CAPITOLO XXXIII

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«È appena andato via. Sembrava andasse parecchio di fretta. Mi ha detto che aveva molto lavoro da sbrigare.»

«Quindi è andato in agenzia?» domandò Amanda, uno strano presentimento prese ad agitarsi nel petto.

«Suppongo di sì», le rispose la donna.

«D'accordo, allora provo a cercarlo lì. Ti ringrazio tanto, Margherita.»

«Di nulla, tesoro. Spero di rivederti presto.»

Lo spero anch'io, pensò Amanda, mentre salutava con affetto la madre di Alessandro. Senza perdere altro tempo, decise di prendere l'autobus, che l'avrebbe portata più in fretta a destinazione. Nel frattempo, tentò di chiamare Alessandro. Subito scattò la segreteria telefonica.

Maledizione.

Provò un altro paio di volte, ma ottenne lo stesso risultato.

È davvero strano. È la prima volta che non risponde a una mia telefonata. Magari è veramente occupatissimo.

Amanda sospirò, lo sguardo che distrattamente si focalizzava sugli scorci che aveva attorno. 

Io devo parlargli, però. Non posso, non voglio aspettare ancora.

Non appena scese dall'autobus, si affrettò a recarsi in agenzia. Si fermò di colpo. Non era aperta, quindi era impossibile che Alessandro stesse lì dentro. Non peraltro, nessuno lavorava là di sabato. Amanda riestrasse il cellulare dalla tasca, quindi ricompose il suo numero per l'ennesima volta.

Ti stai comportando proprio da disperata.

Perché di fatto lo sei, tuonò un'altra, impertinente vocina.

Niente da fare. Il telefono dava libero, eppure Alessandro non rispondeva.

E se gli fosse successo qualcosa? E se...

Il suo pensiero fu interrotto da un piccolo dettaglio che le fece drizzare le antenne. Alessandro era lì. Benché le serrande fossero tutte abbassate, Amanda notò che la finestrella che al di là ospitava il suo ufficio era semiaperta.

Sì, dev'essere lì dentro. E magari è talmente concentrato da non riuscire a sentirmi.

E se, invece, stesse con quella ragazza che ho visto poco fa?

Nonostante non ci credesse nemmeno lei, Amanda si spinse verso la finestra. Nessun rumore, nessuna risata. Almeno fino a quando...

«Glielo diremo insieme, sta' tranquilla.»

Amanda sussultò. Quella era proprio la voce di Alessandro.

«Il problema è che—»

«Vedrai che capirà. Non accadrà nulla, te lo prometto», un sonoro schiocco che somigliava tanto a un bacio a stampo. «Lo sai che farei qualsiasi cosa per te. D'altra parte, stavo per combinare anch'io il tuo stesso—»

«Amanda!»

Un'altra voce, che questa volta proveniva dall'esterno, la fece quasi inciampare per la sorpresa. C'era una donna, insieme ad Alessandro. E adesso...

In Un Giorno QualunqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora