37 CAPITOLO
Un'amicizia da 30 euro
Valentina guardava fuori dalla finestra dell'aula, gli occhi persi in quel cielo azzurro come gli occhi del suo professore.
Come amava quella sua gelosia! Non era una gelosia né violenta né crudele, ma possessiva quel tanto che bastava a farle capire quanto importante fosse lei per lui.
E viceversa.
Si era comportata come una bambina, mentendogli, e all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, gli fu chiara la profondità dell'abisso che li separava.
Ma lei avrebbe fatto di tutto per colmarlo; benché fosse così giovane e fosse la sua prima storia importante, Valentina sapeva molto bene che quello era l'uomo della sua vita, e non c'era posto al suo fianco per un'altra persona che non fosse lui. Questo le era chiaro fin da pochi giorni dopo che l'aveva conosciuto, da quando aveva fatto quel discorso a Tobia. In quei momenti Mattia Ravetti le era entrato nel cuore, ed era sicura che non ne sarebbe più uscito.
-...allora, Fortibuoni? Me la risolve questa equazione logaritmica o no?-
La voce stridula di Pelagatti la stava riportando alla realtà.
Sì udì un ridacchiare soffocato da parte di qualche suo compagno, la secchiona s'era distratta.
Solo ora vide Jessica farle dei cenni disperati per richiamarla dal suo mondo popolato di unicorni rosa, lei neppure si era resa conto di essere stata chiamata alla lavagna dal prof. di matematica.
Con molto aplomb, la ragazza andò alla lavagna ed eseguì l'esercizio richiestole dal professore: i due termini dell'equazione erano di diversa base e di uguale argomento, quindi bisognava far sì che avessero la stessa base per poter eseguire il calcolo. Per fortuna aveva una solida preparazione, e non poteva certo essere un attimo di distrazione ad inficiare la sua ottima resa scolastica.
-Molto bene, Fortibuoni... però lasci che le dica che lei, ultimamente, mi sembra molto sulle nuvole.
Cos'è, la primavera che si sta avvicinando? È innamorata, per caso?-La povera Vale diventò fucsia, mentre Tobia e Jessica la stavano guardando con un amichevole sogghigno e gli altri si davano gomitate a tutto spiano. Fortuna che non sapevano. Magari immaginavano che potesse avere una storia, ma era ragionevolmente certa che non avessero la più pallida idea con chi, per fortuna.
Ma a fine maggio, fosse caduto anche il cielo, avrebbe urlato a tutti il suo amore.
Nessuno avrebbe potuto far niente al suo Mattia, quando lei fosse stata finalmente maggiorenne, e che storcessero pure il naso quanto gli pareva, se gli piaceva farlo!
Tornò a posto dopo aver dato l'ennesima prova della sua versatilità e bravura in tutte le materie; pareva che Pelagatti ne fosse quasi deluso, ma dovette darle un altro nove sul registro.
°°°
Dopo il qui pro quo della serata al cinema, la vita aveva ripreso a trascorrere su binari di nuovo tranquilli, per quanto i due innamorati vivessero sempre l'ansia di non farsi sorprendere da nessuno.
E anche la Pirazzini, che sia Jess che Mattia consideravano una ficcanaso e di conseguenza un potenziale pericolo, si era in realtà dimostrata una persona piacevole.
Un pomeriggio Vale era nel piccolo centro del paese; avevano da poco inaugurato anche lì un negozio di un brand che a lei piaceva molto, i cui modelli erano raggiungibili prima solo arrivando al centro commerciale in città, o su internet, ovviamente. Ma alla giovane non piaceva fare acquisti online, ad essi preferiva il piacere di guardare una vetrina, entrare nel negozio e valutare un acquisto con mano.
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An afternoon Love (Ti amo, professore)
Chick-LitQuando tu hai quarantasei anni, sei ancora estremamente attraente, e la ragazza che desideri e che ti desidera nemmeno diciotto. Quando sai che cedere ai vostri sentimenti reciproci è tremendamente sbagliato, non solo per la differenza d'età, ma sop...