CAPITOLO TRENTANOVE

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GIULIA 

Arrivata nella sala strumenti mi precipito al piano, mi siedo e inizio a suonare un po' di tutto. 

In questi giorni ho lasciato danza, non faceva più per me. 

Inizio da Mozart

non so perché però suonare il Rondo alla turca mi rilassa 

Passo a Beethoven 

sinceramente è una delle canzoni che preferisco tra tutta la musica classica 

e pensare che Beethoven era sordo 

passo poi a qualcosa di più triste

River Flows In You

suonando questa canzone alcune lacrime iniziano a rigare il mio viso 

ogni volta mi fa pensare molto 

all'improvviso sento delle mani sulle spalle e, continuando sempre a suonare, alzo la testa e vedo la figura del riccio

sorrido leggermente e riporto la mia attenzione sullo strumento 

passo poi al lago dei cigni 

e per concludere finisco con Ludovico Einaudi 

Suono Nuvole Bianche...l'ho imparata da poco, è abbastanza difficile e il tempo che sono stata ferma non ha di certo aiutato, però proviamoci no? 

la prossima che devo imparare è sicuramente Experience 

inutile dire che con tutta questa tristezza le lacrime hanno preso il sopravvento 

appena finisco di suonare mi asciugo le lacrime mentre sento degli applausi...solo dopo mi rendo conto che molti bambini e infermieri si erano radunati per sentirmi suonare 

Davide si avvicina con Mati in braccio e io sorrido 

"Puoi suonare la canzone degli Aristogatti?" - mi chiede la bambina e io annuisco sorridendo 

"Solo se tu canti" - dico 

"Mi vergogno" - dice 

"Cantiamo insieme" - dico e lei annuisce

"Canti anche tu?" - chiede Mati al riccio che annuisce sorridendo 

in realtà lui ha cantato poco e niente perché non si ricordava il testo 

"Amore mio qua dobbiamo rimediare. Gli Aristogatti sono pur sempre gli Aristogatti" - dico appena finisco di suonare 

Sei il mio per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora