CAPITOLO CINQUANTASEIESIMO

204 19 0
                                    

Mi staccai da lui, mi resi conto che bastardata era.

《Hai sempre evitato i miei baci, e ora che non c'è Charston, mi baci?》disse con aria arrogante, decisa, ma felice.

《Non ci hai visto nessuno, vero?》dissi preoccupata.

Stava per fare cenno di si, ma lo interruppe. Indicò la porta, e vidi Vaniglie perplessa.

《Vaniglie non dire nulla a Charlie.》la supplicai.

《Tu hai baciato Michael?!》disse preoccupata.《Oh mio Dio!》disse mentre scappava velocemente le scale.
Michael la raggiunse e ci parlò.

《Non dire a nessuno questa storia del bacio.》disse bloccandole il polso.

《Ma...tu...lei...》

《Vaniglie!》insistette.

《Okay.》disse liberandosi e scappando via.

Lui risalì.

《Scusala.》

《Vedo che la conosci bene, non si è mai arresa per nessuno.》

《Ho i miei modi.》disse sorridendo.

《Tu nascondi qualcosa.》dissi insospettita.

《Forse.》mi fece l'occhiolino, mi sorrise e se ne andò.
Dopo un pò scesi anche io. Per oggi la scuola era finita così decisi di andare a trovare Charlie.
Ormai avevo la patente e potevo girovagare con la mia Peugeot blu.
Appena arrivai, vidi un palazzo monotono, una specie di casa in linea nera immenso ricoperto da finestre di vetro nere.
Entrai e appena dentro c'era il portiere in uniforme che conversava con un uomo in smoking.

《Ehm, scusi signore...》dissi con timidezza.

《Salve signorina, desidera?》

《Vorrei sapere dove si trova Charston Domini.》

《Scusi signorina, cosa vuole da lui?》mi ribattè.

《Sarà una di quelle fan scatenate che gli vanno appresso.》si aggiunse il signore in smoking ridendo.

《No, no. Sono Charleen Capitols.》

《Ah, Charleen Capitols. La famosa Charleen Capitols.》mi rispose il signore.《Charston mi parla di te. So che non vi vedete molto ulimamente. Salve, io sono Miguel. Sono l'autista.》

《Si, anche lui mi parla di voi.》gli risposi.

《Dai su Dave, dalle un Pass e falla entrare.》disse al portiere.

《Ecco signorina, sono le 13. Dovrà riportarmelo alle 17. Settore 4, il padiglione dove c'è l'icona di una telecamera.》disse il portiere.

《Okay, grazie signore.》

Il Pass era una carta plastificata bianca e sopra c'era la scritta degli studi: "New artist studios". Mi sentivo figa in un certo senso.
C'erano diversi settori e in ogni settore c'erano tantissimi padiglioni.
Il settore della musica, diviso in canto o strumento; il settore del ballo, diviso in tutte le danze possibili, quello di recitazione, quello di arte e tanto altro.
All'inizio mi persi, ma alla fine trovai la strada. Durante la mia camminata, c'erano poster e poster di una ragazza bruna con gli occhi verdi con chiazze azzurre, cavolo, era bellissima.
Entrai nel settore della recitazione. C'erano varie stanze, ognuna con la sua icona. Quella dei trucchi, quella dei vestiti, quella comune, quella di regia. Notai una stanza con l'icona diversa di una stella con scritto dentro "Stars". Decisi di darci un'occhiata, erano tutti i camerini degli attori. Cercai quello di Charlie, gli avevo portato un pò di bignè visto che lui li amava.
Era come entrare nel camerino di una star famosissima, tutto oro e rosso. Era una sensazione fortissima, beato lui.
Poggiai i bignè sul tavolo, posai la giacca e uscii. Appena chiusi la porta vidi un camerino con su scritto CHANTELLE BURNIN, era il nome di quella modella che stava nei poster.

Aprii con calma la porta in cui si girava.
Vidi Charlie che recitava con un altro ragazzo davanti a un telone verde.

《E glielo dirai ad Anna?》disse.

《Jack, non ne sono sicuro.》

《Amico, non si vive nei dubbi.》cercò qualcosa tra i macchinari. Mi vide, sorrise e continuò a recitare.《Guardami, io sto bene.》

《E come va con Jane?》

《Bene, tutto liscio.》

《Stop!》disse intromettendosi il regista.《Charlie, vedo che quest'ultima parte l'hai fatta molto bene. Metti questa energia anche nelle altre parti. Dopo le rifacciamo, pausa!》

Andai in contro a Charlie per salutarlo, ero felicissima.

《Questo è un paradiso!》gli dissi.

《Un paradiso un pò scocciante allora.》

《Ti amo.》Lo baciai.

《Sei tu la ragazza che rende questo posto un paradiso.》

《Charston! Chi è questa Giulietta.》disse il regista vedendoci.

《Ah, lei è..》

《La ragazza che ha chiamato alle quattro di mattina una settimana fa.》dissi.

《Ah, scusami ancora. Charston arriva la tua Jane.》

Era Chantelle, aveva un jeans bucato attillato e un top nel quale si scorgevano due cocomeri enormi. Abbracciò Charlie come se fosse il SUO ragazzo.
Giuro in quel momento potevo uccidere chiunque.

NON SONO ALL'ALTEZZA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora