È sera.
Jamie è uscita con i suoi nonni, grazie all'aiuto del taxi.
A casa invece, ci sono Elias ed Elif.
Elias occupa da più di un'ora il posto sul divano, cambiando canale alla TV di tanto in tanto, preso dalla noia.
Elif invece, ha appena terminato la chiamata con il dirigente scolastico.
Non è di buon umore, ma è stata la decisione più giusta da fare, visto la situazione con Elias.
Torna da Elias, sentendosi subito coprire dal suo sguardo.
<Allora? Che ti ha detto?> , le chiede subito
<Ho lasciato il lavoro> , risponde lei, un tantino dispiaciuta
<Cosa? Perché l'hai fatto? Ne abbiamo parlato prima! Perché non mi hai dato ascolto?>
<Elias il punto è questo... Sono mancata per tre settimane e quindi la classe è stata affidata alla mia supplente. Ho parlato con Jamie e mi ha detto che si trovano molto bene e questo mi ha fatta sentire meglio su tutti i punti di vista... Il punto è questo... I continui cambi di supplenti, possono indurre gli studenti alla confusione, perché ognuno ha un modo di spiegare diverso dall’altro. Non voglio creare questo disordine in classe. Ecco perché ho deciso di mollare>Elias batte una mano sul posto vuoto accanto a lui.
Elif si siede come richiesto.
<Che c'è?> ,gli chiede
<So perché hai fatto questa decisione> , comincia a dire Elias
<E mi sento responsabile per questo!>
<No, Elias! Non iniziare!>
<E invece mi stai a sentire! Odio ammetterlo, ma leggo nei tuoi occhi la "paura". Una paura che non riesco a cancellare! Continuo a dirti che sto bene, che puoi tranquillamente tornare a lavorare così come lo farò io! Ma ti sei fermata all'idea che avrò bisogno di te ora e sempre! Dimmi come posso cambiare questa situazione!> , spiega, affranto
<Non ti devi sentite responsabile per la mia decisione! È una mia scelta e la devi accettare! Tutto quello che voglio ora è vivere una vita normale come quasi tutte le altre! Voglio essere la donna di casa che si prende cura della famiglia. Voglio esserci ogni qualvolta avrai bisogno di me! Voglio esserci per Jamie! Voglio essere tutto quello di cui hai bisogno! Basta legami terzi, perché così è tutt' più complicato per me.> , spiega Elif, parlando velocemente, per via dell'ansia
<Che ti prende Elif?> , afferra la sua manoSi guardano negli occhi.
Entrambi hanno gli occhi lucidi.
<Non lo so, ma da quando è cominciato tutto, sai come mi sento?> , le scende una lacrima
Elias nega.
<In ritardo> , continua Elif
Elias stringe inevitabilmente la presa della sua mano.
<Che vuoi dire con questo?>
<Elias... Voglio vivere tutto quello che la vita ha da offrirci>Elias ha percepito chiaramente quello che lei non riesce a dire a voce, ed è per questo che l'ha tirata in un abbraccio.
Si stringono fortemente.
<Voglio sposarti... Voglio avere un bambino con te ... Voglio viaggiare con te ... Voglio conoscere ogni cosa di te...> , sussurra in lacrime, in prossimità dell'orecchio di Elias
Un Elias con occhi chiusi e cuore che pulsa all'impazzata.
<Elif ... Sono qui> , risponde lui
Un modo per dirle "Smettila di avere paura. Non vado da nessuna parte".
...............
Più tardi