Sei sicura di volere me?

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36 CAPITOLO

Sei sicura di volere me?

Valentina tentò disperatamente di nascondersi in mezzo al piccolo drappello di persone in coda con loro. Si spalmò praticamente tipo prosciutto di un sandwich tra Tobia e Jessica.

-Cavolo, che c'è, Vale? Non ti reggi sugli anfibi tacco tre?-

-Dietro di noi. Guarda chi c'è, ma cerca di farlo senza farti notare!-

Jess si voltò leggermente.

-MERDA!- Sussurrò a denti stretti.

-Già. Merda!- Confermò Valentina, facendosi piccola tra i due amici.

-Oh, cazzo! Raga, questa è sfiga, sfiga coi fiocchi!- Rincarò la dose Tobia, cercando di fare da paravento alle due ragazze.

-Ma che sta succedendo?- Cercò di informarsi Laurent notando tutta quella concitazione tra i suoi compagni. -È appena entrato il fidanzato di Valentina, con un suo amico! E lei non gli ha detto niente che sarebbe uscita con noi!- Gli spiegò sottovoce sua cugina.

-Ma chi sarebbe?-

-Quell'uomo alto, coi capelli biondo scuri mossi, il cappotto nero tre quarti e la sciarpa grigia!-

Laurent cercò di inquadrarlo. -Ma... parlate di quel vecchio laggiù in fondo?- Chiese, stupito.

Valentina si accigliò. -Non è vecchio, per tua informazione!-

-Allora... grandicello?-

-Zitti, ai termini appropriati ci pensiamo dopo! Dividiamoci, piuttosto, Toby, allontanati da noi con mio cugino!- propose pragmatica Jessica, prendendo a braccetto Vale e cercando di allontanarsi dai due ragazzi.

Ma per quello, scoprirono subito che era troppo tardi. Per loro sfortuna, Mattia Ravetti aveva occhio veloce e cervello ancor più rapido.

Lo videro avvicinarsi a grandi falcate verso di loro.

Valentina si fece color magenta, e tentò invano di nascondersi.

-Oh, buonasera, prof! Anche lei ha ceduto al fascino degli zombies, eh?- Cercò di salutarlo con spirito e disinvoltura Tobia, visto che gli altri tre erano ammutoliti. Valentina, specialmente, stava guardando dritto davanti a sé, non poteva davvero farcela a sostenere lo sguardo del suo uomo, che, invece la stava letteralmente fagocitando con gli occhi, ma sempre con un grande sorriso ben stampato sulle labbra.

-Buonasera, ragazzi... Eh, sì... chi l'avrebbe mai detto? Anche a noi professori severi e un po' anzianotti piacciono queste schifezze da teen-ager... Ah, ma anche le due signorine, vedo, apprezzano il genere... strano, molto strano! Fortibuoni, specialmente lei... non la facevo tipo da zombie!-

A Mattia era facile far fronte alla situazione, dissimulando i suoi veri sentimenti di quell'attimo: con l'età aveva ben imparato a destreggiarsi in tale pratica, ma la povera Valentina avrebbe voluto letteralmente sparire in uno sbuffo di fumo.

-Ah,sì, buonasera, professore... io... mi son trovata qui per caso... per fare compagnia a Jessica, più che per il film...- balbettò penosamente, mentre Laurent la osservava con un risolino ironico. Jess, invece, era dispiaciuta per lei e si sentiva terribilmente in colpa: se ora Vale era nei guai, era solo colpa sua. Maledetto quel suo caratteraccio che l'aveva portata ad arrabbiarsi con la sua amica quando lei le aveva detto che non sarebbe venuta. Lo aveva preso come un dispetto, e invece era solo prudenza... e rispetto verso Mattia.

-Sì, è bello che lei faccia compagnia alla sua amica, Fortibuoni... e agli amici della sua amica! - Precisò in modo amabile l'uomo, sempre con un sorriso smagliante in volto, poi si accomiatò augurando loro buon divertimento.

An afternoon Love  (Ti amo, professore)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora