26 CAPITOLO
Finalmente tu
Mattia stava guidando sull'autostrada diretto nella sua città.
Il paesaggio sfrecciava via veloce attorno a lui, lasciandolo indifferente. Aveva altro a cui pensare.
Aveva deciso di far contenti i suoi, e di passare le feste con loro e con sua sorella; in fondo, lì al paese, non aveva ancora messo radici tanto profonde: non era sicuro che tra le conoscenze che aveva stretto qualcuno lo considerasse così amico da invitarlo per il pranzo di Natale, e, scartata l'idea di cedere alla passione di Valentina, lo avrebbe aspettato un Natale triste, solitario e tormentato dai dubbi.
Almeno, in casa dei suoi, avrebbe regnato un'allegra confusione, tra i parenti, sua sorella con tre bambini e il marito e i cugini vari, avrebbe respirato la calda e accogliente atmosfera di casa, e avrebbe ricevuto baci sulle guance e qualche pacchetto da scartare.
Perfino Mirella gli aveva mandato gli auguri su Whatsapp, scrivendogli che sperava che stesse bene e che si fosse acclimatato al meglio in quel buco "neppure segnato sulle carte geografiche".
In realtà, anche se era un borgo di poche anime, sulle cartine c'era, e anche su Google maps, e, quando aveva dovuto recarvisi, il navigatore gli aveva indicato la strada senza problemi.
Era lei, la sua ex-moglie, a disprezzare tutto ciò che non era enorme, lussuoso, glam e trendy. Milano faceva per lei, e lei faceva per Milano: via Montenapoleone, le sfilate, le vetrine delle più grandi griffes. Non per niente lavorava per una di esse. Tutto attraente, sfavillante e falso.
Stava per risponderle, quando pensò che Mirella non valesse neppure quei pochi secondi che avrebbe dovuto spendere per digitare qualche banale parola sullo smartphone, e semplicemente chiuse l'applicazione.
Era felice all'idea di rivedere i suoi, specialmente sua sorella. Lui e Martina erano sempre stati molto uniti; la donna aveva cinque anni di meno, era sposata da undici e aveva tre adorabili pesti per cui aveva perfino rinunciato al suo lavoro.
Ecco, non avrebbe certo preteso che Mirella rinunciasse alla sua carriera per i figli, se ne avessero avuti, non era così maschilista e ottuso, ma certo era che la sua ex-moglie era l'esatto opposto di sua sorella.
In quel momento stava invidiando molto il cognato, ma era un' invidia buona: in realtà Bruno gli piaceva. Era un lavoratore, un uomo con la testa sulle spalle e adorava la sua famiglia.
Era quasi arrivato. Mattia non proveniva da una famiglia spiantata, da ragazzo abitava nel quartiere Brera, storico cuore della Milano artistica, elegante e chic.
Le vie di quel quartiere sono strette e tranquille di giorno ma i bar disseminati lungo il cammino si animano verso sera, all'ora dell'aperitivo. Brera non è un quartiere per tutte le tasche: i prezzi degli affitti sono piuttosto alti, ma i genitori di Mattia erano proprietari di un appartamento prestigioso. Molto gettonate a Brera sono la Pinacoteca e l' Accademia delle Belle Arti, ma il quartiere è anche a misura d'uomo, potendo vantare un'area completamente pedonale ed una lunga pista ciclabile. Vi si respira una caratteristica atmosfera bohémien ad ogni angolo, negozio o chiesa, che da sempre aveva affascinato il bel professore.
Parcheggiò l'auto nel cortiletto di casa dei suoi, suonò il campanello, con un sospiro, reggendo un'enorme borsa con dentro regali un po' per tutti, e salì di sopra.
Un'elegante e distinta signora sui sessantacinque/settant'anni andò ad aprire e un sorriso andò ad illuminarle il volto ancora piuttosto liscio e ben curato. Lo avvolse nel suo abbraccio.
-Mattia! Fioeu... come la valà?-
-Mamma...-la voce dell'uomo era spezzata dalla commozione. Fino all'anno prima era venuto lì, dai suoi, per le festività, con Mirella appesa al braccio, impellicciata e impeccabile nei suoi tailleur di alta sartoria, e ora gli pareva così strano venire da solo.
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An afternoon Love (Ti amo, professore)
Literatura FemininaQuando tu hai quarantasei anni, sei ancora estremamente attraente, e la ragazza che desideri e che ti desidera nemmeno diciotto. Quando sai che cedere ai vostri sentimenti reciproci è tremendamente sbagliato, non solo per la differenza d'età, ma sop...