CAPITOLO VENTUNO

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GIULIA

DUE GIORNI DOPO 

05/04

Da quando sono in ospedale ho perso la cognizione del tempo e i giorni sembrano essere volati 

Invece di andare a scuola, Mirko è venuto a fare compagnia a Davide 

alla fine i due sono diventati amici 

che patati che sono

è da un quarto d'ora che stanno facendo casino con la play quando arriva Ulisse 

"ciao bandito, sono venuto a prenderti per l'esame" - dice l'infermiere al riccio 

"l'esame?" - chiede lui 

"hanno riparato la macchina, non t'hanno detto niente?" - chiede Ulisse ricevendo una risposta negativa 

subito dopo arriva anche Lilia 

Il riccio regala la sua play a Mirko e scende a fare l'arteriografia 

certo che rispetto a quand'è arrivato qui è cambiato Davide 

è l'effetto dell'ospedale

vuoi o non vuoi questo posto cambia un po' tutti 

Oggi mi sono vestita così: 

e da sopra ho una felpa aperta grigia che mi ha dato Olga

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e da sopra ho una felpa aperta grigia che mi ha dato Olga...poco fa l'hanno dimessa 

"Ciao Carola!" - dico salutando la sorella di Cris, entrando nella stanza 

"Ciao Giulietta!" - mi risponde 

"Ma Cris?" - chiedo 

"è andata da qualche parte" - mi dice 

"E tu? Come va?" - chiedo 

"Tutto bene" - mi dice 

"Non me la conti giusta, mi stai mentendo" - dico facendola ridere

"Ma no che dici! Tu piuttosto, come va?" - mi chiede

"Una meraviglia" - dico sorridendo 

"C'è qualche fiamma?" - mi chiede e io mi imbarazzo 

"Uuuuu dimmi chi è dai" - mi dice sorridendo 

"è un amico mio e di Cris...si chiama Davide" - dico 

amore è la prima volta che lo ammetti senza giri di parole 

o Gesù rieccoci 

"quanti anni ha?" - mi chiede Carola 

"Ne deve fare 19" - dico 

"E com'è? Descrivilo daiii" - dice sorridendo e così iniziamo a parlare e io le racconto tutto 

MEZZ'ORA DOPO

"Io ti ho detto la verità. Tu non me la conti giusta. Ti rifaccio la domanda. Come va? Tutto bene?" - chiedo alla ragazza e stavolta nega 

"Ne vuoi parlare?" - chiedo 

"Dai su, prima hai fatto tu da psicologa, ora è il mio turno" - dico e a quelle parole sorride 

"Secondo Cris sono una persona cattiva, perché vado sempre contro di lei, ma non è vero. Io le voglio bene" - dice 

"E gliel'hai mai detto? Che le vuoi bene intendo" - dico e lei nega con la testa 

"Ma poi tu sei la persona meno cattiva che io conosca!" - continuo 

"Secondo lei non è così. Per lei è cattiva una persona che da quando è stata ricoverata viene qui, parla con i medici, le sta accanto e le fa compagnia. è una persona cattiva?! è cattiva una persona che a casa se la deve vedere con una madre che piange tutti i giorni e con un padre che soffre in silenzio e che quando viene qui ha una sorella che la tratta così?! Io sono cattiva? Sei la prima persona che si chiede come sto, come va con l'università e come va con Paolo. Se sono viva o se sono morta, che si è chiesta se qualche volta viene da piangere anche a me" - dice tutto d'un fiato con le lacrime agli occhi 

"Perché non piangi mai? Ti fa bene. Aiuta a scaricare la tensione e ti fa sentire più libera" - dico 

"non lo posso fare, perché devo per forza essere forte perché solo a voi è concesso di essere deboli" - dice 

"Ho saltato tre esami all'università, Paolo mi sta per lasciare e ha ragione lui perché sono diventata un'isterica e da due settimane sto andando in analisi per cercare di farmi dare una mano, perché te lo giuro Giulietta, a volte penso di non farcela!" - conclude e io l'abbraccio 

"Piangi Lala, non ti giudico. Sfogati" - dico mentre alcune lacrime bagnano la felpa che mi ha regalato Olga 

"scusa, ti ho bagnato tutta la felpa" - dice dopo poco 

"Non fa niente, vai tranquilla. Ti senti meglio?" - chiedo e lei annuisce 

stiamo un altro po' di tempo a parlare e poi lei torna a casa mentre io torno nella mia stanza


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