22.

77 3 0
                                    


Il mattino dopo,purtroppo la sveglia suonó.
Mi alzai,più assonata e stanca del solito,nonostante avessi dormito tranquilla tutta la notte;sarà la stanchezza dei giorni prima.
Con poca voglia di vivere,mi sciacquo la faccia,mangio due biscotti e bevo un caffè,lavo i denti e mi vesto.
Faccio una pettinata ai capelli,e sono sinceramente pronta per uscire.
Ho zero voglia di conciarmi.
Mi incammino,con calma,dato che sono molto in anticipo.
Verso metà strada,incontro Allison.
"tuo fratello non ti accompagna oggi?"le chiedo avvicinandomi.
Lei sussulta.
Non mi aspettava ed era palesemente sorpresa.
"sono io che non voglio essere accompagnata da lui."disse secca.
Arrivammo a scuola,dopo un cammino silenzioso.
Era abbastanza arrabbiata e nervosa,ed essendo mattina presto ho voluto non darle troppo fastidio.
Lì ci aspettava qualcosa di peggio.
Dylan era lì,con i suoi amici,come se niente fosse,tranquillo e spensierato.
Vidi Allison arrabbiarsi ancora di più,ma senza fare scenate.
Questa era una cosa che ammiravo di lei;che nonostante tutto riusciva a mantenere la calma,a differenza mia.
Ci avvicinammo a Liam,e lui che capì già che qualcosa non andava,si limitò a dire un semplice "buongiorno".
"non è per niente un buongiorno,Liam."risponde secca Allison.
Lui mi guardò,e io lo fissai.
Dal mio sguardo capì molto,perché si giro subito in direzione di Dylan.
Non fece domande,ed era meglio così.

Iniziarono le lezioni.
Era sempre dura tornare a scuola il lunedì,dopo il weekend.
Arrivata l'ora della mensa,Allison era meno arrabbiata di prima,ma questo non cancellava il rancore che provava dentro di sé.
Guardava il tavolo del fratello con uno sguardo omicida.
Ero sicura,che se gli occhi fossero stati in grado di uccidere,Dylan sarebbe morto all'istante.
Allison però non spiccó una parola per tutta l'ora di mensa.
Io e Liam parlammo tra di noi delle lezioni,cercando di non fare riferimenti al giorno prima,dato che Allison non parlava,ma sentiva,e farla tornare arrabbiata come stamattina, per Liam,non era una buona idea.
Io invece trovo che Allison faccia bene ad assumere questo atteggiamento con il fratello.
Gli uomini sono un po' così;pensano di avere il potere di controllare tutto e tutti,e quindi a volte,bisogna fargli vedere chi comanda.
Dylan è uno di quelli che ha molto bisogno di una lezione,e Allison deve ribellarsi al fratello,prima che lui calpesti lei.
Quando l'ora di mensa finì,avevo lezione al piano di sopra,salutai Allison e Liam,e iniziai a incamminarmi.
Sentì poi qualcuno chiamarmi da lontano.
Mi voltai e vidi Dylan chiamarmi e correre verso di me,così accelerai il passo e mi infilai subito in classe.
Per mia sfortuna,la prof ancora non c'era,così lui entrò.
"Victoria,devo parlarti."disse lui con il fiatone per aver corso.
"no."dissi io secca.
"ti prego.."supplico lui.
"no."non cambiai risposta,nonostante lui mi guardava,fisso,facendo gli occhietti.
Mantenni al contrario lo sguardo,il mio fisso,e indifferente al suo di disperazione.
Stavo per insultarlo,ma entró la professoressa che lo cacció dalla classe.

Finita anche l'ultima ora,per fortuna all'uscita non incontrati Dylan,e questo è meglio per lui,perché questa volta un pugno gliel'avrei tirato.
Non incontrai nemmeno Allison,e questo mi face stare ancora in pensiero.
O è tornata con il fratello o boh.
Non andava per niente bene.
Arrivata a casa,mi distesi sul letto,comoda per finire una relazione di chimica da consegnare per domani.
Mi addormentai,e mi svegliai,dopo 1 oretta e mezza,perché suonarono al campanello.
Mia madre era a lavoro,e mia sorella era uscita,quindi o aprivo io o chiunque fosse poteva pure restare fuori.
Aprii la porta,e trovai Allison con un borsone,e Alaric,che probabilmente l'aveva accompagnata.
"posso restare per un po' da te?"chiese Allison.
"ma certo." le risposi io,facendola entrare.
Anche Alaric entrò.
Feci sistemare Allison in camera mia.
"Puoi stare quando vuoi."le dissi.
Lei mi guardò e mi sorrise.
"grazie"disse come un sussurro.
Non so cos'abbia,ma tutta la rabbia di stamattina è sparita.
Andai da Alaric in soggiorno.
"che cosa ti ha detto?"gli chiesi sperando sapesse qualcosa di utile.
"praticamente nulla.Mi ha solo chiesto di andarla a prendere e portarla da te."mi disse lui.
"non hai notato nulla di strano a casa?"gli chiesi sussurrando.
"l'ho trovata praticamente già sotto ad aspettarmi con il borsone."disse lui facendo spallucce.
"sei inutile."gli dissi,e lo spinsi verso la porta per cacciarlo via.
lui mi fece gne gne ,e uscì da casa mia.
Andai in camera a chiedere ad Allison se aveva fame,e la trovai stesa sul letto,a dormire.
Le chiusi la porta e la lasciai sola,aveva bisogno di riposare e stare tranquilla,si vedeva.
Iniziai a fare le pulizie di casa per far passare il tempo,e anche per non sentire mia madre lamentarsi che non faccio nulla.
Mi arrivó poi una notifica sul telefono,da parte di Alaric.
Era una foto,di Dylan,con la tizia di ieri a casa sua.
Proprio perché io sono diversa da Allison,ho questa dote,di reagire d'impulso.
E quando vidi quella foto,mi salì un senso di rabbia e protezione,nei confronti della mia amica,che senza pensarci due volte,presi le chiavi di casa,e uscì.

Arrivata al bar,trovai subito Dylan.
Vidi Alaric,sgranare gli occhi nel vedermi e sibillarmi un "ma sei impazzita?".
Ma non ci feci caso,e continuai a tenere gli occhi fissi su Dylan,come fessure.
Lui,come se si sentisse i miei occhi bruciargli addosso,si voltò verso di me,e ricambiò lo sguardo.
Era lì in piedi ,con quella tizia,che preferisce alla sorella.
Una di quelle solite ragazze che domani scaricherà.
Iniziai a risentire quella rabbia,quell'impulso,e partii diretta verso di lui.
Lui notando subito cosa stavo per fare,salutó "l'amichetta" con un bacio sulla guancia ,e si diresse verso di me.

cuore di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora