<Ok! Rinuncio! Sono nata per insegnare non per fare lo sport> ,ride Elif, alzandosi dall'attrezzo
Sente tutti i muscoli non solo indolenziti ma anche tirare per le ripetute contrazioni con l'esercizio.
Prende la bottiglietta d'acqua e comincia a sorseggiare.
<Posso correggerti?>, risponde lui, avvicinandosi <Cosa?> <Sei nata non per insegnare ma per farmi uscire di matto> , dice con tono provocatorio
Porta gli occhi sul top della ragazza, un po' a destra e un po' a sinistra.
Elif ha capito tutto.
Abbassa lo sguardo e nota i capezzoli turgidi, visibili grazie all'elasticità del top e incrocia le braccia al petto per coprire lo spettacolo.
<Colpa degli sforzi molto probabilmente! È così imbarazzante> , ride e si ritrova racchiusa nelle braccia di Elias , che la stringe e successivamente le lascia baci sul collo.
<Tesoro mio> , sussurra lei <Amore> , sussurra lui in risposta
.............
È stato un bel momento in palestra che sicuramente ricorderanno con sorriso sul volto.
Si sono divisi per docciarsi e vestirsi.
Elif ha terminato prima di Elias a quanto pare, eppure sono sempre le donne a farsi attendere.
Così dicono...
Titubante, si "azzarda" ad entrare negli spogliatoi maschili, ma prima che possa pronunciare il suo nome, sente la voce di Elias.
"Con chi sta parlando?" Pensa.
Si avvicina a passo lento e possibilmente silenzioso, per non farsi scoprire.
Non è una situazione che le piace.
Origliare è da sempre un'azione cattiva che possiamo fare verso un'altra persona, ma quando ha sentito il tono di Elias, così ballerino, ha sentito l'ansia salire lentamente.
Sembra preoccupato.
Non lo sente più parlare.
Forse sta ascoltando chi c'è dall'altra parte o forse ha chiuso la chiamata.
Per accertarsene,si affaccia lentamente per poterlo vedere.
È ancora al telefono .
Ora è curiosa di ascoltare quello che andrà a rispondere.
<Che significa che mi devo presentare in ospedale? Non mi hai detto che i valori sono tutti nella norma?>
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