CAPITOLO SESSANTUNO

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GIULIA 

DUE ORE DOPO

"Andiamo in pediatria?" - chiedo 

"Come mai?" - mi chiede Davide 

"Non lo so, voglio vedere come stanno i braccialetti bianchi" - dico sorridendo 

Appena arriviamo lì vediamo una ragazza che ha appena partorito seduta in sala d'attesa con il ragazzo 

Hanno un'espressione di ansia e paura dipinta sul viso 

"Saretta" - chiamo un'infermiera di neonatologia 

"Giulietta! Dimmi tutto" - dice sorridendomi 

"Sai cos'è successo a quella coppia?" - chiedo indicando i due ragazzi 

"Hanno appena avuto un bambino, che però il nuovo cardiochirurgo sta operando d'urgenza. Ha un'anomalia al cuore e si tratta di un intervento delicato. È il loro primo figlio e sono molto giovani. Hanno solo tre anni in più di te" - dice e io annuisco 

"Giulia vieni. Leo si è sentito male" - mi dice Davide leggendo un messaggio sul telefono 

"Merda" - dico iniziando a correre verso la sala dell'elettroencefalografia 

Arrivati lì vediamo anche gli altri 

si sente Leo che canta "Non importa veramente" e ci affacciamo tutti alle vetrate per guardarlo 

"C'è qualcosa che possiamo fare per lui?" - chiede Davide 

"No, niente" - risponde Toni 

"Ma non c'è da preoccuparsi eh, non sta peggio di come stava stamattina" - continua 

"In che senso?" - chiede Vale 

"Io so tante cose che voi non sapete" - risponde il furbo 

Poco dopo Leo smette di cantare e quando ci vede si mette seduto sorridendo, per poi chiamarci uno a uno e noi sorridiamo abbracciandoci 

Così lui si stende nuovamente per poi alzare il braccio con il braccialetto rosso e sorridere 

LA SERA 

"Torniamo a casa?" - mi chiede Davide e io annuisco 

Salutiamo gli altri e andiamo via 

A CASA 

Ciao raga, io mi imbarazzo a dirle ste cose, però vabb 

Penso che con "queste cose" voi abbiate capito cos'è successo...no? 

Ve prego ditemi di si 

"Bambolina" - sussurra il mio ragazzo 

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"Bambolina" - sussurra il mio ragazzo 

"mh" - dico con la testa altrove

"Che hai?" - continua facendomi alzare lo sguardo così da incontrare il suo 

"Niente" - dico 

"Sicura?" - continua e io annuisco per poi appoggiare di nuovo la testa sul suo petto 

"Il fatto è che sono un po' preoccupata per quei due ragazzi di oggi" - dico dopo poco girandomi a pancia in giù e accarezzandogli i capelli e il viso 

"Nel senso, hanno solo tre anni in più di noi, sono diventati genitori da meno di un giorno e non hanno potuto nemmeno vedere il loro bambino appena nato perché l'hanno dovuto operare d'urgenza. Se ne parla direttamente domani mattina e c'è anche il rischio che lo vedano morto perché si, l'operazione è andata bene, ma il suo risveglio, la sua vita, dipende tutto da come reagisce il suo corpicino all'operazione delicata che ha subito" - continuo 

"E questo perché? Perché qualcuno lì su ha deciso che per qualche ragione delle persone innocenti o fragili, deboli, devono subire una pena. Io mi chiedo...come fanno a decidere chi deve essere malato dalla nascita, chi deve scoprire di avere un tumore, chi è destinato a essere un malato terminale e via dicendo? Come fanno? Prendono una boccia piena di bigliettini con tutti i nomi delle persone che vivono nel mondo e fanno il sorteggio? Malattia per malattia? Perché sennò non me lo spiego secondo quale criterio possano decidere chi deve combattere una o più malattie" - dico dopo poco 

"Come fanno la Lisandri, Alfredi, Carletto, Ester e tutti gli altri a vedere ogni giorno persone che soffrono così tanto e non soffrire?" - continuo 

"Sono ab-" -inizia a dire ma lo blocco 

"E no, non dire che ormai si sono abituati perché va bene tutto, ma come fai a rimanere indifferente di fronte a questi due ragazzi?" - chiedo e lui annuisce 

"Ti giuro che non mi spiego tutto ciò...ma dai! Chi voglio prendere in giro! Come pretendo di diventare cardiologa se piango per ogni minima cosa? Come? Sono proprio una stupida, cogliona, deficiente, cr-" - continuo iniziando a parlare da sola ma vengo bloccata 

ma dai! Chi voglio prendere in giro! Come pretendo di diventare cardiologa se piango per ogni minima cosa? Come? Sono proprio una stupida, cogliona, deficiente, cr-" - continuo iniziando a parlare da sola ma vengo bloccata 

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"Non iniziare a sparare cazzate" - dice subito dopo Davide 

"Ma" - inizio a dire però mi blocca 

"Niente ma, non voglio sentire niente. Fino ad ora hai parlato tu. Ora parlo io e te stai zitta e m'ascolti" - inizia e io annuisco 

"Però te devi fidà de quello che te dico. Te diventerai un ottimo medico, sarai un'ottima cardiologa e sai perché? Perché tu il dolore, tutti gli esami di routine che si fanno, hai provato tu tutto sulla tua pelle. Quindi quando un bambino o un ragazzo ti chiederà se fa male, se dura tanto, cosa succede durante un esame, tu potrai rispondere senza mentire neanche un po'. Fidati che è così. Quando eravamo ricoverati e Lilia mi spiegava in cosa consistevano gli esami che dovevo fare non scendeva nello specifico, rimaneva vaga. Poi lo chiedevo a te com'era e mi hai sempre spiegato tutto nel dettaglio e facendomi capire bene cosa dovevano farmi e le sensazioni che potevo provare e puntualmente avevi ragione. Quindi io andavo a fare gli esami un po' più tranquillo e quando, per esempio, mi hanno iniettato il contrasto io ero preparato a quello che sentivo perché tu me l'hai spiegato, mi hai spiegato la sensazione, mi hai spiegato quanto durava e mi hai detto che dovevo stare tranquillo che alla fine passava dopo 5 minuti. Una qualsiasi altra persona, un qualsiasi medico, non le direbbe queste cose. Tu invece si. E poi, il fatto che non riesci a rimanere indifferente davanti alle storie di tutti i ragazzi e bambini è un'altra cosa, una caratteristica in più, che ti renderà una dottoressa S P E C I A L E. Capito? Tu sei portata per questo lavoro. Ogni volta che ti vedo studiare quei libroni hai gli occhi pieni di luce e sai perché? Perché stai inseguendo il tuo sogno, quello di diventare dottoressa. Quindi non provare a dire che sei una stupida, cogliona e altre cose del genere perché me fai 'ncazzà e non poco. Non tutti diventano dottori perché è la loro passione e se vede. Mettitelo bene in testa: tu sei portata per diventare medico, sei perfetta per diventare una pediatra speciale e eccellente che riesce a strappare sempre un sorriso a tutti, e non è una cosa da poco eh. Mi hai capito?" - dice 

Stavolta sono io a baciarlo 

"Ti amo" - sussurro 

"Anche io bambolina" - sussurra a sua volta 

"Adesso mettiamoci a dormire dai, che domani mattina andiamo a vedere come sta quel neonato" - continua e io annuisco 


Sei il mio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora