CAPITOLO QUARANTADUE

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GIULIA 

CINQUE GIORNI DOPO

20/07

Oggi mi sono vestita così: 

Mi arriva un messaggio da parte di Davide  che mi dice di andare in ospedale da Lilia così mi dirigo in ospedale

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Mi arriva un messaggio da parte di Davide  che mi dice di andare in ospedale da Lilia così mi dirigo in ospedale

Davide mi ha aspettata all'entrata. Nei corridoi incontriamo Toni. 

Hanno ricoverato il nonno e lui, per non rimanere da solo a casa, dopo che Ulisse ha martellato la Lisandri, è diventato un portantino in ospedale. 

Il braccio destro di Ulisse praticamente 

Dopo aver salutato Lilia raggiungo in compagnia di Toni Leo in camera sua che sta giocando con Rocco, Davide rimane con lei

"Nuovo compagno di stanza?" - chiedo entrando nella camera 

"Che 'n se vede?" - mi risponde il ragazzo nuovo 

"Domani è il compleanno di Davide, fa 19 anni. Festeggiamo?" - chiedo e i tre ragazzi annuiscono 

dopo aver deciso dove fare la festa, sotto lo sguardo del nuovo ragazzo che non capiva niente, alziamo il braccio con il braccialetto e diciamo insieme "WATANKA" 

"Ma che se so fumati questi?" - dice il ragazzo nuovo 

Toni mi dice che va ad avvisare Vale di persona, ma mente dicendo a Leo di mandargli solo un messaggio

"Devo venire con te?" - chiedo e lui nega 

"Ma come vai?" - chiedo nuovamente

"Con uno dei motorini che usano qua in ospedale. Va un po' piano, ma non fa niente" - risponde lui 

"Ma andiamo con la macchina scusa" - dico e così si convince 

A CASA DI VALE 

Appena ci apre dal balcone, perché stava evitando di aprirci dalla porta ci dice in tono acido "si può sapere che volete?"

"Ma da quando hai cominciato a far finta di non esserci quando ci sei?" - chiede Toni 

"O meglio, da quando hai iniziato a fare lo stronzo?" - chiedo io 

"Da quando non voglio più vedere nessuno. Che volete?" - ci risponde 

"Eh, è che domani Davide fa 19 anni e i braccialetti-" - inizia Toni 

"Perché ancora esistono i braccialetti?" - chiede Vale retorico 

"Che te pare che siamo coglioni che smettiamo di parlarci così, all'improvviso?" - dico 

"E poi possiamo festeggiare anche Leo, che stanno per dimetterlo" - dice Toni 

"Sentite, sono contento per Leo, ma io domani non posso venire" - dice Vale 

"Ma che ti succede? Non ti riconosco più" - dice Toni 

"Forse sono cresciuto" - dice Vale 

"E che mi significa? Te pare che noi siamo bambini di tre anni?" - dico 

"Tutti siamo cresciuti, però non vuol dire che siamo diventati degli stronzi" - continua Toni 

"Andatevene per favore" - dice Vale portandoci man mano verso il cancello 

"Ma perché non sei mai andato da Leo in ospedale? Non ti immagini nemmeno quanto sei mancato a me, a Giulia, a Rocco, a tutti noi braccialetti. Ma forse non te ne frega più niente di noi" - dice Toni 

"I braccialetti sono morti. Morti e sepolti" - dice Vale 

"E io che ho lasciato il posto di lavoro, Giulia mi ha accompagnato con la macchina per venire fin qui e sentirti sparare ste cazzate" - dice Toni 

"Andiamo Toni, abbiamo perso solo tempo" - dico avviandomi verso il cancello 

"Menomale che ero il furbo eh, pensa se ero il deficiente" - dice Toni raggiungendomi mentre Vale rimane impalato a guardarci mentre ce ne andiamo 

Tornati all'ospedale prepariamo tutto, chitarra, cibo, di tutto e di più e ci avviamo fuori, verso la mia 500 

carichiamo tutto nel cofano che sta per esplodere, recuperiamo Davide, saliamo in macchina e ci dirigiamo a mare 

Cris ci raggiungerà dopo scuola con il motorino 

"Sei sicuro che gli hai mandato il messaggio?" - chiede Leo a Toni che stava gonfiando un gommone 

"Sicurissimo. Però non mi ha risposto" - dice il furbo 

"Giuro che se neanche stavolta Vale si fa vedere, con me ha chiuso" - risponde Leo 

"La festa inizia male" - dico dopo poco notando Leo e Cris che litigano 

Vale alla fine non si è fatto vedere 

Cris e Leo hanno risolto 

aspettiamo la mezzanotte davanti al falò mentre Leo suona la chitarra 

poco prima della mezzanotte cantiamo tutti Ogni Volta di Vasco 

Toni si è ubriacato 

"Basta bere adesso eh" - dice Leo 

Appena scocca la mezzanotte gli facciamo tutti gli auguri, ci alziamo in piedi abbracciandoci e ricominciamo a cantare Ogni Volta 

"Ti amo" - mi sussurra e io gli lascio un bacio a stampo mentre lui sorride 

"Anche io" - sussurro subito dopo 

Stiamo un'altra mezz'oretta a ballare e divertirci e poi riaccompagno Leo, Toni e Rocco in ospedale e Cris a casa 

"Sono stanco morto" - dice Davide appena arriviamo sotto casa 

"Ci credo! Trai tutti i bagni che te sei fatto, i balli e tutto il resto è normale a bello! Sei pure invecchiato, che pretendi!" - dico ridendo 

"Come ti permetti!" mi dice facendo il finto offeso 

"Tanto sempre bello rimani, non è che cambia la cosa" - dico e lui mi tira in un abbraccio

Ci dirigiamo in camera e ci mettiamo sotto le coperte. 

Passiamo un'altra mezzora tra coccole e parole dolci e poi ci addormentiamo abbracciati




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