Mattino seguente
Elias è in macchina con Jamie.
La sta accompagnando a scuola.
Nel mentre, gli squilla il telefono.
<Jamie puoi vedere chi sta chiamando?> ,le chiede e la bambina subito si appresta a prendere il telefono dallo scompartimento centrale
Legge sullo schermo "Anna".
Sorride appena.
<È la mamma> , dice ed Elias subito la guarda
<Forza! Rispondi tu per me>Jamie annuisce e apre la chiamata.
<Mamma> , dice solo
Anna non si aspettava di sentire sua figlia,ma è felicissima di farlo.
<Jamie! Tesoro come stai?> , le dice e nonostante tutto, la bambina resta un po' così, interdetta davanti a quella domanda carica di felicità
<Ciao mamma. È da tanto tempo che aspettavo di sentirti> , decide di mettere alla luce i suoi pensieriElias non smette di osservarla.
Di tanto in tanto, divide lo sguardo tra Jamie e la strada.
<Hai ragione tesoro mio! La mamma è un po' cattivella su questo aspetto! Ma ci sono della ragioni credimi. Qui la vita non è affatto facile sai? Il tempo scorre e non me ne rendo conto vita mia> , prova a giustificarsi
Anche lei è alla guida e si sente mangiare dai sensi di colpa.
"Come madre sono davvero pessima", pensa
<Ma sono tantissimi giorni, mamma! Non ti manco nemmeno un po'?>
Per un po' non si sente più la voce di Anna.
<Mamma! Ci sei?> , chiede
Si scambia uno sguardo con suo padre.
<È in linea ancora?> ,le chiede Elias
Jamie guarda lo schermo.
<Sì! Ma non la sento>
<Fammi vedere> ,le dice e prende il telefono<Anna> , la richiama
<Elias... Io non ce la faccio>Elias capisce che sta piangendo.
Sospira.
<Non dirle che sono in linea> , aggiunge Anna
<Anna mi senti?> ,fingeJamie osserva suo padre tutto il tempo.
<Nulla! Non c'è campo> , inventa
<Come? Dopo tanto tempo che sono riuscita a sentirla> , risponde dispiaciuta e si gira verso il finestrinoEd è lì che per tutto il tempo ha posato lo sguardo.
Elias chiude la chiamata.
<Jamie> , la richiama