CAPITOLO TRENTACINQUESIMO

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Entrò il prof Steller.

《Ah, salve signorina Capitols. Si è ripresa dalle sue gesta?》

《Abbastanza prof.》

《Abbastanza? Ts, non mi basta un "abbastanza". Scriva un tema dalle tre o cinque pagine sul fatto del suo gesto, cosa ha fatto durante la sospensione e cosa ha intenzione di fare ora che ha capito. Cominci ora. Venti minuti di tempo.》mi disse il prof.《La classe intanto segua con me.》

Iniziai a scrivere accartocciando più volte dei fogli.

"Non volevo farlo apposta. Non volevo proprio farlo. Se sapeste la verità. Beh, l'ho colpito, si, alla faccia. Ma la mia intenzione non era quella di stenderlo a terra. La mia intenzione era di proteggermi da lui. Finchè il vicepreside arrivò. Non sapevo che dire. Ero come bloccata. Mi portò nel suo ufficio. Nulla. Il silenzio totale. Non aprii la bocca. Mi disse che dovevo prendere tre giorni. Allora ho aspettato mio fratello e sono tornata a casa. Non volevo mancare sopratutto per i provini di Romeo e Giulietta. E penso neanche che abbiano gia preso la parte. Non volevo passare a questo atto di violenza. Anche se Michael mi aveva gia fatto un torto mesi fa. Me ne sono pentita. Ma l'ho fatto per il bene di una persona.
Sono andata in un luogo che mi sono dimenticata. Che ho proprio tolto dalla mia testa. E Christian ora sta iniziando a farmi scoprire tutto quello che ho lasciato in disparte. Poi siamo andati a Clermont-Ferrand, a trovare la zia. In questi due giorni ho scoperto che della mia famiglia ne sapevo che un ottavo e nulla piu. Ora magari so due ottavi. Ma basta. Penso che devo scoprirne di piu e che nulla mi fermerà perche devo scoprire quello che mi è nascosto tutt'ora. Ho pensato a lungo sull'errore che ho commesso e so che non oserò piu alzare le mani. Sia a persone che amo e di cui mi fido, sia a gente che non sopporto, ma approvo nella mia vita."

Continuai ancora e finì un'ora. Il prof mi ritirò il compito e uscii dalla classe quando la campanella suonò. Charlie mi raggiunse.

《Andiamo da Poichetoi?》

《Si, ma posso sapere chi farà Giulietta?》

《Vedrai, ma non è nessuno di importante.》

Arrivammo in teatro. E arrivò anche il prof.

《Ragazzi iniziamo tutti con le prove!》

《Prof, potrei fare l'audizione per Giulietta?》

《Mi dispiace Charleen, ma c'è già Vaniglie.》

Ah, che nervi.

《Si, ma posso almeno provare?》

《Pazienza, non si batte la tua testardaggine. Vai pure.》

Mi alzai e salii sul palco. Cosi iniziai a ripetere la battuta finale di Giulietta.

《L'immaginazione,
piu' ricca di sostanza che
di parole, orgogliosa della
sua essenza piu' che di
abbellimenti esteriori: solo
i poveri possono contare le
proprie ricchezze ,ma il mio
amore e' giunto ad un tale
livello,che io non posso
contare neanche la meta'
delle mie ricchezze.
Occhi, guardatela per l'ultima volta,
braccia, stringetela nell'ultimo
abbraccio, o labbra, voi, porta del
respiro, con un bacio puro suggellate
un patto senza tempo con la morte
che porta via ogni cosa.
Vieni, amaro conduttore, vieni,
disgustante giuda!...Bevo al mio amore!
O onesto speziale!
il tuo veleno e' rapido,e cosi' ,con un
bacio,io muoio.》

Vidi il prof che tratteneva le lacrime. Allora si alzò in piedi e iniziò ad applaudire.

《Sei stata stupenda. Veramente, ma veramente brava. Mi dispiace che Vaniglie abbia già preso il tuo posto. Sarà per un'altra volta. Farai la sostituta.》

《Mh. Okay.》dissi mentre tornavo al posto un po scoraggiata.

《Iniziamo le prove ragazzi!》

Tutti si muovevano, si scatenavano e recitavano mentre io mi attaccavo e guardavo dal pubblico. Vedevo Vaniglie che vaneggiava sul palco e che a volte mi guardava del tipo "Sto recitando con il tuo ragazzo e lo bacierò, non sei gelosa?". Aspettavo li che finisse la lezione ogni volta, ogni singolo minuto vedevo Charlie e Vaniglie che si abbracciavano, che sorridevano, che facevano finta di amarsi.
Nervi.

NON SONO ALL'ALTEZZA [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora