Elias è appena uscito di casa.
È diretto al cantiere.
Prima di mettersi in macchina, riceve una chiamata.
Una chiamata che attendeva da troppo tempo.
È Anna.
Finalmente ha trovato un po' di tempo per farsi sentire a casa.
<Ciao Elias! Scusami se mi faccio sentire solo ora ... Ma qui è così complicato> , dice subito, non appena aperto la chiamata
Elias distende le labbra in un sorriso.
Un sorriso carico di nervi.<Anna! Sono sicuro che hai studiato il tuo discorso per scusarti per i lunghi tempi di assenza! Mi chiedo se realmente sei così impegnata o semplicemente hai dimenticato di avere una famiglia! Più che una famiglia, una figlia che chiede costantemente di sua madre!> , risponde Elias rabbioso
Intanto la chiamata dai due è ascoltata da Brian.
Una persona importante nella vita di Anna.
Ma nessun sa della esistenza.
<Ti ho detto che mi dispiace! È chiaro che non hai la minima idea di cosa significhi essere un'infermiera! Ti assicuro che non è facile! E sono in un paese davvero bisogno->
<Anna! Sento che mi stai nascondendo qualcosa! La tua voce è il mio campanello d'allarme! Ti prometto che scoprirò tutto e ...>
<Elias! Che stai dicendo?>
<Quello che mi interessa in questo momento è che tu faccia la madre! Non hai idea di quante bugie racconti a nostra figlia per giustificare il menefreghismo di sua madre! Quindi per favore, almeno con lei, fatti sentire!> ,alza la voce
<Stai sbagliando tutto! Non faccio altro che pensare a voi! Mi mancate tanto>Un capogiro colpisce Elias, portando a chiudere gli occhi.
Si strofina la mente delicatamente.
<Ora devo chiudere! Devo andare a lavoro! A presto>
Mette giù la chiamata.
<Elias!> , prova a richiamarlo ma si accorge della cornetta rossa che ha messo fine alla chiacchierata