CAPITOLO QUINDICI

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GIULIA

"No. vado da sola, aspettateci davanti l'ascensore del nostro piano e andiamo tutti insieme" - dico per poi andare da Leo

"è permesso?" - dico aprendo leggermente la porta della sua stanza 

"per te sempre" - mi dice Leo 

entro e vado a sedermi vicino al lui sul letto 

"Senti, lo so, lo so che siamo stati dei bastardi e non abbiamo staccato il cercapersone al posto di sentire tutta la conversazione con Carletto però eravamo e siamo preoccupati per te. Non vogliamo che tu muoia. Dannazione Leo, t-tu devi farla la chemio! Sei più forte di quel mostro, sei il re della savana! Nel caso in cui tu dovresti crollare perché, cavolo, è normale avere dei crolli, siamo tutti umani, ci sono io, c'è Asia, ci sono tutti i braccialetti. Ma non puoi arrenderti così re leone! Non puoi arrenderti senza neanche provarci! Lo so che non è la prima volta per te, ma l'altra volta l'hai sconfitto, perché stavolta non dovresti? Perché?! Perché il mondo è una merda e il karma è stronzo? Bene! Impara ad essere più stronzo di lui, tanto la ruota gira per tutti. Arriverà il momento anche per te, ma se non lotti con tutte le tue forze quel momento non arriverà Leo, lo vuoi capire o no? E tu vuoi che arrivi quel momento, vero? Si che lo vuoi! E poi non puoi abbandonare noi braccialetti, non puoi lasciare Asia. Te lo ripeto: lotta con tutte le tue forze e nel caso in cui tu non dovessi farcela da solo ricorda che ci siamo anche noi braccialetti. Che senso avrebbe aver creato questo gruppo se poi non ci siamo nel momento del bisogno? Ora rimettiti sulla sedia a rotelle e vieni con me, senza fare storie. Muoviti dai!" - dico con le lacrime agli occhi 

"vieni qua" - mi dice Leo e così lo abbraccio mentre le lacrime scendono sui nostri visi 

"ti voglio bene principessa" - sussurra 

"anche io re leone" - sussurro 

"andiamo dai" - continuo staccandomi dall'abbraccio e asciugandomi le lacrime 

appena apro la porta della stanza vediamo tutti i braccialetti con le lacrime agli occhi 

"Ma non vi avevo detto di aspettarci all'ascensore? Certo che è un vizio ascoltare le conversazioni!" - dico ridendo leggermente 

subito dopo ci rechiamo agli ascensori e scendiamo nel reparto di oncologia 

"Perché mi state portando qui? Nel posto che odio di più al mondo? Quante volte vi ho detto che vedere queste pareti così squallide mi fa vomitare" - dice Leo appena arriviamo nel reparto 

"più di mille" - dice Vale 

"Leo, te l'ha detto Giulia prima. Siamo qui perché tutti vogliamo che ti curi" - dice Cris 

"allora non avete capito, io non posso fare la chemio, non ce la faccio, mi fa paura venire qui" - dice Leo 

"Re leone che t'ho detto prima?" - dico piegandomi sulle ginocchia, sorridendo leggermente e incrociando il suo sguardo rivolto verso il basso 

"Ogni giorno ognuno di noi verrà con te" - continua Vale 

"si, ti faremo compagnia uno alla volta durante la chemio" - dice Toni 

"davvero farete questo?"- chiede sorridendo 

"e ce lo chiedi pure?" - dico 

"abbiamo già deciso" - dice Vale 

"però prima dobbiamo fare qualcosa per darti coraggio" - dice Toni cacciando dallo zaino la vernice e i pennelli 

dopo che Vale ha disegnato lo schizzo su un foglio, iniziamo a spostare tutti i carrelli e successivamente il vice leader inizia a disegnare sul muro dell'ospedale 

"No no no no no!" - dico vedendo il riccio con le mani tinte di bianco che si avvicinava e così inizio a correre 

"presa!" - dice abbracciandomi da dietro e sporcando tutta la mia felpa 

"bastardo" - dico ridendo per poi colorarmi le mani con la pittura e sporcargli la maglia

"Amore mio!" - continuo verso di Cris con un pennello in mano 

 le coloro la punta del naso e così inizia una "lotta"

alla fine finiamo per colorarci tutti con la pittura, in faccia, sui vestiti, non si capisce niente.

Però è uscito un bel lavoro 

Sei il mio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora