CAPITOLO TRENTA

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GIULIA 

"Sono io" - sento una voce provenire da fuori la stanza

non ci credo

"Beh, noi vi lasciamo da soli. Penso che dovete chiarirvi" - dice Leo e così tutti e tre escono dalla stanza 

conoscendoli però staranno spiando tutto dalla finestra o stesso dalla porta

"Ciao bambolina" - dice Davide sorridendo mentre entra in camera 

sto avendo le allucinazioni 

"Allora? Non mi dai un abbraccio?" - continua notando che ero rimasta immobile, avvicinandosi a me

Non me lo faccio ripetere due volte e lo abbraccio, cercando di non farlo male perché è stato pur sempre operato e anche se ha i cerotti la ferita si sta cicatrizzando ancora

"Perché non ci hai detto dell'operazione?" - gli chiedo 

"Perché poi mi avreste guardato con occhi diversi. E poi avete già tanti problemi. Non volevo essere un ulteriore peso" - mi dice 

"Certo che te sei proprio un coglione" - dico per poi rendermi conto di quello che ho detto

mi è uscito di getto, non ci posso fare niente 

"Mi sei mancata" - dice lui e io sorrido 

"Non fare mai più una cosa del genere. Avvisaci semmai succederà qualcosa di simile. C'hai fatto prende n'infarto a tutti" - dico dopo poco 

in tutto ciò siamo ancora abbracciati 

si

non fatevi domande, così come non me le sto facendo io 

vivete meglio 

"Giulietta" - dice Davide dopo poco 

"dimmi" - dico alzando il viso 

Gesù che occhi che ha 

Ma che te pare che è la prima volta che vedi i suoi occhi? Me pari scema te, io boh 

ma te 'n pacchetto de cazzi tua mai eh? 

"chiudi gli occhi" - continua lui 

mi viene in mente subito la scena del giorno dell'operazione

"perché?" - chiedo non capendo 

"Tu chiudili. Fidati di me" - dice e così chiudo gli occhi 

 Fidati di me" - dice e così chiudo gli occhi 

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non è un sogno vero? 

"cosa significa tutto questo?" - chiedo appena ci stacchiamo 

ma cosa può significare secondo te genia? 

"Ricordi? Tre parole e sette lettere. Tu le dicevi e io sopravvivevo. Stavolta sono io che le dico e non perché servono a salvarti o cose del genere. Io ti amo Giulia e quando l'ho capito pensavo che era troppo tardi perché dovevo essere operato e avevo il 50% di sopravvivere e il 50% di morire. Te l'ho provato a dire poco prima di essere operato ricordi? Però tu pensavi che io stessi scherzando" - mi dice 

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