CAPITOLO QUARANTA

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GIULIA

DUE MESI DOPO

24/06

Sono passati due mesi da quando quasi tutti i braccialetti sono stati dimessi.

Leo e Rocco ancora sono in ospedale.

Al primo manca una TAC e poi lo lasciano libero, può finalmente uscire.

Toni ogni tanto si fa sentire, ma non è più tornato in ospedale.

Dice che secondo il nonno deve trovarsi nuovi amici e lasciare indietro il passato anche se lui non vuole

Vale non si è fatto più vedere o sentire

Ora, mi sto dirigendo verso la palestra dell'ospedale per andare a salutare Leo

sicuramente è lì

"A me dei braccialetti non frega niente. Non esistono più, sono morti" - sento appena entro in palestra

a me dei braccialetti non frega niente

non esistono più

sono morti

ah

rimango immobile sulla soglia della palestra mentre gli occhi iniziano a farsi lucidi

Cogliona io che fino ad ora a quanto pare ho solo perso tempo

"Mi sa che l'hai combinata grossa amico" - dice Ruggero indicandomi

"Giulia" - mi dice Leo

"Giulia un corno, ma vaffanculo va"- dico e lui prova a parlare ma io me ne vado

nei corridoi mi scontro contro una ragazza

"Sta' attenta a dove vai!" - mi dice

"Scusami" - dico per poi dirigermi nella sala degli strumenti

Mi siedo al piano e inizio a suonare River Flows in You

passo poi a Nuvole Bianche

sto per procedere con un'altra canzone quando arriva Leo

"Giulia ti posso parlare?" - mi chiede

"Che vuoi ora? Hai detto che 'n te frega niente dei braccialetti no?" - rispondo acida

"L'ho detto perché ero deluso dal fatto che Vale e Toni non si sono più fatti sentire da quando sono usciti. Toni per telefono si, ma Vale proprio niente, morto" - mi dice

"E io dovrei crederti?" - chiedo

alla fine abbiamo risolto

TRE ORE DOPO

poco fa è arrivata la Lisandri per chiedere a Leo di andare a conoscere la nuova arrivata e farla ambientare in ospedale

io invece mi dirigo da Mati

"Ester Mati è in camera?" - chiedo all'infermiera che annuisce

anche se ha un'espressione strana

arrivata nella sua stanza la scena che mi si presenta davanti è tutto tranne che bella e felice

Emma e Alessio stretti in un abbraccio che piangono e Mati stesa sul letto attaccata a delle macchine.

Guardo il monitor e vedo che i valori iniziano a scendere sempre di più

no

non può essere

i miei occhi iniziano a farsi lucidi

mando un messaggio al riccio dicendo che sono in ospedale e lui mi risponde subito dicendo che il tempo che finisce di pranzare e mi raggiunge

"Mati" - dico avvicinandomi al letto

Sei il mio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora