né cosa era successo a casa mia.
Era stato lui a regalarmi quel vestito,a scrivermi quel biglietto..
E a me importava davvero questa cosa?
Mi era importato così tanto saperlo,da presentarmi al ballo,e poi era stato lui.
Colui che ho odiato fin dal primo momento.
Perché l'aveva fatto?
L'ho sempre trattato male,e la mia opinione su di lui,non sarebbe cambiata di certo a causa di un gesto carino.
Lui restava comunque l'amico del mio ex,un tirarle puttaniere,e non sarebbe di certo cambiata questa cosa.
E io,personalmente,non potevo permettermi di perdere la testa per uno come lui.
I miei pensieri vennero interrotti da mia sorella,che nel frattempo si era fatta la doccia e si era cambiata.
Si distese sul letto a fianco a me,e mi rubó un biscotto.
"hai scoperto chi ti ha mandato il vestito?"mi chiese con la bocca piena.
Io annuì "Dylan Wilson."risposi io seria.
Lei scoppió a ridere e il biscotto gli andó di traverso,così inizió a tossire.
"così impari a prendermi in giro!"risposi io divertita tirandogli un cuscino.

cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora