<Vado a lavare le mani così possiamo mangiare> , dice Jamie , correndo verso il bagno
Elias ed Elif si osservano.
<Grazie per essere qui> , dice Elias con tale naturalezza
Elif prende la sua mano e la stringe nella sua.
<È bello anche per me essere qui. Forse non voglio ammetterlo per via della situazione,ma davvero sto bene quando sto con te>
<Vale anche per me. E non mi dispiace ammetterlo. Magari dopo cena , parliamo con calma di tutto. >
<Va bene> ,gli sorride
<Stai bene?> , le chiede poi
<Ho anch'io delle novità... Ma sono a io chiederti se stai bene. Hai il viso stremato>
<Lo credo dopo la notizia che ho ricevuto.>Un altro capogiro coinvolge Elias che d'istinto lo porta ad appoggiarsi ad Elif.
<Stai bene?> , si precipita a dirgli, ansiosa
Lo scruta attentamente.
<Sì! È solo un giramento di testa> , dice con mano sulla fronte e occhi chiusi
Elif lo sorregge.
<Papà! Che hai?> , è Jamie letteralmente spaventata
<Sto bene tesoro! Papà è solo stanco> , le risponde, ringraziando Elif per l'aiutoPrende a camminare verso la cucina.
<Prego! Andiamo pure in cucina> ,dice , con mezzo sorriso
Prova ad essere convincente per entrambe.
Ma Elif non ha smesso di osservarlo.
Quel capogiro è temibile.
<Allora ci tengo a dirti che tutto quello che andrai a mangiare, l'ha preparato Jamie con le sue piccole manine laboriose> , dice nel frattempo Elias, davanti al piano della cucina
<Non esagerare papà> ,ride Jamie
<Così si scopre che la mia piccola alunna non solo è tanto brava a scuola ma anche in cucina> , risponde Elif, con sorriso
<Mi piace molto cucinare> , le risponde Jamie
<Allora abbiamo un futuro chef tra noi... Hai sentito Elias?>
<Per la mia felicità!> , ride
<Siamo tutti di buona forchetta qui>, ride con luiPrendono a cenare.
Elias osserva Elif e Jamie a lui di fronte.
Osserva la felicità di sua figlia per questa cena a tre.
Ma al posto di Elif non dovrebbe esserci Anna?
Non è lei sua moglie?
Non è lei la madre di Jamie?
<Papà ti ricordi quando mi hai portato allo zoo?> ,la voce di Jamie lo porta immediatamente fuori dai pensieri
<Come tesoro? Non ho capito> , risponde impacciatoElif lo ha notato che è da tutt'altra parte con la testa.
<Ti ho chiesto se ricordi quando mi hai portato allo zoo> , riformula la domanda
<Ah si! Certo che lo ricordo. È stata una bellissima giornata>
<È vero! Ma quello che volevo dire alla maestra è l'episodio dell'orso Glizzy>
<Non ne parliamo... Non vorrai farmi fare una brutta figura davanti alla nostra cara maestra> ,ride subito
<Perché? Cos'è successo con l'orso? Voglio sapere tutto ora>, chiede subito Elif
<Ho tanto rassicurato Jamie di non aver paura perché credo sia un animale come tutti gli altri lì dentro, e poi sono stato io il primo ad avere paura.> ,ride
<Il guardiano degli animali ha detto che molto probabilmente si è sentito sfidare da mio padre> , interviene Jamie
<Addirittura? L'hai guardato attentamente negli occhi se ha pensato questo il nostro orso> , risponde Elif, guardandolo negli occhiSi sorridono.
<Amo guardare profondamente chiunque sia di fronte a me> , parla lentamente, mentre si perde negli occhi di lei
Jamie osserva i due .
Non sa se essere felice o meno.
L'unica cosa che sa, è che sua madre non c'è.
O meglio, non vuole esserci.
...........
<Grazie per la cena... È stato bello passare qualche ora insieme a voi> , è Elif che cerca di andare via
Resta sempre una situazione strana la loro.
Ha osservato per tutto il tempo le fotografie appese alle pareti dove ritraggono Elias con sua moglie, o Jamie con la sua mamma.
<Grazie a te, maestra> , risponde Jamie alzandosi
Va ad abbracciarla.
Elif la stringe con mezzo sorriso.
<Ti voglio bene Jamie> , le sussurra negli occhi
<Anch'io>Elias le osserva.
<Jamie vai un attimo nella tua camera. Ho bisogno di parlare con la maestra, da soli> , dice Elias con sorriso a sua figlia
Il cuore di Elif prende a battere all'impazzata.
<Va bene papà! ... Buonanotte maestra Elif... Ci vediamo domani a scuola> , le dice , salutandola con la mano mentre cammina verso il corridoio che conduce alle stanze
<Buonanotte piccola> , dice con sorrisoIn poco tempo i due si ritrovano soli.
<Usciamo fuori possibilmente?> , chiede subito Elif
Non vede l'ora di abbandonare questa stanza.
<Ho la veranda... Scusa se non te l'ho mostrata. In realtà non ti ho mostrato nemmeno la casa. Non sono bravo in queste cose> , dice impacciato
<Elias non devi preoccuparti! Sinceramente non bado a queste piccolezze. Ma sono curiosa di conoscere la veranda. Questo sì> , ride appenaElias le cenna con gli occhi di seguirlo.
<Che meraviglia! Sono questi i posti che passerei lunghe ore da sola> , dice ammaliata
È una veranda per metà scoperta.
È abbellita da svariate piante e rampicanti fiori.
Per non parlare dei piccoli led che la illuminano , rendendo l'atmosfera rilassante e suggestiva.
<Grazie> , risponde lui, osservandola
<Pollice verde?>, chiede poi lei
<Non io>È chiaro il concetto.
<Ah! Che idiota> ,dice, grattandosi la fronte
Elias si avvicina a lei.
<Elif ... > ,comincia a dirle
<Cosa?>
<Prima di raccontarti una verità ho bisogno di dirti una cosa><Ti ascolto>
Si guardando le labbra di tanto in tanto.
Questa distanza è così tremenda.
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