Elif ha chiesto ad Elias di vedersi la sera, invitandolo nella villa dei suoi genitori in periferia.
Una villa ereditata dai nonni, ma è disabitata perché hanno scelto di vivere in città in un comune appartamento.
Ha organizzato tutto alla perfezione, assumendo per una serata il cuoco, un cameriere e una donna di servizio che ha appena fatto accomodare Elias nel salone.
Un Elias che si guarda attorno, valutando l'ambiente e trarre la conclusione che Elif è cresciuta in una famiglia benestante ma che non se n'è mai vantata.
Inoltre svolge un comune mestiere che la rende speciale davanti ai suoi occhi, visto che a che fare con i bambini.
Bambini che la reputano un "angelo" sceso sulla terra.
È ansioso.
È la prima volta che Elif organizza qualcosa per loro.
Di solito è lui che ha mosso le carte nella loro relazione.
<Buonasera tesoro mio> , è la voce di Elif
È alle sue spalle.
Non ha perso l'occasione di osservarlo per intero, sentendo ogni senso accendersi.
Le fa perdere la ragione.
Le ricorda quanto sia bello sentirsi "donna".
Elias si gira e stessa cosa anche per lui.
Si perde nella bellezza della mora.
Il vestito è molto semplice, color panna.
Mostra l'intera schiena, grazie alla scollatura a goccia.
Ha raccolto i capelli in uno chignon e calzato orecchini a cerchio color oro per risaltare il tutto.
<Sei bellissima Elif>, dice subito Elias
<Solo bellissima?> , si avvicina
<Anche raggiante... Tanto> , continua
<Ora ti spiego tutto,ma prima ho bisogno di chiarire una cosa con te. Mi scuso se ti ho chiesto di non portare Jamie,ma questa è la nostra serata. Ho bisogno di sistemare le cose tra noi e per farlo, dobbiamo esserci solo io e te>
<Non è un problema! Jamie non sa che sono qui. Le ho detto che ho avuto un problema di lavoro. È in compagnia della tata ora >
<Ti prometto che dopo stasera, saremo una sola cosa noi tre> , dice poi, spingendosi tanto con le affermazioniAnche Elias ne è meravigliato.
<Elif posso chiederti una cosa?> ,si gratta la fronte
<Certo> , gli sorride, prendendolo poi per manoLo fa accomodare al tavolo e subito accende le candele al centro.