Jamie è andata via.
Ha fatto un salto prima della scuola e per la prima volta, non è stata così di tante parole con Elif.
La sua unica preoccupazione ora come ora è il suo papà.
Ma non solo.
Cerca di nascondere il malessere per la situazione con sua madre.Elif ha notato questa "freddezza" della piccola ma non gliene farà mica una colpa.
Entra nuovamente nella stanza di Elias dopo aver accompagnato Taylor e Jamie giù, all'ingresso dell'ospedale.
Un modo per parlare con la piccola, insomma.
<Ehi> , dice lui, guardandola
<Ehi> , risponde , avvicinandosi e lasciargli un bacio sulla fronte
<Allora? Hai parlato con Jamie?>, chiede lui
<Non è stata di molte parole... Era così distaccata. È preoccupata per te , tantissimo>
<Credo che Jamie stia giocando a fare l'adulta. È questo che mi preoccupa>
<È vero! Cerca di non dare preoccupazioni ulteriori.>
<Elif> , la richiama,con un tono diverso
<Dimmi>Si guardano negli occhi ora.
<Sai di Anna, vero?>
Elif sente la tensione aumentare.
<Cosa dovrei sapere?>
<Jamie mi ha detto che è arrivata a Los Angeles ieri mattina. Tu lo sapevi? È stata qui in ospedale per caso?>
<È importante per te saperlo?>
<Lo è! Ma non per la ragione che credi tu>
<Allora cosa cambia?>
<Elif , la mia è solo una domanda. Se Anna è qui, è giusto che io lo sappia>
<Sì! È stata qui. È venuta per fare non so cosa esattamente> , si allontana dal letto
<Ti ha turbata?>
<Turbata? No! Assolutamente!... Quello che ha fatto era provocarmi e pungere con le sue spine>Elias continua a guardarla in attesa di altre spiegazioni.
<Non mi sembra il momento giusto questo per affrontare l'argomento>, continua Elif
<Non so cosa tu stia pensando, ma non mi fa assolutamente piacere sapere che lei sia qui. Se è venuta per me, ha sbagliato indirizzo e se venuta per Jamie, non le permetterò di avvicinarsi, solo per qualche scopo. Ed è per questo che devo sapere dove caspita sta questa donna>
<Elias non puoi pensare quello che succede all'esterno! Hai capito che stai lottando qualcosa di serio?>
<Sto bene! Ma ho un pensiero maggiore ora! Quella donna deve capire che non può fare quello che le pare e piace!>Elif sospira con occhi chiusi.
Elias si sta agitando e non va bene.
<Passami il telefono per favore> , sente dirgli poi
In realtà lo sta facendo lui, ma gli è davvero impossibile farlo.
<Che stai facendo? Te lo prendo io! Devi stare buono, Elias! Non va bene così> ,si avvicina a lui, agitata
<Devo chiamarla>
<Per fare cosa?>
<Devo vederla assolutamente>
<Modo tale da procurarti altra ansia? Elias vuoi darmi ascolto? Hai bisogno di tranquillità!>
<Ho bisogno solo di dirle che deve stare molto attenta con Jamie! Se veramente vuole recuperare il rapporto con mia figlia, deve saper fare la madre! Non la mamma ballerina che quando le pare e piace scompare e compare nella sua vita!> , usa un tono severo, cercando subito il numero di Anna tra le chiamateElif prende a camminare.
È giusto che lui abbia i suoi spazi e che risolva le cose con la sua ex moglie da solo. Ma Elias non la pensa esattamente così.
<Dove vai Elif?> , le dice, mettendo in pausa il pensiero per la chiamata
<Esco un po'>
<Se è per la chiamata, non ci sono problemi. Puoi stare con me. Anzi, devi stare con me>
<Sei sicuro?>
<Davvero me lo stai chiedendo?>