CAPITOLO CINQUANTANOVE

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GIULIA 

Appena finisco di parlare con Bobo vado vicino al passeggino e prendo Allegra in braccio 

Appena finisco di parlare con Bobo vado vicino al passeggino e prendo Allegra in braccio 

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"Ciao bellissima!" - dico sorridendo 

"Ciao Leo! Ciao Vale! Ciao Toni!" - continuo girandomi ogni volta nella direzione del rispettivo ragazzo 

Toni la saluta con la mano mentre Leo e Vale sorridono 

"E io non merito un vostro saluto?" - chiede Davide abbracciandomi da dietro e sorridendo alla sorellina 

"Tu sei solo geloso" - dico ridendo per poi lasciargli un bacio a stampo 

"Giulia giusto? Tu mi hai fatto tutto quel discorso, però per te è semplice parlare. Se non fosse per le cicatrici, sembreresti una ragazza normalissima. Sembra come se tu ti dimenticassi di essere malata. Hai un gruppo di amici che ti vuole bene e ti accetta per quello che sei. Sembra che tornate bambini quando state insieme da quel che ho visto poco fa. Hai un ragazzo che ti ama e ti guarda come se fossi la cosa più preziosa al mondo e avete una figlia. Voi tre siete la famiglia perfetta. Anche se siete stati o siete tutti malati, agli occhi di uno spettatore esterno sembra voi abbiate la vita perfetta. Perciò, per come la vedo io, per te è semplice parlare di una visione positiva della vita. Sei malata ma sei circondata da persone che ti vogliono bene e ti amano, non hai genitori oppressivi e da quel che ho visto quando tu, il tuo ragazzo e vostra figlia venivate qui in camera, sei amata anche da tutti i medici, come una figlia. Perciò mi hai detto tutte quelle cose. Probabilmente se vedevi la vita dal mio stesso punto di vista, non avresti mai detto ciò che hai detto prima. A me invece serve solo un ottimo cardiochirurgo" - mi dice Bobo facendo rimanere tutti in silenzio

"Senti Bobo, conosco una persona che prima era come te. Stesso carattere di merda, uno stronzo di quelli con la s maiuscola ecco. No però te non sembri stronzo tanto quanto lui ma vabbè, non è questo l'importante. Però poi, stando qui, ha iniziato anche lui ad avere una prospettiva diversa della vita e della malattia. Te l'ho detto: devi semplicemente trovare degli amici che ti accettano per come sei realmente. Non fa niente che si contano sulle dita di una mano...alla fine non è importante quanti amici hai. È importante che questi amici ti vogliono bene. Devi trovare dei veri amici, quelli con cui puoi fare e dire le peggio cazzate tanto lo sai che non ti giudicherebbero mai" - inizio mentre Davide prende la sorellina in braccio

"E poi ehi! Io non ho una figlia, ho solo 18 anni! Ora inizio l'università dai! Allegra è la sorellina di Davide" - dico facendo ridere tutti i miei amici 

"Scusami...chi è che era uno stronzo di quelli con la s maiuscola?" - mi chiede Davide mentre Vale prende Allegra

"Tu...e chi sennò?" - dico e subito dopo il riccio mi prende per i fianchi e mi inizia a fare il solletico 

"No no no no no! Basta! Ti prego!" - dico tra le risate 

"Ritira tutto quello che hai detto" - mi dice 

"Non ci penso proprio...è la verità" - dico 

"Ah ma allora te non ce senti" - dice ricominciando a fare il solletico 

"No no no! Ok, va bene. Ritiro tutto quello che ho detto" - dico e solo dopo aver detto questo smette, sotto lo sguardo divertito di tutti

"Io vado a salutare Nina. E comunque lo ribadisco, eri proprio uno stronzo all'inizio. Meglio che me ne scappo adesso...ciao belli" - dico uscendo dalla stanza 

"Toc Toc" - dico bussando alla porta della stanza di Nina 

"Ciao splendore! Che fai?" - continuo entrando e salutandola 

"Studio un po'" - dice sorridendo 

Passiamo un po' di tempo a parlare e poi un'infermiera la viene a chiamare per avvisarla che doveva scendere a fare la chemio 

"Vengo con te?" - chiedo 

"Tranquilla, vado da sola" - mi risponde sorridendo leggermente 

"Sicura?" - chiedo e lei annuisce 

"Ci vediamo domani allora eh" - dico per poi recuperare Davide e Allegra e tornare a casa 


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