34 CAPITOLO
San Valentino
L'amore era nell'aria un po' per tutti, quindi... viva la ricorrenza di S. Valentino, che si stava avvicinando a grandi passi. Ma mentre per Jessica e Tobia, e Jacopo con Irene era una prospettiva gioiosa il poter festeggiare alla luce del sole quel giorno così speciale accanto alla persona amata, non era così per Mattia e la sua studentessa preferita.
In classe era un continuo lanciarsi sguardi sfuggenti, uno stare continuamente in guardia a non tradire, col tono della voce, l'affetto per l'altro; in corridoio al massimo si concedevano uno sfiorarsi per caso, mascherandolo sempre come disattenzione, e stando attenti a non far capitare queste "disattenzioni" troppo di frequente.
Ma se il tempo a scuola era un calvario, avendo per alcune ore l'oggetto del proprio amore sotto gli occhi e non potergli neppure sorridere, la sera Vale e Mattia si rifacevano alla grande, perché proprio avevano un bisogno folle l'una dell'altro.
Non era solo sesso, era veramente una comunione di anime. Era bellissimo, dopo aver fatto l'amore in maniera così appassionata, declamare qualche verso dei poeti che amavano di più, e chi recitava il componimento di turno poteva star sicuro che l'altro lo conoscesse.
Ogni parola un bacio, un sorriso, una carezza; guardare l'altro negli occhi pieni d'amore e sentirsi come a casa. E poi ricominciare a far l'amore finché Morfeo, pietoso, non li reclamasse.
Se ti guardo negli occhi,
svanisce ogni mia pena, ogni tormento;
se ti bacio la bocca,
perfettamente sano ecco divento
Se mi appoggio al tuo seno,
discende in me come un divino incanto;
ma se mi dici: "Io t'amo",
frenar non posso, ahimè, l'amaro pianto.Recitò una sera Mattia, mentre Vale aveva la testa appoggiata al suo cuore, e lui le carezzava i lunghi e morbidi capelli bruni. Era così confortante ascoltare il ritmico battere del cuore del suo uomo, e ogni tanto deporre un bacio su quel petto ampio e muscoloso.
La ragazza sollevò la testa e sorrise. -Questa è facile: è Heinrich Heine! Va a fare media la mia risposta, professore?-
Mattia rise piano. -Temo di no, mia piccola ninfa. Ma è sempre molto gratificante sapere che sei sulla mia stessa lunghezza d'onda. Tu non sai cosa conta questo per me, Vale... davvero!-
Lui si era quasi commosso, mentre le diceva ciò.
La ragazza lo carezzò piano sulla barba ben curata e così sexy: -Te l'ho detto Mattia... siamo anime gemelle! Ci siamo ritrovati in modo fortunoso nel liceo di questo paese, dopo chissà quanti secoli spesi a rincorrerci... Era giocoforza finire insieme! Perché non mi vuoi credere?-
-Comincerò a farlo...-
Lei ridacchiò contenta. -Sarebbe ora, eh!-
L'uomo guardò brevemente il soffitto, come per trarre nuovamente ispirazione, e ricominciò a declamare:
E apro gli occhi ancora su di te, acqua di fonte,
nient'altro mi disseta;
azzurro cielo estivo, tenace primula,
che dalla neve sbuchi,
a ferirmi lo sguardo e mortalmente il cuore.
Non vi sono catene più robuste, non acciaio
che più delle tue braccia mi faccian prigioniero;
non lame più crudeli
dei tuoi occhi non più volti verso me.
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An afternoon Love (Ti amo, professore)
Literatura FemininaQuando tu hai quarantasei anni, sei ancora estremamente attraente, e la ragazza che desideri e che ti desidera nemmeno diciotto. Quando sai che cedere ai vostri sentimenti reciproci è tremendamente sbagliato, non solo per la differenza d'età, ma sop...