24. Carezze Sulle Cicatrici

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«Mettetelo qui» consigliò Joseph, scacciando con un piede la sedia affinché lei, Ronald e Koraline avessero spazio per riuscire ad adagiare sopra il corpo pesante di Yuri.
«Sto bene» brontolò quest'ultimo anche se a malapena sembrava avere le forze per reggersi ulteriormente in piedi.
Ottuso com'era, avrebbe sicuramente cercato di minimizzare i suoi danni anche se Saleem c'era andato giù pesante con lui, Skye evitò di porsi la domanda fatidica, si sarebbe mai fermato se non fosse intervenuta a separarli?
Appena Yuri venne adagiato sulla sedia la tenda infondo venne spostata di lato con un forte strattone, gli occhi di tutti i presenti si fissarono sulla persona che si stava cimentando ad entrare.
Prevenuta, era pronta a sparare parolacce a raffica contro di Saleem ma si fermò appena notò che non fosse lui bensì Lama.
«Scusate io...»la donna esitò un istante prima di avvicinarsi a loro.
«Sono venuta per costatare le sue ferite» concluse e anche se lo disse con un tono burbero, non riuscì comunque a camuffare la bontà di quel gesto.
La bocca di Skye fece una piccola O dallo stupore e lo stesso fece anche Joseph al suo fianco.
«Chi è?» fiottò il Re alzando la testa con circospezione. Qualsiasi soldato non appartenesse direttamente alla tenuta o al suo regno, Icaro lo riteneva una minaccia, anche se mai quanto Saleem avesse appena dimostrato a tutti.
Si rattristò di fronte alla consapevolezza che ciò che aveva appena fatto il suo superiore era imperdonabile.
«Tranquillo, in passato è stata un'infermiera» la giustificò Joseph non trattenendo però un sorriso goffo di fronte a quel termine. Limitarsi a dire che Lama era un'infermiera era riduttivo. Soprattutto perché fra tutte le sue doti, quella che spiccava di più era sicuramente la sua propensione alla guerra. Era una guerriera a tutti gli effetti, sguardi taglienti, lingua irsuta e mitragliatrici incluso.
Forte come pochi, la sua amica si classificava fra i migliori.
La donna comunque non aspettò di ricevere il consenso di Yuri per iniziare a valutarne le ferite.
Ipnotizzati, tutti osservavano attentamente i movimenti minuziosi della donna, anche se era certa che alcuni lo facevano perché erano convinti che da un momento all'altro potesse estrarre un coltello dalla tasca e finire tutto ciò che Saleem aveva iniziato.
Effettivamente a guardali bene, quei due sembravano nemici naturali come gatto e topo.
«I riflessi ci sono» affermò ad un certo punto Lama, prima di passare a cercare qualche muscolo in cerca di lesioni.
«Niente di rotto» aggiunse prima di chinarsi nel tentativo di appoggiare un'orecchio sul suo petto, Yuri si ritirò d'istinto fino ad urtare contro lo schienale della sedia che traballò.
«Non cosi vicina» sibilò a denti stretti. La donna rinunciò ad auscultare il suo cuore e distese la colonna vertebrale. Con tono annoiato borbottò un «Si riprenderà. Queste però» ignorandolo indicava da lontano tutte le cicatrici che si intravedevano sul suo corpo.
«Devono essere assolutamente disinfettate» chiarì, lanciando un'occhiata di sbieco dietro di sé, dove trovò sull'attenti sia Ronald e Koraline.
«Mi dispiace di non averlo fermato prima» si scusò Joseph, Yuri gli fece un cenno di mano come se potesse annullare seduta stante quelle parole.
«Ripeto. Sto bene» rifece anche se nessuno sembrò crederci particolarmente.
«Quel verme ci è andato giù pesante» Koraline arricciò il naso e solo quando vide l'occhiata truce che le lanciò Lama, capì che forse era stata alquanto inopportuna.
Immaginò sarebbe scoppiata un'altra lite, invece la sua compagna di squadra serrò le labbra e si rivoltò verso il Re accasciato sulla sedia.
Per quel giorno le opere caritatevoli di Lama erano sicuramente terminate, la sua pazienza stava terminando e lo si poteva capire anche a quella distanza.
«Una volta che hai disinfettato quelle cicatrici starai bene. Ora devo andare» senza attendere nessun permesso si precipitò verso l'uscita senza più un occhio di riguardo.

La stessa donna che li aveva accolti al Villaggio imbracciando un fucile e che aveva provato a strangolarla quando aveva annunciato a tutti la morte di Finn, era stata lì per aiutarli.
Quel piccolo gesto le fece nascere la piccola speranza che forse ce l'avrebbero fatta anche se erano una squadra che partiva svantaggiata a prescindere per via della poca fiducia che c'era tra di loro.  Sapeva sarebbe stato difficile unire due fronti, ma ce la dovevano fare se volevano avere una speranza contro Gerald.

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