Elif è appena arrivata a casa di Elias.
Gli ha promesso che si sarebbe presa cura di Jamie e della casa.
Taylor si occupa della gran parte delle cose, come ad esempio fare la spesa, accompagnarla e prenderla da scuola.
Per il resto , se ne occupa Elif.
Come ad esempio portarla dal suo papà in ospedale.
Le hanno detto che Elias subirà un intervento al ginocchio per un problema stupido al menisco.
<Jamie> , dice , non appena entrata nell'appartamento
Taylor non appena sente la sua voce,la raggiunge.
<Ciao> , le dice subito
<Ciao. Dov'è Jamie?> , risponde Elif
<È nella sua camera a preparare lo zaino. Perché sei qui?>
<Come perché? Hai parlato con Elias ieri al telefono o sbaglio?>
<Sì, ma non sapevo avessi una chiave dell'appartamento>
<Ho le sue chiavi per la precisione. Sono qui perché me l'ha chiesto lui. Vado da Jamie> , dice e prende a camminareTra le due non corre buon sangue.
Elif ha capito che questa tata è interessata ad Elias.
Lo ha capito per via dei messaggi che gli ha mandato, e ne ha avuto conferma ora davanti alla sua irritazione per la sua presenza in casa.Elif bussa alla porta della camera di Jamie e dopo aver avuto il consenso per entrare , lo fa a piccoli passi .
<Ciao tesoro> , dice e prova a sorriderle per incoraggiarla
<Ciao Elif> , sorride anche leiPiccolo progresso.
Elif le ha esternato il suo desiderio di essere chiamata solo "Elif" e non "maestra Elif".
Jamie si è mostrata tranquilla su questo aspetto.
Ha capito che tra Elif e il suo papà c'è molto di più di quello che loro le fanno capire.
Ma non ha nessun interesse di intromettersi nella vita degli adulti.
<Allora? Vuoi andare a scuola?> , le chiede
<Papà ha l'intervento nel pomeriggio,non è così?>
<Esatto, tesoro.>
<Allora vado a scuola e poi mi faccio accompagnare in ospedale da Taylor. Posso vederlo vero?>
<Jamie, forse è meglio che tu venga domani in ospedale. Non sarà un intervento facile per lui e sicuramente non avrai modo di accedere perché lo terranno in osservazione e si farà troppo tardi per te. >
<Ma io voglio vederlo> , risponde triste
<Ti prometto che ti faccio parlare al telefono con lui non appena se la sentirà. Ma è meglio per te vederlo domani. Ti darà più soddisfazione>Jamie annuisce.
<Mi manca papà... Perché proprio a lui?>
<Tesoro il punto è che non decidiamo noi . Quando qualcosa di cattivo ci attacca dobbiamo solo dimostrare che abbiamo le forze per combattere. E ti assicuro che papà ne ha tantissime> ,le sorride
<Io ho solo lui. I miei nonni paterni sono vecchi e non li vedo mai per questo motivo...>
<In che senso sono vecchi e non li vedi per questo motivo?>
<I miei nonni vivono a Boston. Non ci vediamo quasi mai per questo motivo e poi sono anziani>
<Anziani? Quanti anni hanno?>
<Nonna Maya settantuno e nonno Fred settatrè>Sono veramente grandi per essere genitori di un ragazzo di trentasette anni. Ma non conosce la storia. perché in realtà ce ne sarebbe una.
<Capisco. Grazie Jamie per avermi aggiornata sui tuoi nonni.>
<Verranno a trovare papà?>
<Oh, non lo so tesoro. Papà non ha voluto nemmeno informarli per non preoccuparli. Ora capisco il perché>