CAPITOLO SETTANTACINQUESIMO

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Charlie mi mancava da morire. Ma quella sera, del ballo, non ne volevo sapere nulla.
Pensavo così tanto a Michael, al fatto dei modi di lasciare. Avevo paura che di Charlie mi accadesse una cosa che magari al ballo, mi avrebbe fatto soffrire tantissimo. Tutti quei dubbi che mi avevano detto. Michael, poi, mi chiamò.

《Stasera vieni?》

《No. Penso proprio di no.》

《Mi dispiace, volevo ballare con te stasera.》disse atterrito.

《Non verrò. Scusami.》

Mi sedetti davanti alla scrivania con lo specchio, e mi guardai bene. Presi la spazzola e iniziai a snodarmi i capelli.

《Charleen?》mi chiese Christian attirando la mia attenzione.

《Sì?》gli risposi.

《Che fai? Sono le sei, mancano due ore al ballo e tu non ti stai preparando. Mi sembra strano, ci hai lavorato così tanto.》

《Si, ci ho lavorato molto, ma solo perché l'ho fatto non significa che ci deva andare per forza.》

《Senti, visto che tu non ci saresti stata, avevo deciso di vedere un film con Jive. Tra un qualche minuto dovrebbe venire, magari vi lascio un po' sole in modo che ti faccia cambiare idea. Che ne pensi?》

Il campanello suonò.

《Eccola. Falla entrare.》sorrisi, con un po' di stanchezza.

Lui la fece entrare in camera e lei chiuse la porta a chiave. Portava con lei un pacco enorme, lo posò, si sedette sul letto e iniziò a parlarmi.

《Charleen, che hai?》mi chiese.

《Non voglio andare al ballo.》

《Sei sicura?》

《Sì, ho tantissima voglia di andarci, ma ho paura di non vedere tuo fratello. Ho quella paura di essere stata illusa, di non vederlo mai pi..》dissi con le mani incrociate in vena di lacrime con la testa abbassata.
Lei si avvicinò, mise la sua mano sopra le mie e mi alzò la faccia asciugandomi le lacrime.

《Hey, calma.》mi disse molto dolcemente.《Io non so quale sarà la scelta di Charlie, ma tu non ti devi rovinare la sera per lui.》
Sì alzò prese una sedia e si sedette davanti a me.
《Stasera, mio fratello è un ragazzo qualunque. Io mi comporterò imparzialmente, nel senso che Charlie sarà per me un semplice ragazzo.》

《Okay.》sussurrai.

《Allora, tu hai paura di non vederlo. Ma non rovinarti la serata, Christian mi ha detto che ci hai lavorato così tanto. Senti Charleen, io non so se verrà o non verrà, ma tu vacci lo stesso. Tu tenta. Tenta l'impossibile. E poi che ti frega se non viene, hai Michael. Una volta sono uscita, con Christian, Michael e delle amiche...Michael è stupendo! Parla di te in continuazione, ti ama moltissimo. Ora Charston non c'è, non puoi stare male per persone che non ci sono più. Devi essere felice per le persone che ci sono. Qui. Per te.》

Non sapevo che dire, io contavo troppo su persone che non c'erano. Jive aveva ragione.
Lei si alzò pensando di aver fallito, pensando che non mi aveva convinto. Si alzò, voleva arrendersi. Andò verso la finestra, cercava qualcosa. La guardai, strinse i pugni, respirò profondo e mi guardò decisa.

《Vuoi andare al ballo?》

《E che ballo sia.》dissi decisa, e incolpa.

《Mettiamoci al lavoro, allora.》

NON SONO ALL'ALTEZZA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora