10 CAPITOLO Due di picche
Un fisico da sballo.
Due occhi dal colore cangiante tra l'azzurro e il verde acqua, che sfidavano ogni descrizione.
Il parallelo col mare o con il cielo sarebbe stato banale, per due occhi così.
Un cervello di prim'ordine, ma... soprattutto un grande cuore.
Ora Valentina ne aveva la prova.
Lui s'era mostrato di una sensibilità non così frequente tra gli uomini, specialmente tra quelli molto affascinanti com'era Mattia, abituati a vedersi cadere ai piedi le donne, anche quelle molto più giovani di loro.
Avrebbe potuto facilmente, senza troppo impegno, avere a disposizione quella carne fresca e bella, ma era evidente che Mattia Ravetti era più profondo di così.
Oh certo, Valentina non credeva che fosse un santo che avesse abiurato la carne, ma di sicuro, se avesse cercato qualcosa di serio, si sarebbe comportato da gentiluomo.
E lui era un gentiluomo!Mattia...
No, Valentina! Non Mattia! Professor Ravetti!
Mentre stavano tornando in classe, aggrappate l'una all'altra come il gatto con la volpe, Jessica notò l'aria sognante dell'amica.
-Ehi... Vale... ci sei?-
Valentina d'un tratto si scosse.
-Sì, sì, ci sono! Come stai, Jess?-
Gli occhi della biondina erano ancora molto arrossati.
-Ho passato mattinate migliori. I maschi pensano solo a quello, sono tutti degli stronzi!- Sentenziò, carica di veleno.
-No, non tutti, Jess! Jacopo ti ha difeso. Si è preso le botte da quel verme di Crollo, per farlo!-
Soffiandosi il naso e asciugandosi un'ultima lacrima, Jessica sorrise. -Hai ragione. Ci sono anche quelli decenti. Jacopo, per esempio... lo so che ha una cotta mostruosa per me, ma...-
-Tu non lo ricambi. Non è così?-
-Io...mi dispiace davvero, ma no. Non provo niente per lui, se non un enorme affetto! Jacopo per me è solo un amico!-
Valentina fece una risatina sommessa -"Amor ch'a nullo amato amar perdona...." Dio che stronzata!-
-E la vuoi sapere la cosa incredibile?- le disse ad un tratto Jessica, mentre passeggiavano lentamente lungo il corridoio praticamente deserto, a metà ora.
-Spara.-
-Io... io... ci avevo quasi fatto un pensierino, su quello stronzo di Crollo!-
Valentina prese le mani alla sua amica e se le portò al cuore.
-Jess...tutte noi abbiamo fatto un pensierino su Crollo! La sua bellezza è pari alla sua stronzaggine! Non ti sentire una povera stupida per questo! Lui lo sa di essere un figo da paura, è per questo che le donne le tratta così. Dà per scontato che nessuna gli dirà mai di no, e che considererà un privilegio se lui allunga le sue zampacce su di lei!-
-Già...mezza scuola glie l'ha già data!- Ridacchiò ora Jessica, visibilmente più sollevata.
-Tranne noi due e... ah, già! la Suora!-
-Povera Irene! Credi che vincerà anche quest'anno la palma della più cessa della classe?-
-Ormai c'è abbonata! Credo non le faccia più né caldo né freddo...-
-Questo lo pensi tu! Sotto la scorza di quella che non la tocca niente e nessuno, secondo me le dispiace!-
-Può essere... io non l'ho mai capita, quella! Ho provato a farci amicizia, vedendo che è sempre isolata, ma è come parlare col muro! Sembra che non le importi nulla di stringere legami con qualcuno! Ma ora vieni! Non facciamo aspettare troppo Mattia!-
Jessica sorrise maliziosa all'amica.-...Mattia?-
-Il professor Ravetti!- Rettificò prontamente Valentina, arrossendo violentemente.
-Ahi ahi ahi...- commentò con tono ambiguo la biondina.-Qui la cosa comincia a diventar grave...-
-Che vuol dire "ahi ahi ahi"? Non farti venire in mente cose stupide, Jess!- fece stizzita Valentina.
-A quali cose stupide alludi?-
-Hai capito benissimo! E ora entriamo!-°°°
Si erano fatte le tredici e trenta troppo presto, maledizione, pensò Mattia sentendo l'ultima campanella.
Invece di affrettarsi, come al solito, infilando veloce il giubbotto e prendendo la sua borsa in tessuto a tracolla, si stava rivestendo per uscire da scuola con gesti volutamente lenti.
La rissa gli aveva distolto i pensieri dall'appuntamento con la preside Pirazzini, destandogli non poche preoccupazioni, e ora sopportare per l'intera durata di un pranzo i fastidiosi cinguettii di quella bimbaminkia troppo cresciuta sarebbe stata la batosta finale di una giornata per nulla gradevole.
Il suo cervello era un mulinello che macinava alla velocità della luce tutte le possibili soluzioni per far sì che quel pranzo rimanesse un episodio unico, non ripetibile, e questo senza ferire nell'orgoglio la gatta in calore.
L'istinto gli suggeriva che Melania Pirazzini arrabbiata sul serio non fosse un soggetto esattamente facile da gestire. Come si dice... il potere logora chi non ce l'ha! Che poi chissà come c'era arrivata ad occupare quell'incarico prestigioso... Mattia un paio di idee ce le aveva, eccome!
Poi concluse che era inutile pensare troppo, avrebbe improvvisato a seconda della piega assunta dalla conversazione.
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An afternoon Love (Ti amo, professore)
Chick-LitQuando tu hai quarantasei anni, sei ancora estremamente attraente, e la ragazza che desideri e che ti desidera nemmeno diciotto. Quando sai che cedere ai vostri sentimenti reciproci è tremendamente sbagliato, non solo per la differenza d'età, ma sop...