Mezza incosciente, Skye si girava e rigirava su una superficie dura e fredda, il suo corpo cercava di trovare conforto in mezzo a un mare di sensazioni distorte. Stava facendo un incubo in cui una nebbia avvolgeva tutto, e in lontananza si udivano voci indistinte con un forte rumore di cavalli che scappavano. Poi, in mezzo a quel caos confuso, emerse un viso. Era lungo e segnato dall'età, sembrava aver vissuto millenni interi con quegli occhi neri e piccoli come biglie provenienti dalle acque più profonde e isolate di quel mondo.
Un dolore acuto al braccio la ridestò bruscamente, strappandola dai sogni. Sgranò gli occhi e balzò subito in piedi, il cuore che le martellava furiosamente contro il petto. I ricordi degli ultimi eventi la travolsero e la realtà divenne di nuovo chiara.
«Yuri, Saleem» brancolò, girandosi frenetica intorno si rese conto di essere...intrappolata.
Le sue mani avvolsero delle barre in acciaio che formavano una gabbia attorno. Cercò di fare il punto della situazione: si erano accampati, lei stava scivolando in un sonno profondo quando probabilmente erano stati attaccati dai membri del Villaggio. Aveva incontrato Muna, il Vecchio ed infine un odore forte simile a quello dei solventi l'ha fatta svenire. Non sapeva ancora che fine avessero fatto tutti gli altri perché si era risvegliata lì, prigioniera.«C'è qualcuno?» urlò, contro il vuoto ma vi era solo buio e il deserto in lontananza, come una minaccia silenziosa, c'era il profilo del Jebel, il monte che si ergeva come una sentinella implacabile.
«Ah, sei sveglia» constatò una voce fredda. Muna sbucò dai piedi del monte, con una presenza minacciosa accentuata dal coltello che sfoggiava. Era cambiata rispetto all'ultima volta che Skye l'aveva vista alla base. I suoi muscoli erano più sodi e qualcosa nei suoi lineamenti aveva acquisito un'aria insolitamente crudele, soprattutto quando i suoi occhi la scrutavano con uno sguardo accusatorio.
«D'accordo» sbuffò Skye, aggrappandosi alle sbarre metalliche. «Ricominciamo daccapo. Che ci faccio qui?» Espirò profondamente, lanciando un'altra rapida occhiata all'ambiente circostante.
Un angolo della bocca di Muna si sollevò in un sorrisetto spregiativo. «È questo il tuo posto. È sempre stato questo in realtà, se solo ce ne fossimo resi conto prima...» alluse con una voce carica di un'intensità gelida.
«Di cosa?» replicò, trattenendo a stento una risata isterica. «Andiamo, Muna, non crederete davvero che io sia una traditrice!» si difese con incredulità «Non posso credere che, nonostante tutto quello che ho fatto, pensiate davvero questo di me!»
Muna si rigirò il coltello da una mano all'altra, con un'espressione di assoluta convinzione.
«Una traditrice...una spia...ancora non so come definire tutto ciò» disse.
«Dimentichi che ho accettato il patto di Icaro solo per farvi guadagnare tempo? Tempo prezioso per scappare da questa guerra, e invece dove vi ritrovo? Esattamente qui!» si spazientì.Muna, con un'espressione ancora sprezzante, rispose «Scappare dalla guerra oppure toglierci semplicemente dai piedi così da avere via libera? Sei peggiore di lui!» di fronte a quelle parole serrò le palpebre mentre cercava di mantenere il controllo.
Contò fino a dieci nella sua mente nonostante la rabbia crescente. Ogni volta che qualcuno parlava di Icaro con quel tono di disprezzo e convinzione, le pulsazioni del suo cuore acceleravano, e l'irritazione si faceva sempre più intensa. Skye sapeva che non era il momento giusto per lasciarsi trasportare dalle emozioni. Era intrappolata, e ogni risposta impulsiva avrebbe potuto compromettere ulteriormente la sua posizione.
Con uno sforzo visibile, tentò di ricomporsi.«Quindi credete che io sia andata al Palazzo per collaborare con Yuri e proseguire con le conquiste del regno?» Non riuscì a contenere ulteriormente la sua ilarità. Quella teoria le sembrava così insensata; come potevano credere davvero a tutto ciò?
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REVENGE
Romance(Volume 3 di RESISTANT) Dopo anni Skye si ritrova di nuovo al punto di partenza: Dover. Il luogo in cui è cresciuta e dov'è scappata seguendo la passione per la danza, che l'ha portata a tutt'altro come ad affrontare nuove sfide e nuove emozioni mai...