Damian è uscito di casa molto presto.
Dopo tanto tempo ha pensato di fare jogging.
Un modo per scaricare tutta la frustazione accumulata in questi giorni.
Elif invece si è appena preparata.
È emozionata per il suo primo giorno di scuola.
Non vede l'ora di rivedere ogni singolo alunno.
Ma diventerà più difficile d'ora in poi fingere che nella sua vita vada tutto bene.
Si ritrova nuovamente tra casa e scuola .
E con "casa" s'intende una marea di problemi.
Si siede dietro il bancone della cucina dopo essersi preparata il caffè.
È ansiosa per la situazione e non vede l'ora di liberarsi di tutto questo.
Deve solo trovare la forza per farlo.
Sa che andrà contro tutto e tutti,ma d'ora in poi è a lei che deve pensare.
Non a quello che tutti vorrebbero da lei.
Prende il telefono dal bancone e compone il numero di casa dei suoi genitori.
Ha bisogno di parlare con sua madre.
Forse, l'unica che capirà la sua decisione.
La donna risponde dopo svariati squilli.
Vivono a duecento chilometri di distanza.
Non riescono a vedersi spesso, ma d'altra parte, è diventata un'abitudine la loro.
<Pronto?> , dice la donna
<Ciao mamma. Sono Elif>
<Elif! Che bello sentirti! Come stai?>
<Oggi incomincia la scuola e puoi immaginare i miei impegni. Per il resto, la solita vita di sempre>
<Perché ti sento triste? Dimmi che è solo una mia sensazione>
<No mamma. Non lo è! C'è qualcosa di cui vorrei tanto parlare con te>
<È così grave? Mi spaventi>
<È che...>
<Si sposa nostra figlia? È per questo che ha chiamato?> , sente improvvisamente la voce di suo padre
<Elif ci sei?> , dice poi sua madre dopo il suo silenzio
<Papà è lì?>
<Sì! È accanto a me>
<Perché sta parlando di matrimonio? Non capisco>
<Ecco... Non dovrei dirtelo, ma vista la situazione ... Insomma... Damian ci ha fatto visita qualche giorno fa e ci ha detto una cosa>
<Cosa?>Il cuore della ragazza martella all'impazzata.
<Che ha intenzione di sposarti>
Elif sgrana gli occhi.
<Cosa? Che gli salta in mente?>
Reazione opposta a quella che si aspettavano mamma e papà.
<Elif si può sapere che ti prende? Dovresti essere contenta di questo>
<Contenta dici? Hai ragione! Chi non lo conosce, è normale che lo pensi>
<Io non ti capisco! Puoi essere più chiara?>
<Non sposerò Damian! Sono stata chiara ora? > , risponde nervosamente