IN CONTINUA REVISIONE
Giulia, 18 anni, fin dalla nascita ha avuto a che fare con gli ospedali; solare ma permalosa troverà l'amore in ospedale
Davide, 18 anni, quasi 19 il tipico stronzo e bulletto che fa innamorare tutte.
"bello e impossibile"...
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mi dirigo in ospedale da Leo
mi ha mandato un messaggio quasi due ore fa dicendomi che la Lisandri l'ha convocato
ciò significa solo una cosa: dimissione
io mi sono svegliata poco fa e, dopo aver lasciato un biglietto a Davide dicendo che andavo in ospedale, subito sono corsa lì
Appena entro in ospedale vedo Leo e gli vado incontro
"Allora? Ti hanno dato il passaporto?" - chiedo
Lui alza lo sguardo incrociandolo con il mio e noto che ha lo sguardo spento e gli occhi pieni di lacrime
"Ooo che succede?" - continuo
"Non c'è più speranza per me Giulia!" - mi dice
"Che stai dicendo?" - chiedo non capendo
"Ho di nuovo il cancro...capisci?! Questa è una battaglia persa! Ormai sono un morto che cammina!" - mi risponde mentre alcune lacrime gli rigano il viso
"Non è vero" - dico scioccata dalle sue parole
"Ho il cancro Giulia! Al cervello stavolta!" - mi dice e io lo abbraccio
Lui scoppia a piangere
ha paura di non farcela stavolta
non vuole più sottoporsi a cicli di chemio o cose del genere
è stanco di lottare
mi dice anche che ha lasciato Cris per non farla soffrire, inventando la scusa di stare con Nina, la ragazza nuova
la stessa ragazza con cui io mi sono scontrata nei corridoi
Cris non sa neanche che ha di nuovo il cancro, lo so solo io
Che cavolo di guaio
Dopo che Leo mi ha detto che voleva stare un po' di tempo da solo mi dirigo verso camera di Rocco per salutarlo
lui però non è in camera
che strano
Ho provato anche a chiamare Cris al telefono per sentire come sta ma non mi risponde
LA SERA
LEO
Sono le due di notte e poco fa Vale mi ha chiamato dicendomi di andare sul tetto
"Ciao Leo" - mi dice sorridendo appena arrivo lì
Dopo mesi che non ti fai sentire, chiami per un incontro a questa cazzo di ora?" - chiedo
"Ma chi ti credi di essere, Napoleone?" - continuo incazzato
"Non volevo farmi vedere dai medici" - mi dice
"Perché?" - chiedo
"Perché non sono venuto a fare un controllo" - risponde
"Bravo! Bel coglione che sei! E perché non li hai fatti? Eri troppo impegnato nella campagna di Russia eh?" - dico
"Ma vaffanculo! Se la devi mettere così è inutile!" - mi dice
"è inutile infatti" - dico
"Dimmi perché cavolo sei venuto qua" - continuo
"Perché volevo sapere come stavate te e Rocco" - mi risponde
"Perché ancora non siete usciti da questo maledetto ospedale" - continua
"Ah e adesso ti interessa di quello che succede a me e Rocco?" - chiedo
"Non dire balle Vale! E finora perché non sei venuto a trovarci?" - continuo
"Non è così semplice Leo" - risponde
"è che sei così stronzo che neanche riesci a dirlo vero? Ma che cazzo ti è successo Vale? Neanche ti riconosco più" - dico avviandomi verso la porta
"Leo avevo paura" - dice e io mi blocco girandomi di nuovo nella sua direzione
"Paura di cosa?" - chiedo avvicinandomi
"Paura di quello che potrei avere" - continua lui
"Io non ci voglio più ritornare in questo ospedale Leo! Il solo fatto di entrarci mi fa venire da vomitare! Voglio stare con la gente normale! Non voglio lasciare la mia vita e la mia scuola un'altra volta!" - conclude mentre una lacrima gli riga il viso
"Stai ancora male?" - chiedo
"Non lo so! Non lo voglio sapere capito?" - mi dice
"Si, ho capito che sei solo un vigliacco" - dico
dopo aver passato un altro po' di tempo a discutere gli strappo il braccialetto rosso dal polso