Elias torna a casa con la cena d'asporto, presa di passaggio al ritorno a casa.<Jamie è arrivato papà! Ci vediamo domani, va bene?> , è Taylor ad aver parlato
È la babysitter.
<Va bene! Buonanotte Taylor> , risponde con sorriso
Le lascia un bacio sulla guancia.
Taylor lascia la stanza e scende le scale per raggiungere l'ingresso.
Elias è appena entrato con i sacchetti di carta.
<Bentornato> ,gli dice subito con mezzo sorriso
Elias da sempre le piace, ma non ha mai avuto il coraggio di farsi avanti.
Ha una moglie e una figlia.
Non è il caso di farlo.
È questo che pensa.<Grazie Taylor! Ho preso qualcosa al volo per cena. Ti unisci a noi?> ,le chiede gentilmente
<Ti ringrazio, ma devo proprio andare. Magari una prossima volta>La verità è che non vuole trovarsi in situazioni diverse da quelle di una semplice babysitter.
Teme molto la signora Ford.
Ha avuto precise indicazioni e ci tiene a non perdere il lavoro.<Va bene! Ci vediamo domani> ,le risponde con sorriso
Taylor annuisce, ricambiando il sorriso e va via.
<Jamie! > , richiama sua figlia
<Arrivo papà! Un attimo solo> , gli rispondeIntanto si dirige in cucina.
Prepara la tavola e sistema nei piatti la cena.Jamie si materializza in pochi minuti.
<Papà>, lo richiama
Corre ad abbracciarlo.
<Tesoro> , risponde lui, lasciandole un bacio fra i capelli
<Sei andato al McDonald's? Che bello!>Beh, Jamie adora tanto gli hamburger e le patatine fritte ricche del McDonald's.
<Anche se non sono d'accordo con il cibo spazzatura, ho comunque fatto una promessa e intendo mantenerla.>
<Grazie papà! Adoro> , si siede a tavola e prende a gustare il suo amato hamburgerElias si siede subito dopo e osserva la sedia a lui di fronte.
Quella sedia è occupata da Anna quando è a casa.<Ti manca la mamma?> , chiede Jamie, dopo essersi accorta di suo padre osservare quella sedia
<Sì! E a te?>In realtà non si tratta solo di mancanza.
Ma qualcosa di più.
Qualcosa che al momento preferisce non esternare a sua figlia.
Ma dentro di lui c'è sempre quella speranza che la situazione possa cambiare.
Jamie ha bisogno di sua madre.<Tanto. L'ultima volta che ci siamo sentite mi ha promesso che mi avrebbe chiamato , ma non l'ha più fatto. >
Elias sente il suo cuore stretto in un pugno.
<Come ti ho già spiegato, il lavoro della mamma ruba molto tempo. Sicuramente non ci sarà un solo minuto che non pensi a te, ma le viene difficile mettersi al telefono perché lì hanno bisogno di lei>
<Ma anch'io ho bisogno di lei! Sono tanti giorni che non sento la sua voce. Forse non le manco ed è per questo che non mi chiama>
<No, Jamie! Tu sbagli! La mamma ti ama> , prova a sistemare la situazioneMa dentro di lui, la rabbia cresce sempre di più.
Continuano a mangiare.
Si crea il silenzio per un po'.
<Jamie> , la richiama
<Dimmi papà>
<Sai dirmi di più sulla maestra Elif>La bambina corruga la fronte davanti a questa affermazione.