Elif ha appena lasciato l'appartamento di Elias.
Mentre raggiunge la macchina non fa altro che guardarsi attorno.
Non può nascondere l'ansia di trovarsi Damian da qualche parte dietro di lei.
Tutto sembra essere tranquillo.
Entra in macchina e accende subito il motore.
Non vede l'ora di mettersi in marcia.
Raggiunge cosa di Jake, senza mai aver tolto gli occhi dagli specchietti laterali, ma soprattutto a quello retrovisore.
Parcheggia la macchina e scende.
"Mi è andata bene".
Apre la porta ed entra nell'appartamento subito, rendendosi conto di essere sola dopo aver chiamato suo fratello e ricevuto zero risposta.
Non appena entra in cucina e accede la luce, si accorge di non essere sola in realtà.
Damian è lì, seduto al tavolo, mentre batte i polpastrelli sul ripiano del tavolo.
<Ben tornata Elif! Ti stavo aspettando>
Il cuore della ragazza martella all'impazzata.
Non c'è bisogno nemmeno di chiedergli come abbia fatto ad entrare.
Sa che Damian quando vuole ottenere qualcosa,trova sempre un modo.
<Dov'è mio fratello?> , chiedi agitata
<E lo chiedi a me?>
<Sei tu qui il bastardo dentro casa sua>
<E va bene... Mi hai sgamato! Tuo fratello dorme come un angioletto nella sua camera. Se non erro, mi ha detto di aver preso qualcosa che gli avrebbe rassicurato il sonno per lunghe ore. Gentile da parte sua! Così abbiamo modo io e te di passare del tempo insieme>Elif sente l'ansia aumentare.
Damian sembra fuori controllo.
<Che stai dicendo? Sei stato tu a dargli qualcosa! Jake non lo avrebbe fatto> , alza la voce, puntandogli il dito
<Calma Elif! Sono qui perché voglio parlare con te>
<Non abbiamo nulla da dirci! Ora sparisci per favore!>
<Altrimenti cosa?>
<Chiamo la polizia> ,prende il telefono ma Damian glielo toglie in poche mosse<Batteria al tre per cento! A momenti si spegne! Pensa che sfortuna> , scoppia a ridere.
<E comunque... Ho il comando della polizia! Lo hai dimenticato?>
Cerca di incuterle ansia.
<Per favore! Vattene> ,lo supplica
<Dobbiamo parlare> , risponde rigido, lanciando il telefono sul divano
Ad un tratto Elif pensa di agire diversamente.
Lo prenderà con le buone.
Magari con le maniere forti, le cose peggiorano inevitabilmente.
<Va bene! Parliamo! Ma prima devi promettermi una cosa>
<Cosa?>
<Che andrai via subito dopo>Lui annuisce appena.
Si siedono sul divano.
Elif lascia tanta distanza tra loro, ma Damian si avvicina di poco.
<Ho bisogno di sistemare le cose con te> , dice lui, aprendo il discorso
<Non c'è nulla da sistemare. È troppo tardi per questo! Ma non è tardi per lasciarci come due persone che si sono amate in passato>
<Io ti amo ancora e non ho nessuna voglia di lasciarti andare! Appartieni a me> ,si punta il dito
<Una donna non deve appartenere! È questo il punto! Non siamo oggetti!>
<Elif ti ho chiesto scusa per averti alzato le mani!>
<Non riesco più a guardarti come un tempo, Damian! Ero tanto innamorata di te! Tu eri un'altra persona>
<Sono ancora io ... Ma nell'ultimo periodo ho avvertito sempre più questa paura di perderti>
<E lasciandomi lividi sul corpo hai pensato di tenermi ancora di più legata a te? Mi dispiace! Quando ti guardo negli occhi vedo tutto quello che non voglio>